I fiori poetici innaffiati da Lisa Baligioni

Lisa Baligioni

Lisa Baligioni

Scade il 31 maggio il bando del Premio di poesia intitolato a Lorenzo Cresti, voluto e curato come un fiore da Lisa Baligioni. Quella che segue è una delle poesie premiate a Firenze il 28 ottobre scorso e pubblicata in un volume edito da “SoleOmbra Edizioni”. L’ha scritta la “sarta e poetessa” (la definizione è sua) Antonella Compagnucci che si è ispirata a quanto raccontato da Lidija Cukovskaja, segretaria di Anna, secondo la quale la grande artista russa, sentendosi spiata, componeva in fretta i suoi versi, glieli faceva leggere e poi li bruciava nel posacenere.
In coda il testo del bando di concorso della terza edizione del Premio in memoria di Lorenzo Cresti. (P.C.)

Il posacenere di Anna

ad Anna Achmatova Continua a leggere

«Macerata, 1991. Cara amica lontana, siamo dominati dai corrotti ma i giornalisti scelgono carriera veloce e tranquillità»

Paola con l’amica Gigliola e la sua figlioletta nel Nord-Est del Brasile nel 1990

Paola con l’amica Gigliola e la sua figlioletta nel Nord-Est del Brasile nel 1990

di Paola Ciccioli*

Macerata, 20 novembre 1991

Cara Gigliola,

forse ti arrabbierai vedendo una mia lettera scritta a macchina. Ma, forse, il mezzo non conta. E l’ultimo disco di Paolo Conte si intitola proprio “Parole d’amore scritte a macchina”. Mi è più facile, soprattutto in questo pomeriggio di riposo e di pioggia. Oggi che posso rimanere tappata in casa, in pigiama alle cinque del pomeriggio, ad assaporare il piacere di sedere alla mia scrivania, di battere sui tasti di questa Olivetti “Lettera 35” che ha accompagnato Sandro e me nell’ormai sputtanatissimo esame di idoneità professionale Continua a leggere

Sottane e poesia

di Antonella Compagnucci*

angelo-radice

Macchina per cucire, stoffe, attenzione. La foto è di Angelo Radice che l’ha postata su Facebook il 20 dicembre 2016. «Queste mani sempre al lavoro…», ha scritto e lui queste mani laboriose le conosce bene perché sono della madre novantacinquenne Margherita Adalgisa Valsecchi

Gentile direttore Andrea Giampietro,

la ringrazio infinitamente per l’invito che mi ha rivolto nel disquisire un tema tanto insolito, quanto importante, titolato: sottane e poesia.

In verità sono stata molto indecisa nell’ accettare o meno tale incarico, poiché un tema del genere presuppone un pubblico particolare, pratico di cose appartenenti ormai  a epoche remote. Occorre anche un pubblico capace di discriminare il significato delle parole, che non cada in facili accostamenti  che mi lascerebbero l’amaro in bocca.

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1 marzo 2013: Premio Immagini Amiche, Sala Alessi – Comune di Milano

L’Amministrazione Comunale di Milano e la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità, Francesca Zajczyk, Vi invitano il 1° marzo alla presentazione della III° edizione del Premio Immagini Amiche che si terrà per la prima volta a Milano e che si inserisce nelle iniziative in occasione della Festa delle donne. Il Premio “Immagini Amiche” si ispira alla Risoluzione del Parlamento europeo, votata il 3 settembre 2008, sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne ed uomini.

Sono previsti 5 premi rivolti al mondo della pubblicità (pubblicità televisiva, stampata, affissioni, programmi televisivi e web) e una menzione speciale ad una città che ha tenuto comportamenti virtuosi nel campo delle pari opportunità. Al termine dell’evento siete tutte e tutti invitati ad un aperitivo a Palazzo Reale

Donne e giornaliste, cortocircuito tra famiglia e carriera

lavorofamigliaUna ricerca, un video e un libro “Donne freelance: la famiglia è un lusso?”.  L’ultimo lavoro di Nuova Informazione (storica componente sindacale lombarda dei giornalisti), che martedì 26 febbraio (h. 10,30) verrà presentato al Circolo della Stampa di Milano, parla di noi giornaliste, ma non solo, troppo spesso costrette a scegliere tra famiglia e carriera. In un Paese tutt’altro che noto per il suo welfare e che annaspa per non crollare, la vita delle giornaliste diventa ancora più precaria. Dentro e fuori dalle redazioni Continua a leggere

ITAS “Salvator Ruju” di Sassari, il ballo di docenti e alunne contro la violenza

Adi Maria Elena Sini

Partecipare all’evento ONE BILLION RISING per me è stato emozionante, forte, coinvolgente Continua a leggere

Il Centro antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce non chiuderà

??????????????????????di Daniela Natale

Venerdì 15 febbraio è stato raggiunto l’accordo tra il Comune di Lecce, nella persona del sindaco Paolo Perrone, e il Centro Antiviolenza, rappresentato dalla presidente Maria Luisa Toto. «La nostra determinazione è stata premiata», commenta la presidente. «È una conquista, una vittoria, che riguarda tutte le donne del territorio, che ora possono di nuovo rivolgersi al Centro, usufruendo di tutti i servizi. È un traguardo importante anche per le persone che in questi mesi ci hanno dimostrato la loro solidarietà» Continua a leggere

Marisa Ombra, la forza di ribellarsi all’“incantamento” del fascismo

Marisa Ombra

Marisa Ombra

di Maria Elena Sini

Sembra una signora come tante, gli occhi azzurri vivaci e penetranti sotto il caschetto di capelli grigi e una innata eleganza, ma Marisa Ombra, classe 1925, non è una donna comune, ha alle spalle una storia importante: di famiglia operaia antifascista, inizia l’attività clandestina collaborando alla preparazione degli scioperi del marzo ’43 e dopo l’8 settembre diventa staffetta nelle brigate partigiane garibaldine.

Nell’incontro con la cittadinanza organizzato dall’Anpi, con la collaborazione dell’Arci e NoiDonne 2005, che si è tenuto a Sassari il 30 gennaio 2013 nell’Aula magna dell’Università, questa donna minuta e apparentemente fragile ha raccontato con semplicità, come se fosse una cosa normale, la sua vita leggendaria. Continua a leggere

VI Congresso della Società Italiana delle Storiche – Padova e Venezia, 14-16 febbraio 2013

Giunge alla VI edizione il  Congresso  nazionale della Società Italiana delle Storiche  che si svolgerà a Padova (14-15 febbraio), presso l’Università degli Studi e a Venezia, presso l’Università Ca’Foscari (16 febbraio).

Organizzato dalla  Società Italiana delle Storiche, in collaborazione con l’Università di Padova  e Il Forum di Ateneo per le politiche e gli studi di genere (Padova), l’ Università Ca’ Foscari Venezia, il Congresso è un’importante occasione, a cadenza triennale, di confronto e di dibattito sulle ricerche, le metodologie, i temi e le interpretazioni relative alla  storiadelle donne e di genere nei loro più stimolanti e innovativi intrecci con le altre discipline Continua a leggere

Giovanna Gammarota, sulle tracce del paesaggio sacro di Pasolini

I Sassi di Matera fotografati da Giovanna Gammarota

di Paola Ciccioli

«Non ci vuole niente a distruggere la bellezza». Ancora “I cento passi”, ancora pensieri e riflessioni sul film che l’associazione “Adesso Basta” ha riproposto la sera del 1° febbraio alla Camera del lavoro di Milano Continua a leggere

Pasolini, la schiavitù dell’amore e “I cento passi”

di Paola Ciccioli

Felicia Impastato abbraccia una foto del figlio Peppino. Dal 2005 a madre e figlio è intitolata la Casa della memoria di Cinisi, in provincia di Palermo (http://www.casamemoria.it/)

«… ma tu/ sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù». Le immagini de I cento passi scorrono sullo schermo del salone Di Vittorio della Camera del lavoro di Milano. Venerdì 1 febbraio. Peppino Impastato, interpretato nel film da Luigi Lo Cascio, declama la poesia Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini. E io annoto quel verso: «ma tu/sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù».

Ascolto ed è come se sentissi la sofferenza e il terrore di Felicia, la mamma di Peppino, che va a comprare tutte le copie dell’Idea socialista, il giornalino su cui il figlio aveva riversato il disgusto nei confronti della ragnatela mafiosa che erodeva (e continua a erodere) le coscienze e la bellezza della Sicilia. Felicia vuole occultare le prove della ribellione esplosa all’interno della sua famiglia, ma non riuscirà a convertire Peppino alla connivenza. Anzi, sarà lei – anche nella realtà – a essere contagiata dall’esigenza di giustizia e di verità.

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Rischia la chiusura il Centro antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce

Maria Luisa Toto

Maria Luisa Toto

di Daniela Natale

Anche stavolta i cavilli burocratici e la “fantomatica” revisione della spesa pubblica rischiano di danneggiare e uccidere quanto di positivo, in quindici anni di duro lavoro, si è costruito qui, nel profondo Sud dell’Italia. Una terra evidentemente ancora bendata rispetto al fenomeno della violenza sulle donne, sempre più diffuso in Italia. I dati del rapporto annuale (stilato proprio dal Centro “Renata Fonte”) parlano di 720 richieste di aiuto raccolte nel corso dell’anno 2011. I reati più comuni sono i maltrattamenti in famiglia, lo stalking e la violenza sessuale Continua a leggere