2023
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ROMA, fino al 10 aprile 2023
ARTE LIBERATA
1937 – 1947
Capolavori salvati dalla guerra
Cento opere d’arte, immagini d’epoca e video per documentare l’eroismo con cui furono protetti i nostri grandi tesori dalle razzie naziste e dai bombardamenti alleati su Palermo, Milano, Torino, Genova, Firenze, Venezia.
«Al centro del progetto espositivo l’azione lungimirante di tanti Soprintendenti e funzionari dell’Amministrazione delle Belle Arti – spesso messi forzatamente a riposo dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò – che, coadiuvati da storici dell’arte e rappresentanti delle gerarchie vaticane, si resero interpreti di una grande impresa di salvaguardia del patrimonio artistico-culturale. Fra questi: Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Emilio Lavagnino, Vincenzo Moschini, Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens, Noemi Gabrielli, Aldo de Rinaldis, Bruno Molajoli, Francesco Arcangeli, Jole Bovio e l’agente segreto Rodolfo Siviero».

Piero della Francesca, “Madonna col Bambino e angeli” detta “Madonna di Senigallia”, 1474 circa, olio e tempera su tavola. Foto di Paola Ciccioli.
La mostra è curata da Luigi Gallo e Raffaella Morselli.
Scuderie del Quirinale
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MILANO, fino al 26 marzo 2023
Dai Medici ai Rothschild
Mecenati, collezionisti, filantropi
Dal Rinascimento all’età moderna, «la trasformazione di capitale economico in capitale culturale e simbolico» attraverso 120 opere.

Angelika Kauffmann, “Ritratto del conte Joseph Johann von Fries” 1787, olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
Per segnalare questa mostra abbiamo scelto il ritratto della celebre pittrice neoclassica Angelika Kauffmann (Coira 1741 – Roma 1807) all’esponente della famiglia austriaca di banchieri e mercanti von Fries durante il suo viaggio in Italia.
Il quadro proviene dal Wien Museum.
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Bergamo Brescia 2023
“Siamo Capitale Italiana della Cultura”
We are the Italian Capital of Culture
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BRESCIA, fino al 29 gennaio 2023
LA CITTÀ DEL LEONE
BRESCIA NELL’ETÀ
DEI COMUNI E DELLE SIGNORIE
A cura di Matteo Ferrari
«Attraverso 120 opere, l’esposizione indaga per la prima volta una fase storica fondamentale per la costituzione dell’identità della città e del suo territorio. Viene infatti preso in considerazione un arco cronologico che parte dalla seconda metà del XII secolo, epoca in cui compaiono le prime tracce delle istituzioni civiche comunali, fino al 1426, anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia».
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MILANO, fino al 22 gennaio 2023
GLI ANGELI
RIBELLI
DI OSVALDO LICINI
E I DIPINTI NASCOSTI
OSVALDO LICINI’S REBEL ANGELS
AND THE HIDDEN PAINTINGS
L’uno accanto all’altro Angelo ribelle con luna bianca e Angelo ribelle su fondo rosso scuro, che l’artista marchigiano dipinse rispettivamente nel 1955 e nel 1946, insieme nella sala 18 della Pinacoteca di Brera per i “Dialoghi” (qui) tra opere d’arte, ideati dal direttore James Bradburne. Nella collezione di arte moderna del museo milanese, la prima, in prestito dalla Galleria di Arte contemporanea di Ascoli Piceno, la seconda, le due tele sono accostate e messe a confronto perché entrambe nascondono il segreto, ora svelato, del ritratto di una bambina precedentemente dipinta da Licini.
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PRATO, fino a domenica 8 gennaio 2023
MR & Mrs Clark
Ossie Clark and Celia Birtwell
Fashion and Prints 1965-74
«Il Museo del Tessuto, in collaborazione con la Fondazione Sozzani e l’Archivio Massimo Cantini Parrini, dedica la prima mostra finora mai realizzata in Italia al designer di abiti Ossie Clark e alla sua compagna di vita e di atelier Celia Birtwell, due assoluti protagonisti della scena londinese e della cultura pop degli anni Sessanta e Settanta del Novecento».
Ha scritto Paola Ciccioli: «Il titolo della mostra, Mr & Mrs Clark, fa esplicito riferimento al dipinto di David Hockney che ritrasse all’inizio degli Anni ’70 la coppia assieme al gatto Percy (e questa tela soltanto di recente è stata scalzata dalla vetta dell’opera di arte contemporanea più quotata al mondo)».
Dopo Prato la mostra sarà alla Fondazione Sozzani di Milano dal 16 gennaio al 10 aprile 2023.
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2022
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MILANO, fino al 26 novembre 2022
SAUL STEINBERG
UP CLOSE

Untitled, 1959 inchiostro (nero e marrone), pastello, matite colorate e acquerello su Strathmore, 37 × 58 cm Biblioteca Nazionale Braidense, Milano © The Saul Steinberg Foundation/Artists Rights Society (ARS) New York
Dopo la Triennale, arriva alla Biblioteca Nazionale Braidense la mostra su Saul Steinberg, il disegnatore nato in Romania nel 1914 e vissuto a Milano negli Anni ’30 che ha reso pezzi da collezione le sue copertine per il New Yorker. La rassegna, curata da Francesca Pellicciari, ha come nucleo principale la donazione di un grande numero di opere dell’artista alla Braidense da parte della Saul Steinberg Foundation di New York. La donazione riguarda principalmente disegni, ma anche opere realizzate con timbri, oggetti di legno, lastre di metallo, maschere di carta e piccole pitture ad olio, che documentano l’instancabile inventiva di Steinberg, tra più grandi disegnatori del XX secolo.
Biblioteca Nazionale Braidense
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MILANO, fino al 25 settembre 2022
CARAVAGGIO
IX DIALOGO

La giornalista Paola Ciccioli ammira a Brera le due tele di Caravaggio in mostra, durante l’anteprima del 20 giugno riservata alla stampa (Foto ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
«Dopo due anni di sofferto silenzio, a Brera i capolavori tornano a “parlarsi”. Dal 21 giugno al 25 settembre 2022 due opere di Caravaggio si confrontano nella Pinacoteca ufficialmente istituita da Napoleone Bonaparte nel 1809.
I dipinti del Maestro del Seicento “La cena in Emmaus” e “Davide con la testa di Golia” – il primo nel patrimonio del museo milanese, il secondo arrivato dalla Galleria Borghese di Roma – l’uno di fianco all’altro per il nono “Dialogo” tra opere d’arte, iniziativa ideata nel 2016 dal direttore della Pinacoteca, James Bradburne, per stimolare la curiosità di pubblico e studiosi». (Paola Ciccioli)
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ROMA, dal 27 maggio al 15 luglio 2022
L’ARTE DI TESSERE LA LIBERTA’.
MARIA LAI
INCONTRA
LA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA

Maria Lai, Enciclopedia di pane – Libro A, 2008 Courtesy©Archivio Maria Lai by Siae 2022, Ph. Luca Farinet
«La prima mostra di Maria Lai in Vaticano offre uno sguardo nuovo sull’opera dell’artista sarda, attraverso una esposizione che mette in luce gli aspetti della sua ricerca artistica legati al tema del libro e della scrittura, in forte dialogo con il patrimonio della Biblioteca del Papa. Tra le opere di Maria Lai viene presentato al pubblico un nutrito e variegato corpus di Libri, di pane, carta, stoffa,
terracotta, ceramica, cuciti, modellati o impressi, datati a partire dagli anni Settanta, due magnifici Telai (1972), gli Oli di parole (1997 e 1998), ispirati ai versi di Federico García Lorca, e il grande Lenzuolo (1989), un’opera intrisa di creatività e immaginazione».
Biblioteca Apostolica Vaticana
(La mostra è stata segnalata nel nostro Gruppo Facebook da Marco Tolomelli)
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CREMONA, fino al 10 luglio 2022
Sofonisba Anguissola
e la Madonna dell’Itria
Il culto dell’Odigitria in Sicilia dal Medioevo all’Età Moderna

Scrive la storica dell’Arte Consuelo Lollobrigida: «la mostra cremonese ha il merito di focalizzare l’attenzione degli studiosi, e del pubblico, su questa monumentale pala, alta ben 2,40 metri, e sull’attività della pittrice Sofonisba Anguissola durante la ben documentata reggenza a Paternò». Foto da Cremona Musei.
«Dopo la monumentale esposizione organizzata dal Prado per celebrare i 200 anni della fondazione dell’istituzione museale e dedicata a “Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana”, e il piccolo cameo dedicato all’artista nella mostra “Les Dames du Baroque” (Gand, ottobre 2018 -gennaio 2019) e “Le Signore dell’Arte” (Milano, Palazzo Reale, 2021), la mostra cremonese ha il merito di focalizzare l’attenzione degli studiosi, e del pubblico, su questa monumentale pala, alta ben 2,40 metri, e sull’attività della pittrice durante la ben documentata reggenza a Paternò» (Consuelo Lollobrigida).
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BRESCIA, fino al 12 giugno 2022
Sacro al femminile
Opere degli allievi di Moretto

Luca Mombello (Orzivecchi, 1518/20 – Brescia?, 1594/95), “Presentazione al tempio di Maria bambina”, olio su tela. (Foto scattata il 3 giugno 2022 da Paola Ciccioli).
«La rassegna, curata da Davide Dotti, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Fiorella Frisoni, Valerio Guazzoni, Angelo Loda, promossa e organizzata dal Museo Diocesano di Brescia, con il patrocinio della Fondazione Provincia di Brescia Eventi è anche il punto di partenza per la scoperta dei tesori della collezione permanente del Museo Diocesano di Brescia».
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BRESCIA, fino al 12 giugno 2022
Donne nell’Arte
Da Tiziano a Boldini
«La mostra, curata da Davide Dotti, presenta oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi, De Nittis e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico».
(La mostra è stata segnalata da Ivana Tamoni de Vos)
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ROMA, fino al 30 gennaio 2022
Antonietta Raphaël.
Attraverso lo specchio

Antonietta Raphaël (Kaunas – Lituania, 29 luglio 1895 – Roma, 5 settembre 1975). Questo “Autoritratto in tuta blu” è del 1940, immagine da http://www.moked.it
A cura di Giorgia Calò e Alessandra Troncone
«L’autoritratto è la pratica che segna tutta la produzione di Raphaël e mette al centro il tema dell’identità esplorata dall’artista attraverso il racconto di sé. Numerosi autoritratti la vedono all’opera con gli strumenti da lavoro, come Autoritratto con tuta blu degli anni Quaranta che introduce lo sguardo “alternativo” dell’artista sul suo lavoro e sulla scultura».
Galleria d’Arte moderna e contemporanea
La mostra è stata segnalata da Iole Nisi Natoli
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2021
LECCO, fino al 21 novembre 2021
Paesaggi Possibili
da De Nittis a Morlotti, da Carrà a Fontana

Antonietta Brandeis (Miscowitz 1849 – Firenze 1926), “Palazzo Vecchio visto da Boboli”, olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
«… Brandeis firmava talvolta le sue opere sotto lo pseudonimo di Antonio, per sfuggire ai molti pregiudizi verso le donne artiste e poter essere considerata alla pari degli altri suoi colleghi».
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PRATO, fino al 21 novembre 2021
TURANDOT
E L’ORIENTE FANTASTICO DI PUCCINI, CHINI E CARAMBA

La foto è stata scattata il 20 maggio da Paola Ciccioli, che ha partecipato online alla conferenza stampa di presentazione della mostra al Museo del tessuto di Prato.
«La mostra è il frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca compiuto dal Museo sullo straordinario ritrovamento di un nucleo di costumi e gioielli di scena risalenti alla prima assoluta della Turandot di Puccini e provenienti dal guardaroba privato del grande soprano pratese Iva Pacetti».
MODENA, fino al 14 novembre
ELISABETTA SIRANI
Donna virtuosa, pittrice eroina
«L’esposizione affronta il tema della “libertà” attraverso le opere di Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665), artista celebrata dai contemporanei e ricercata dai più grandi collezionisti del Seicento, capace di affermare la propria libertà e la propria autonomia professionale fondando la prima accademia d’arte per giovani donne in una società dove l’attività artistica era una prerogativa essenzialmente maschile e le donne erano relegate alla pratica delle “arti minori”».
La Galleria. Collezione e Archivio Storico di BPER Banca
TRENTO, fino al 24 ottobre 2021
FEDE GALIZIA. Mirabile pittoressa

La sala in cui sono esposte 4 delle 6 tele in cui Fede Galizia rappresentò la vicenda biblica della vedova Giuditta che riuscì a sedurre e decapitare il generale assiro Oloferne
«Documentata a Milano a partire almeno dal 1587, Fede Galizia vive prevalentemente nella città lombarda fino alla morte, avvenuta dopo il 1630. Il trasferimento – da Trento a Milano – della famiglia Galizia, di origini cremonesi, deve essere avvenuto sulla scorta del poliedrico padre, Nunzio, artista pure lui, impegnato nel mondo della miniatura, dei costumi, degli accessori, ma anche in quello della cartografia. Fede – un nome programmatico per l’Europa della Controriforma – ottiene un successo straordinario tra i committenti dell’epoca, tanto che opere sue raggiungono, prima del 1593, tramite la mediazione di Giuseppe Arcimboldi, la corte imperiale di Rodolfo II d’Asburgo».
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MILANO, fino al 3 ottobre 2021
PAINTING IS BACK
ANNI OTTANTA, LA PITTURA IN ITALIA
L’Italian wave in 57 opere
La mostra è stata ideata e curata da Luca Massimo Barbero
Gallerie d’Italia, piazza Scala
MUSEO ARCHEOLOGICO TARANTO
LE VENERI DI PARABITA
MArTa, Via Cavour 10 – Taranto
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MUSEO NAZIONALE ETRUSCO
VILLA GIULIA – ROMA
Il Sarcofago degli Sposi
Dal 27 marzo 2021 apertura del Museo nei fine settimana.
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GALLERIE DEGLI UFFIZI
Sandro Botticelli
(Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510)
I fiori del Giardino di Boboli nella “Primavera”
I musei delle Gallerie degli Uffizi sono chiusi per l’emergenza Covid-19
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SETTEMBRE 2020
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MILANO, fino al 27 settembre
Georges de La Tour: l’Europa della luce
La mostra dedicata al più grande Maestro del Seicento, definito il “pittore della realtà”

Georges de La Tour, “Maddalena Penitente” (1635-1640), olio su tela, National Gallery of Art, Washington DC, USA
«Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata dalla professoressa Francesca Cappelletti e da Thomas Clement Salomon, l’esposizione vanta un comitato scientifico composto da Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre), Gail Feigenbaum (direttrice, Getty Research Institute), Annick Lemoine (direttore, Musée Cognacq-Jay)».
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AGOSTO 2020
ROMA, fino al 30 agosto
RAFFAELLO
1520- 1483
La grande mostra allestita alle Scuderie del Quirinale per i 500 anni dalla morte del grande artista urbinate è stata riaperta dopo la chiusura imposta dalla crisi sanitaria da Corona Virus.
Silvia Malaguzzi, iconologa, spiega i simboli dei gioielli indossati da alcune delle donne ritratte dal Maestro del Rinascimento.
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APRILE 2020
PRATO, fino al 13 aprile
DOPO CARAVAGGIO
IL SEICENTO NAPOLETANO
NELLE COLLEZIONI DI PALAZZO PRETORIO E DELLA FONDAZIONE DE VITO
Mostra a cura di Rita Iacopino e Nadia Bastogi

Maestro dell’Annuncio ai pastori (Juan Dò?), “Giovane che odora una rosa” (1640 – 1645 circa), olio su tela. Collezione Fondazione De Vito (Immagine da Studio Maddalena Torricelli)
«Il periodo preso in considerazione è quello del “dopo Caravaggio”, dagli inizi del naturalismo napoletano, che ha in Battistello il primo e più coerente interprete e trova un impulso determinante nella presenza a Napoli nel 1616 dello spagnolo Jusepe de Ribera, per giungere, attraverso le declinazioni aggiornate sul classicismo romano bolognese e sulle correnti pittoriche neovenete di artisti come Massimo Stanzione e Bernardo Cavallino, a Mattia Preti, protagonista della scena artistica partenopea di metà secolo insieme a Luca Giordano. Sulle loro opere, già improntate al linguaggio barocco, matureranno ormai alle soglie del Settecento artisti come Nicola Malinconico, con il quale si chiude il percorso».
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NOVARA, fino al 5 aprile 2020
DIVISIONISMO
LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE
Curata da Annie-Paule Quinsac e ordinata in 8 sezioni tematiche, la mostra presenta settanta opere degli artisti della prima avanguardia in Italia.

Gaetano Previati, “Maternità” (1890 – 1891), olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
Roberto Consolandi: «La Maternità di Previati si può definire dipinto spartiacque tra l’arte dell’Ottocento e Novecento, è uno dei cardini del Divisionismo italiano e delle diverse correnti simboliche europee, segno incalzante dell’arte moderna».
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MARZO 2020
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MILANO, fino al 1° marzo 2020
GUGGENHEIM
La collezione Thannhauser
Da van Gogh a Picasso
«La mostra racconta la straordinaria collezione che negli anni Justin K. Thannhauser costruì per poi donarla, nel 1963, alla Salomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York».

Francis Picabia, “Ritratto di Mistinguett” (1908 – 1911 circa, olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
«In questa mostra si intrecciano una grande storia di collezionismo che ha attraversato tutto il ventesimo secolo, la volontà di un importante museo di New York che offre a Milano l’opportunità di ammirare i suoi capolavori senza attraversare l’oceano e l’impegno di Palazzo Reale nel proporre ogni anno una mostra in grado di raccontare le collezioni dei più prestigiosi musei di tutto il mondo», afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno.

Édouard Manet, “Davanti allo specchio” (1876), olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
La mostra è curata da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna al Guggenheim Museum di New York.
GENNAIO 2020
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Firenze, fino al 12 gennaio 2020
NATALIA GONGHAROVA
Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso

Natalia Goncharova, “Autoritratto con gigli gialli” (1907-1908), olio su tela (foto di Paola Ciccioli)
«In una sorta di viaggio tra la campagna russa dove è cresciuta, Mosca dove si è formata, e Parigi dove ha scelto di vivere, la mostra permette di raccontare la straordinaria vivacità di un’artista originale e innovativa, vera e propria enfant terrible dell’avanguardia».
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NOVEMBRE 2019
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MILANO, fino al 17 novembre 2019
Il Cenacolo,
ispirazione senza tempo

(www.palazzoreale.it)
«Allestita nella prestigiosa Sala delle Cariatidi, nell’ambito del palinsesto Milano Leonardo 500, un’opera straordinaria, poco conosciuta e di grande importanza per la diffusione dell’arte di Leonardo: l’arazzo dei Musei Vaticani riproducente l’Ultima Cena di Leonardo commissionato, come provano gli stemmi in esso contenuti, da Francesco I re di Francia e da sua madre, Luisa di Savoia. Custodito nei Musei Vaticani, fu tessuto probabilmente in Fiandra su cartone di un artista lombardo e con altre poche copie dei primi anni del ‘500, ha svolto un ruolo importante nella diffusione della conoscenza dell’arte di Leonardo in Francia».
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SETTEMBRE 2019
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MILANO, fino al 1° settembre
GUIDO PAJETTA
Miti e figure tra forma e colore

Guido Pajetta, “La scrivana” (1960), olio su tela. Foto di Paola Ciccioli
«La rassegna ripercorre attraverso 90 opere, suddivise in 9 sezioni espositive, oltre sessant’anni di lavoro dell’artista milanese che ha avuto una posizione di primissimo piano nel panorama artistico del ‘900».
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Donne sfregiate dall’acido
Una multicultura è possibile? La poesia come ricerca di sé e dell’altro
Martedì 8 novembre ore 18 c/o CHIAMAMILANO
L.go corsia dei servi 11
Incontro con Roberto Rossi Pittore, poeta, Ambasciatore di Pace ONU e Presidente de l’Associazione Artistica Multiculturale EARTH SOUL di Vicenza
Presenta ed introduce Maria Giovanna Farina, filosofa, consulente filosofico e direttrice della rivista on-line L’accento di Socrate
In occasione dell’uscita del suo libro di poesie e disegni “Oscillazioni emozionali”, Roberto Rossi porterà la sua testimonianza di impegno come promotore di incontro tra le arti figurative e ci farà conoscere il suo profondo impegno in difesa delle donne sfregiate dall’acido
INGRESSO LIBERO
Saranno proiettate immagini e poesie dell’autore dedicate alle donne offese nella loro interiorità e nella loro immagine esteriore.
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Ben detto! 🙂
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