Keplero e il destino che lo ha guidato alle nozze (dopo aver esaminato undici candidate)

di Johannes Kepler*

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Il maestro Ennio Morricone con la moglie Maria a Los Angeles, dove il compositore il 29 febbraio scorso ha ricevuto il Premio Oscar per la colonna sonora di “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. «Dedico questa musica e questa vittoria a mia moglie Maria», ha commentato Morricone nel ricevere il premio.

Illustrissimo Barone, gentilissimo Signore,

per iniziare una lettera di invito alle nozze tutti i cristiani esordiscono annunciando con stile solenne di aver intrapreso la strada del matrimonio quale compimento di un particolare disegno divino. Ebbene io, da buon filosofo, gradirei esporre le mie riflessioni proprio a Voi, che fate professione di eccellente saggezza.

Mi piacerebbe esaminare il progetto di Dio nella sua peculiare natura e con preciso riferimento al matrimonio. Nel destino che mi ha guidato alle nozze vorrei considerare la vicenda per la sua singolarità, e passarne in rassegna lo svolgimento. Dopo averVi illustrato il complesso di circostanze personali e le convinzioni che ho in proposito, o meglio, i miei giudizi tra loro contrastanti, vorrei ottenere un chiarimento dalle intime profondità del Vostro pensiero.

Che potrei dirVi? Fa parte di un progetto divino o è colpa mia se per più di due anni la mia capacità deliberativa ha subito forti conflitti interni? Ho aspirato a numerose condizioni di vita, mi sono deciso per molte di queste e, per di più, assai differenti tra loro. Se con ciò ho assecondato il disegno di Dio, qual è mai stata la sua finalità in relazione a persone e fatti, considerati singolarmente?

Nulla investigherei con maggior scrupolo e null’altro, oltre a questo, desidererei tanto sapere: se cioè si dà il caso che possa ritrovare anche in me stesso quel Dio che quasi tocco con mano nella contemplazione dell’universo intero.

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Mestieri “adatti” alle donne (e giornalisti “inadatti” al pensiero?)

di Roberta Valtorta*

Roberta Valtorta

Roberta Valtorta

Possibile che esista ancora gente che pensa alle donne come a deboli creature da relegare in casa tra fornelli e pargoli? Sì, purtroppo è possibile. Forse la vera domanda che dovrei pormi è perché mi stupisco ancora, ma partiamo dall’inizio.

Anzi, torniamo al 22 settembre 2014 quando Elisa De Bianchi, trentatreenne autista dell’azienda di trasporti pubblici romana, è stata aggredita da una trentina di uomini durante il proprio turno di lavoro, mentre era alla guida del suo bus. Un po’ per curiosità, o forse per masochismo, e un po’ per la sensazione che avrei trovato qualcosa di tristemente raccapricciante, ho deciso di rovistare fra quotidiani cartacei e online: il risultato ha brutalmente sconfitto anche le mie peggiori aspettative.

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10 giugno 1940, ore 17. La sorella di Claretta disse: «Finalmente la guerra»

di Miriam Mafai

10 giugno 1940

Roma, 10 giugno 1940: «Combattenti di terra, di mare e dell’aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d’Italia, dell’impero e del regno d’Albania! Ascoltate!»

La prima a conoscere le parole esatte con cui l’avvenimento sarebbe stato annunciato fu Myriam, la sorella più piccola di Claretta Petacci, l’amante del Duce. Mussolini telefonò alla Camilluccia poco dopo le quattro del pomeriggio del 10 giugno, ma Claretta era uscita con la mamma e così rispose la «cognatina». Fu lei a raccogliere l’indiscrezione. Si limitò a sussurrare nel microfono, con la voce adolescente emozionata: «Finalmente». Continua a leggere

Quella voce femminile che mise al tappeto il parroco di Austis

di Michela Murgia*

Era l’8 marzo del 2009.

Michela Murgia

Michela Murgia

Lo ricordo bene perché c’era un freddo di tale intensità che durante la notte abbiamo dovuto sollevare i tappeti di lana dal pavimento per metterli sul letto in aggiunta alle coperte. Il paese di Austis è alle pendici della Barbagia, abbastanza distante dalle spiagge da obbligarti a fare i conti con una faccia dell’isola molto diversa da quella delle cartoline estive; ma io ci stavo andando per affrontare ben altri pregiudizi. La circostanza era tra le più improbabili: la signora Lucia Chessa, sindaco del paese, mi aveva invitata a intervenire a un convegno provocatoriamente intitolato “Donne e Chiesa: un risarcimento possibile?”, tema sul quale dovevano esprimersi anche Marinella Perroni e Cristina Simonelli, due dottoresse teologhe, rispettivamente specializzate in biblistica e patristica. Io, che più modestamente ho frequentato Scienze religiose, supponevo di essere stata invitata a quel tavolo più che altro in qualità di gloria locale Continua a leggere

«Muoviamoci insieme verso la luce, come i girasoli»

Emerita Cretella, fondatrice di “Non mimose ma girasole”

di Emerita Cretella*

I girasoli sono fiori che si muovono insieme verso la luce, umili, utili ma anche belli.
Un anno fa poco prima della festa dell’8 marzo mi sono trovata in un bar. Dalla tv la notizia della ennesima violenza su una donna, sul banco cioccolatini con mimose. Non so, ho come sentito dentro di me una rabbia profonda per quanto la mimosa fosse stata svilita, omologata ormai a oggetto di consumo, umiliata come lo sono state le donne in questi ultimi vent’anni Continua a leggere

8 marzo: Acli, diritto di revoca contro le dimissioni in bianco

Il 10% delle controversie di lavoro seguite dal Patronato Acli riguarda questo fenomeno

Roma, 8 marzo 2012 – «Per contrastare l’incivile pratica delle dimissioni in bianco è necessario introdurre per la lavoratrice la possibilità di revocare, entro 3 giorni dal rilascio, le dimissioni comunicate al datore di lavoro».
La proposta delle Acli per arginare il fenomeno delle dimissioni volontarie, che colpisce soprattutto le donne lavoratrici Continua a leggere

Un 8 marzo per le donne africane costruttrici di pace

Barbera (Solidarietà e Cooperazione Cipsi): “Il 2012 è l’anno delle donne rurali, che combattono ogni giorno la fame e la povertà, soprattutto nei paesi del Sud del mondo. A 5 mesi dall’assegnazione del Nobel per la Pace a 3 donne, dedichiamo l’8 marzo alle donne africane costruttrici di pace e sviluppo”.
Melandri (ChiAma l’Africa). “Le donne d’Africa vogliono continuare il cammino affinché sia riconosciuto il loro ruolo nella società. Chiedono di costruire relazioni e portare le loro testimonianze. Per questo è disponibile il social network www.walkingafrica.infoContinua a leggere

8 marzo 2012: verso una rete delle reti femminili

Fra le iniziative per questo 8 marzo 2012 anche il progetto inedito per una “rete delle reti femminili”. Di cosa si tratta? Di un nuovo strumento collettivo per fare rete fra donne grazie a un contenitore trasversale interattivo, orizzontale e aperto a tutte. Un progetto concepito per favorire il processo di formazione del cervello collettivo del pensiero femminile, tramite un grande portale che, su più livelli e funzioni, vuole dare nuovi strumenti di confronto, interazione e aiuto reciproco fra donne.
Un portale che nasce per diventare una “rete delle reti” Continua a leggere

Lea, Concetta, Giuseppina è l’8 marzo della Calabria

Maria Concetta Cacciola, Giuseppina Pesce e Lea Garofalo

Sono tre donne che hanno deciso di ribellarsi alla loro famiglia mafiosa, e per questo hanno pagato. Il “Quotidiano” lancia una campagna per dedicare a loro la festa delle donne. E le adesioni si moltiplicano di Giuseppe Baldessarro

REGGIO CALABRIA – Lea l’hanno sciolta in 50 litri di acido. Maria Concetta la vita ha deciso di togliersela da sola suicidandosi sempre con l’acido. Giuseppina si è salvata per un soffio dalla sua stessa famiglia che la voleva morta ed ora sta testimoniando i Pesce-Bellocco al maxi processo “All Inside”. Tre donne, un unico filo conduttore. Hanno storie di ‘Ndrangheta alle spalle. Sono nate e cresciute in famiglie mafiose, fin quando non hanno deciso di dire basta, di ribellarsi e di passare dalla parte dello Stato. Collaboratrici di giustizia in una terra in cui il pentitismo è fenomeno raro, figurarsi il pentimento di una donna.

Matteo Cosenza, direttore del Quotidiano della Calabria, da alcune settimane ha lanciato dalle colonne del giornale la campagna “Tre foto e una mimosa”, in vista dell’8 marzo. L’idea è quella di aprire un dibattito sul tema delle madri, sorelle, figlie, mogli di ‘ndranghetisti che hanno deciso di ribellarsi a un contesto in cui nulla è scontato. Dice Cosenza: «Nascono in ambienti tristi, vivono infelici anche perché la morte dispensata senza pietà è un boomerang Continua a leggere

Torino, verso un 8 marzo di autodeterminazione

Antibortisti nei consultori – 22/02 – mobilitiamoci!

22 febbraio ore 21:00 salone dell’antico macello, via matteo pescatore 7 TORINO

IL MOMENTO è ADESSO! DONNE E UOMINI MOBILITIAMOCI!

sentenza tar: Sì agli anti-abortisti nei consultori e negli ospedali.
E le giovani donne?
non hanno interesse nel ricorrrere perché né gravide né madri

La Regione? 250 euro a chi decide di non abortire.

Lanciamo assemblea pubblica di mobilitazione: organizziamo iniziative e pensiamo ad un otto marzo con un significato di laicità, autoderminazione e libertà.

http://www.altereva.org/

Il Presidente della Repubblica: “Stop alle donne oggetto”

Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della Donna

Saluto cordialmente le Signore Vice Presidenti del Senato e della Camera e le altre parlamentari, le Signore Ministri, la Signora Giudice Costituzionale, la Signora Presidente della Regione Lazio ; rivolgo i miei complimenti alle vincitrici Continua a leggere

8 marzo, le donne si “riprendono” l’Italia

Che cosa succede quando l’anniversario dell’Unità d’Italia incontra le donne? Che cosa succede quando le donne decidono di riprendersi il Risorgimento, di scendere in piazza e dire ‘la rimettiamo al mondo noi l’Italia’?

Succede che 150 anni di storia si ritrovano in un giorno, che non è il 17 marzo, nascita dell’Italia unita, ma l’8 marzo, data simbolo che quest’anno per molte sarà il proseguimento di quel ‘Se non ora quando’ che il 13 febbraio scorso ha visto la piazza riempirsi di un milione di donne (e di uomini) in tante città italiane. Succede che 150 anni di narrazioni sul ruolo delle donne nella vita del Paese diventano autonarrazione delle donne sul loro ruolo nella società italiana Continua a leggere

8 marzo: le donne danno i numeri

RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA. SE NON ORA QUANDO? ADESSO!
Presidio e critical mass dalle 18 in Piazza Mercanti, a Milano

Dopo la manifestazione di sabato 29 gennaio in Piazza della Scala a Milano, e dopo la grande giornata di mobilitazione nazionale del 13 febbraio, in rete con le iniziative di “Se non ora quando”, abbiamo deciso di riprenderci simbolicamente la data dell’8 marzo per continuare ad affermare la libertà e la dignità delle donne Continua a leggere

«Le donne votano dal 1946 ma la Carfagna non lo sa»

di Silvia D’Onghia

«La prima occasione di voto per le donne furono le amministrative del 1946: risposero in massa, con un’affluenza che superò l’89 per cento. Circa 2 mila candidate vennero elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa partecipazione vi fu per il referendum del 2 giugno. Le elette alla Costituente (su 226 candidate) furono 21 pari al 3,7 per cento». http://www.ilpost.it/2016/06/22/donne-1946-voto-maturita-2016/

Ieri avevamo titolato: “Dite alla ministra chi è la ministra”. Oggi aggiungiamo: dite alla ministra di studiare qualche data, tanto per non fare pessime figure planetarie. Sì, perché Mara Carfagna, in arte ministro per le Pari opportunità, a un esame di storia sarebbe bocciata senza appello. 8 marzo, “Punto di vista”, approfondimento delle 23 del Tg2.
In studio, oltre al conduttore, Maurizio Martinelli, la ministra Carfagna e Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa. Si parla di donne, naturalmente, ma siccome è meglio non parlare della condizione femminile in Italia (sennò che festa sarebbe?), l’argomento è la legge sullo stalking. Ottimi risultati, per carità. Ma le chicche arrivano negli ultimi due minuti.

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