Nipotina mia carissima, lo sai che quando ero giovane in Italia non c’erano prefette, ambasciatrici e magistrate?

di Rosa Oliva*

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Rosanna Oliva in una foto scattata il 10 settembre, giorno del suo compleanno.

Vorrei tanto che mia nipote e le sue coetanee crescessero in un Paese dove le donne fossero liberate dalla necessità di scegliere tra lavoro e famiglia, tra avere figli e fare carriera.

Cara Irene,

hai nove anni e presto ti parlerò di questa mia lettera che leggerai tra qualche tempo.

Una sera ti dirò del compito che ti voglio affidare per quando tu sarai una donna e io non ci sarò più. Devo trovare l’occasione giusta, magari uno di quei momenti felici in cui stai per addormentarti ed io accanto a te ascolto le tue domande difficili: “Nonna, ci credi in Dio?”, “Nonna, oggi ho sentito una parolaccia” e non hai il coraggio di dirmi quale, poi la pronunci sottovoce per conoscerne il significato, che io ti spiego, dicendoti che sì, le parolacce sono una cosa brutta e vanno evitate.

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Keplero e il destino che lo ha guidato alle nozze (dopo aver esaminato undici candidate)

di Johannes Kepler*

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Il maestro Ennio Morricone con la moglie Maria a Los Angeles, dove il compositore il 29 febbraio scorso ha ricevuto il Premio Oscar per la colonna sonora di “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. «Dedico questa musica e questa vittoria a mia moglie Maria», ha commentato Morricone nel ricevere il premio.

Illustrissimo Barone, gentilissimo Signore,

per iniziare una lettera di invito alle nozze tutti i cristiani esordiscono annunciando con stile solenne di aver intrapreso la strada del matrimonio quale compimento di un particolare disegno divino. Ebbene io, da buon filosofo, gradirei esporre le mie riflessioni proprio a Voi, che fate professione di eccellente saggezza.

Mi piacerebbe esaminare il progetto di Dio nella sua peculiare natura e con preciso riferimento al matrimonio. Nel destino che mi ha guidato alle nozze vorrei considerare la vicenda per la sua singolarità, e passarne in rassegna lo svolgimento. Dopo averVi illustrato il complesso di circostanze personali e le convinzioni che ho in proposito, o meglio, i miei giudizi tra loro contrastanti, vorrei ottenere un chiarimento dalle intime profondità del Vostro pensiero.

Che potrei dirVi? Fa parte di un progetto divino o è colpa mia se per più di due anni la mia capacità deliberativa ha subito forti conflitti interni? Ho aspirato a numerose condizioni di vita, mi sono deciso per molte di queste e, per di più, assai differenti tra loro. Se con ciò ho assecondato il disegno di Dio, qual è mai stata la sua finalità in relazione a persone e fatti, considerati singolarmente?

Nulla investigherei con maggior scrupolo e null’altro, oltre a questo, desidererei tanto sapere: se cioè si dà il caso che possa ritrovare anche in me stesso quel Dio che quasi tocco con mano nella contemplazione dell’universo intero.

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