In ricordo di Teresa Mattei, che ha salvato la vita a mio padre e consentito a me di esistere

di Antonio Del Lungo

Teresa Mattei (1921-2013)

Teresa Mattei (1921-2013)

Teresa Mattei salvò la vita a mio padre Silvano, classe 1922, e conseguentemente ha permesso al sottoscritto di esistere. Nella foto grande è tra mio padre ed Ettore Bernabei in uniforme. Voglio ricordarne la storia…

Due anni fa se ne è andata Teresa Mattei. Filosofa, partigiana, deputata della Costituente, viene tra l’altro ricordata per aver scelto la mimosa come simbolo della festa della donna e per il coinvolgimento personale nella controversa uccisione del filosofo Giovanni Gentile. Voglio oggi raccontare un aneddoto privato che mi coinvolge personalmente: Teresa salvò il destino e la vita di mio padre nel 1944 permettendo, indirettamente, al sottoscritto di esistere. Continua a leggere

Concita!

Concita De Gregorio: “Il Pd ha perso di proposito le elezioni regionali del Lazio”

L’ex direttore de l’Unità, ospite all’assemblea nazionale di Tilt a Pisa, ha raccontato i particolari della strategia del Partito democratico. Che volutamente non ha appoggiato il referendum , il NO B. Day, le manifestazioni studentesche e, soprattutto, la candidatura di Emma Bonino a presidente del Lazio. E i Radicali vanno all’attacco Continua a leggere

L’Aquila dice: risparmiatevi le sfilate

Due anni di false promesse

di Stefania Pezzopane – Assessore Comune dell’Aquila

Sono trascorsi quasi due anni, 730 giorni, 17.520 ore. Le lancette del tempo scorrono, ma le nostri menti sembrano essere ancora ferme lì. Alle 3.32 di quel maledetto 6 aprile 2009. L’orco divorava la nostra città e mieteva 309 vittime. Abbiamo conosciuto sulla nostra pelle il dolore, lo smarrimento, ogni tipo di disagio, fisico e psicologico. Abbiamo conosciuto la straordinaria solidarietà, che ci ha lenito in parte le ferite. Continua a leggere

8 marzo, le donne si “riprendono” l’Italia

Che cosa succede quando l’anniversario dell’Unità d’Italia incontra le donne? Che cosa succede quando le donne decidono di riprendersi il Risorgimento, di scendere in piazza e dire ‘la rimettiamo al mondo noi l’Italia’?

Succede che 150 anni di storia si ritrovano in un giorno, che non è il 17 marzo, nascita dell’Italia unita, ma l’8 marzo, data simbolo che quest’anno per molte sarà il proseguimento di quel ‘Se non ora quando’ che il 13 febbraio scorso ha visto la piazza riempirsi di un milione di donne (e di uomini) in tante città italiane. Succede che 150 anni di narrazioni sul ruolo delle donne nella vita del Paese diventano autonarrazione delle donne sul loro ruolo nella società italiana Continua a leggere

Respirare aria pulita

di Concita de Gregori

Ho respirato aria pulita, ho incontrato persone magnifiche nelle ultime quarantott’ore ed ho ascoltato parole bellissime: è talmente un sollievo, di questi tempi, che voglio condividerlo con voi.  Mi hanno invitata le donne, sia a Udine che a Milano. A Udine, anzi a Percoto – a casa loro – Giannola Nonino e la sue figlie. A Milano Iaia Caputo, scrittrice, che ha raccolto al volo la richiesta che sale dalla rete Continua a leggere

«È ora di dire basta» di Anna Paola Concia

Una vecchia striscia di Lucy e Charlie Brown circola su Facebook. “Forse non ho bisogno di te, Charlie Brown…Perché dovrei accontentarmi di essere la First Lady? Perché non potrei essere io il Presidente?… E poi, una volta Presidente, mancherebbe solo un breve passo per diventare…REGINA!”. Perché questa striscia ci piace tanto? Perché contiene molte verità che a volte neanche ci raccontiamo, e leggerle risulta liberatorio. Continua a leggere

Carfagna, che faccia tosta: “L’Unità usa le donne”

di Maria Zegarelli

Nel momento stesso in cui presenta il protocollo d’intesa tra il Ministero e l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria contro l’uso di immagini lesive della dignità delle donne, si rende conto che il terreno è scivoloso. Tanto che la ministra per le Pari Opportunità Mara Carfagna premette: «Spero che la presentazione del protocollo non venga strumentalizzata per piccoli fini politici». Continua a leggere

In fondo che male c’è

di Concita De Gregorio

La prima pagina di Libero del 30 aprile 2009, direttore Vittorio Feltri, è in vendita su E-Bay, categoria “classici”. 7 euro e 99, oggi in offerta con 2 euro di sconto. Tre foto di scena di Miriam Bartolini in arte Veronica Lario a seno nudo, in gioventù difatti la signora recitava a teatro. Titolo: “Veronica velina ingrata” Continua a leggere

Le altre donne

di Concita De Gregorio

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, Continua a leggere

«Io sono il culo»

di Paola Ciccioli

Prima di tutto si chiama Karima, Karima el Mahroug. Ho letto in un articolo pubblicato dall’Unità il 28 ottobre, lo trovate postato sul blog di Donne della realtà, che il suo nome in arabo significa “onorata”. È scappata da Letojanni, dalla Sicilia in cui il padre, la madre e i tre fratelli minori hanno cercato un vita più dignitosa di quella che avrebbero potuto averein Marocco. Poi è scappata anche dalle varie comunità a cui era stata affidata. «Io mi sono sempre sentita donna. Donna e basta, né bambina né ragazza. E ho sempre badato a me stessa». È questa è la descrizione che Karima ha dato di sé il primo novembre 2010, giorno del diciottesimo compleanno, quando ormai agli occhi del mondo era già Ruby, Ruby Rubacuori, l’identità fittizia che si è costruita con la lap dance e la prostituzione. Fino a diventare una parte anatomica, soltanto una parte del proprio corpo, quella più gradita all’uomo immensamente ricco e potente che, secondo l’inchiesta della procura della Repubblica di Milano, aveva rapporti sessuali con lei. Quando lei, Karima el Mahroug, “onorata”, era minorenne.

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«Sesso e potere». Un’egemonia che uccide la gioia dei sentimenti

di Nicla Vassallo
Per avvicinarci alla cultura sessuale, ecco due saggi anglosassoni che riscuoterebbero scarso successo nelle vetuste cricche italiane non fosse altro perché trattano di diritti e di sessualità consapevole

All’estero vivi. Con una libertà educata e coerente, in azioni, costumi, pensieri, cui pare che per gli italiani perduri l’obbligo di rinunciare in patria. Trovi intelligenza, sensibilità, maturità. All’estero non vige il timore d’esprimersi in gesti e parole signorili. La differenza tra vivere entro i nostri confini e al di là di essi si sta trasformando vieppiù in un baratro. Continua a leggere

Ferrario, lettera aperta a redazione: “Discriminata anche come donna”

“Nessuna lesa autonomia del direttore, nessun trionfo della gerontocrazia, nessun baronato, nessuna inamovibilità del conduttore. L’ordinanza con la quale sono stata reintegrata nei ruoli che svolgevo al Tg1 prima della mia brutale rimozione ha semplicemente stabilito che non posso stare senza lavorare Continua a leggere

Generosità da lap dance

di Silvia Ballestra

Scattato lo scandalo – il prodigioso Bunga Bunga che tutto il mondo non ci invidia – scatta repentina anche la costruzione difensiva, urgente mitologia del ribaltamento in cui il protagonista negativo diventa eroe. La si presenta (nei Tg amici, sui giornali di proprietà, nelle parole dei sodali) in una specie di melodramma ottocentesco denso di sapori deamicisiani. Lei, la giovane Traviata bisognosa di aiuto. Lui, il ricco e potente benefattore che corre in soccorso, con cavallo bianco (diciamo un pony, va’) Continua a leggere

Il tempo di contarsi

di Concita de Gregorio

Ci sono dei vantaggi ad essere governati da «un uomo di buon cuore che aiuta chi ha bisogno». Certo, è un po’ limitante che si attivi solo per le donne («le amo») in specie se minori di età, in questo caso fino ad «adoperarsi per il loro affidamento». Faremo comunque di necessità virtù e – certo senza approfittarne – gli suggeriamo di volgere lo sguardo fuori dalla finestra e di esercitare la sua generosità anche all’esterno Continua a leggere

Chi è Ruby-Karima

Una ragazza molto appariscente e dal passato turbolento, che in paese ricordano tutti per la sua avvenenza. È questo l’identikit di Ruby (il suo vero nome è Karima, in arabo, onorata) , la giovane marocchina non ancora maggiorenne che ha parlato di incontri con il premier Silvio Berlusconi. La famiglia della ragazza, proveniente dal Marocco, risiede ufficialmente da sette anni a Letojanni, il comune Continua a leggere