Isabella Ferrari: “Voglio fare la rivoluzione”

isabella-ferrari-06-12L’attrice: “Siamo il paese meno credibile del mondo. È il momento di reagire, basta con i sofismi e le vigliaccherie: l’arte non può servire il potere”.

di Malcom Pagani – da il Fatto Quotidiano del 28 maggio ’10

Gli occhiali non sono uno schermo. Proteggersi è vano. “Guarda, Isabella Ferrari”. Lei cammina a braccia conserte, saluta. La mano è un ventaglio. Il passato, uno scrigno da aprire con prudenza: “Raccontare è difficile, descriversi faticoso. Forse inutile”. Continua a leggere

Tv: Censis; La donna in video? Solo sesso e bellezza / ANSA

APPELLO DONNE E MEDIA CHIEDE 11 EMENDAMENTI A CONTRATTO SERVIZIO
di Elisabetta Malvagna

(ANSA) – ROMA, 27 MAG – «In tv le donne se non hanno il bikini, non vanno bene»: così Emma Bonino, vicepresidente del Senato, descrive l’immagine che il piccolo schermo dà dell’altra metà del cielo. La Bonino è intervenuta a un incontro organizzato da `Appello Donne e Media´, l’associazione promossa da Gabriella Cims, che ha proposto 11 emendamenti al Contratto di servizio pubblico in discussione in commissione di Vigilanza perché la Rai diffonda un’immagine delle donne che corrisponda alla realtà. Continua a leggere

Metterci la faccia…

di Silvia TruzziIl Fatto Quotidiano del 23 maggio 2010

Dov’è il paese reale? Se lo domanda Maria Luisa Busi nella lettera in cui ha annunciato l’abbandono della conduzione del Tg1. Si domanda dove sono le donne che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla. “Quelle coi salari peggiori d’Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c’è posto”. E poi commenta: “Devono farsi levare il sangue e morire per avere l’onore di un nostro titolo”. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? “Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari? E i cassintegrati dell’Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord-est che si tolgono la vita perché falliti?”. Molte domande, una sola risposta: abitano le nostre stesse strade e piazze, ma non si fanno vedere perché danno fastidio. Continua a leggere

«È questione di rispetto». Un blog della FNSI per le donne che lo pretendono «nell’informazione e dall’informazione»

«Le giornaliste tutte pretendono rispetto. E con loro tutte le donne che lavorano nell’informazione, a partire da quella pubblica della Rai. Prima di tutto le donne pretendono rispetto nell’informazione e dall’informazione; per la loro identità per ciò che sono ad ogni età, senza soggiacere a canoni ornamentali di bellezza. Pretendono rispetto della loro professionalità e competenza, della capacità di scegliere e decidere; rispetto della loro autonomia, del loro diritto di lavoratrici, senza protagoniste o comprimarie». Si presenta così questionedirispetto.blogspot.com il blog della FNSI: «Questo è uno spazio di discussione e di confronto, per raccontare storie e situazioni, da raccogliere e far diventare denuncia pubblica che non può essere più ignorata».

Bignardi: vidi Paperino e decisi di lasciare la Rai

L’intervista/La conduttrice riporta a La7 le sue «Invasioni barbariche». «Mi fecero slittare nella notte per le frasi di Morgan»

di Maria VolpeCorriere della Sera del 26 maggio 2010

MILANO —Si è rivista nella puntata d’esordio del primo Grande fratello (anno Duemila) riproposta di recente da La5?
«No, com’ero? Tanto ridicola?»

No, solo molto seriosa. Daria Bignardi, è vero, è più ironica ora, ma non ha smesso di prendere le cose sul serio. Fa parte della sua natura. E la sua «natura » ora si chiama La7, la sua amata rete dove farà ritorno il primo ottobre con «Le invasioni barbariche». Continua a leggere

La Dandini da quattro serate a una sola. Di Bella: «Confermatela o mi dimetto»

di Leandro Palestini da Repubblica del 26 maggio 2010
ROMA – «Mi dimetto. Se togliete Serena Dandini, lascio RaiTre». Antonio Di Bella, il «mite» direttore di RaiTre, questa volta ha alzato la voce, rispondendo a muso duro a Mauro Masi, direttore generale Rai. Perché il dg del servizio pubblico intende ridurre drasticamente Parla con me: una sola puntata a settimana, mentre oggi il talk show ha quattro uscite (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì). Nonostante i buoni ascolti di questa stagione televisiva, in cui lo share ha sfiorato il 10 per cento, con 1milione 180 mila telespettatori di media (in redazione vantano un punto e mezzo in più di share). Continua a leggere

L’imbroglio rosa del TG1

di Paola Ciccioli
C’è un imbroglio al femminile dietro la decisione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di oscurare la conduttrice Tiziana Ferrario e in pratica costringere Maria Luisa Busi a non apparire più in video per ragioni professionali assimilabili all’obiezione di coscienza. Via Ferrario e Busi, dentro Susanna Petruni e Laura Chimenti. Sono due donne, no? Due professioniste. Che accidenti volete? Continua a leggere

Una bella retata

di Norma Rangeri
da il manifesto del 25 maggio 2010

Piuttosto insolita, qualcuno dice storica, la scena nel salone della Federazione nazionale della stampa. I direttori della gran parte dei quotidiani, nazionali e locali, grandi e piccoli, si sono riuniti sotterrando divisioni politiche e rivalità mercantili, per testimoniare un inedito fronte della protesta contro il disegno di legge del governo sulle intercettazioni. Continua a leggere

La (brutta) trasformazione del leader Pd Bersani e Gelmini contro le donne

Il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani, solitamente misurato, è ricorso al turpiloquio per giudicare l’operato della ministra dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Proponiamo due punti di vista contrapposti, quelli di una giornalista e di una scrittrice.

La (Brutta) Trasformazione del Leader Pd Bersani

di Maria Teresa Meli
dal Corriere della Sera del 23 maggio 2010

Pier Luigi Bersani era noto tra gli esponenti del centrodestra per il suo modo di fare. Mai arrogante o rissoso, il segretario del Partito Democratico cercava sempre il dialogo e il confronto con gli avversari politici. Alcuni di loro, anzi, erano suoi buoni amici. Certo, gli capitava di lanciare qualche battuta tagliente e ogni tanto alzava il tono della voce nei dibattiti televisivi, ma nulla di più. E infatti un giorno Silvio Berlusconi confessò che gli sarebbe tanto piaciuto avere nel suo governo Bersani, di cui aveva apprezzato le doti quando era ministro. Stupisce perciò Continua a leggere

Uomini e donne diversi in tutto. Diversi sempre

Un’analisi delle disparità socio-culturali per superarne il divario nel nuovo libro di Alessandra Casarico e Paola Profeta

Sei punti sui quali intervenire per riequilibrare le pari opportunità di donne e uomini in Italia nel mondo del lavoro, della politica ma anche della famiglia. È quanto propongono Alessandra Casarico e Paola Profeta, economiste della Bocconi, in “Donne in attesa. L’Italia delle disparità di genere” (Egea, 2010, 130 pagg, 16,50 euro). Un libro nel quale le autrici fotografano la situazione di quella che definiscono “l’attesa delle donne”, Continua a leggere

I mass media “maltrattano” le donne ma la ribellione è possibile

foto di Laura Albano

Il corpo delle donne” è il titolo del libro di Lorella Zanardo, ma è anche il tema di un documentario e di un blog. Per analizzare le umiliazioni e le volgarità con cui il mondo della comunicazione ritrae il femminile. E invitare a un altro approccio

di SILVANA MAZZOCCHI da la Repubblica del 18 maggio 2010
PUBBLICITA’, mass media, televisione. Il mondo della comunicazione non ama le donne. Le mostra e le esibisce togliendo loro ogni autorevolezza. Le denuda, le carica di lustrini e, mentre sembra esaltarle, le umilia. Le riduce a merce, a decorazione. Toglie loro la parola, le usa come  prezzemolo visivo per “alleggerire” i programmi, le tratta come elemento di attrazione, come calamita per lo sguardo maschile. Continua a leggere

Il ritorno di Erin Brockovich contro Bp

L’attivista che ispirò il film con Julia Roberts invita alla class action. Obama: nuove trivellazioni solo in condizioni di sicurezza

di Massimo GaggiCorriere della Sera 23 maggio 2010

«Alzatevi in piedi e gridate forte. Non vogliamo la vostra merda. Dovete reagire. Io so bene come vanno queste cose. I danni saranno enormi. Questa è la peggior tragedia ambientale della storia americana. E può diventare l’ultima grande battaglia della mia vita». Continua a leggere

La ribellione della Busi: Non conduco più il Tg1

di GIOVANNI VALENTINI  – da Repubblica – 22 maggio 2010
Con l’ammutinamento di Maria Luisa Busi, volto storico del Tg1, che si sottrae alla conduzione nell’era Minzolini, arriva al culmine la crisi della maggiore testata televisiva nazionale e del disservizio pubblico che la Rai ormai fornisce e rappresenta. Ma arriva al culmine soprattutto la crisi del rapporto tra politica e informazione, sempre più compromesso dalle pretese autoritarie ed egemoniche del governo in carica. In un sistema dominato dal conflitto di interessi, sottomesso al regime televisivo, succube della prepotenza di una maggioranza che tende a ridurre o a soffocare la libertà di stampa, il gran rifiuto di una giornalista che si autoesonera dalla responsabilità di condurre il telegiornale diventa un grido d’allarme e di denuncia contro l’assalto organizzato ai diritti dei telespettatori e di tutti i cittadini. Continua a leggere

Un linguaggio maschilista e violento

di Graziella Poluzzi

La lingua è stata costruita ed è gestita da chi ha potere, e cioè dai maschi in grande prevalenza; oggi ci sono anche alcune donne, che possono incidere, ma sono ancora molto poche. Su tutte le lingue, anzi meglio “linguaggi”, grava il peso delle degenerazioni, delle parolacce, che in gran parte inveiscono sulle donne: Continua a leggere