«Sdraiarmi a fianco di Mara»

di Paola Ciccioli

Il 28 novembre 2011 il fondatore del Manifesto Lucio Magri ha deciso di morire in Svizzera con il suicidio assistito. Il 3 dicembre il suo corpo è stato sepolto nel cimitero di Recanati, nelle Marche, accanto a quello dell’amatissima moglie Mara Caltagirone. Ecco la lettera-testamento lasciata da Magri e letta durante il funerale. L’ho avuta dal giornalista del Resto del Carlino Sandro Stacchietti e, come gli ho scritto nel ringraziarlo per questo dono, «è talmente “forte” che preferisco non inquinarla in alcun modo con un commento».

«La mia morte è cominciata da tempo. Quando Mara è scomparsa ha portato via con sé tutta la mia voglia di vivere, ed ero già pronto a seguirla. Lei lo ha intuito e in extremis mi ha strappato la promessa di portare a termine il lavoro che avevo avviato negli anni della sua sofferenza e che in altro modo era anch’esso in punto di arrivo.

La promessa è più un atto d’amore, il regalo di un tempo supplementare.  Era uno stimolo e un aiuto per dare una conclusione degna al destino che ci aveva fatto casualmente ma più volte incontrare e poi dato tanti anni di felicità totale. Era anche un appuntamento, o almeno lo ho vissuto così ogni giorno. Ora posso dire che la promessa la ho mantenuta al meglio che potevo. Il libro è stato pubblicato anche in Spagna, Inghilterra, Argentina e Brasile.

Nel lungo e doloroso intermezzo ho avuto modo non solo di riflettere sul passato ma anche di misurare il futuro. E mi sono convinto di non avere ormai né l’età, né l’intelligenza, né il prestigio per dire o per fare qualcosa di veramente utile a sostegno delle idee  e delle speranze che avevano dato un senso alla mia vita.

Intendiamoci, non escludo affatto che quelle idee e quelle speranze, riformulate, non si ripresentino nella storia a venire: ma in tempi lunghi e senza sapere come e dove. Comunque fuori dalla mia portata.

Per tutto ciò mi pare leggittimo, anzi quasi razionale soddisfare un desiderio profondo che anziché ridursi, cresce. Il desiderio di sdraiarmi a fianco di Mara per dimostrarle che l’amo come e più che mai, e dimostrare che la morte è stata capace di spegnerci, ma non di dividerci. Può essere solo un simbolo, ma non è poco

Post scriptum. Vorrei evitare cerimonie funebri, rimembranze e giudizi dettati dall’occasione. Ciò che desidero e spero di meritare qui e ora è semplicemente uno sguardo affettuoso, o almeno amichevole rivolto a una coppia di innamorati sepolti in un piccolo cimitero, insieme. Lucio».

AGGIORNATO IL 28 FEBBRAIO 2017

1 thoughts on “«Sdraiarmi a fianco di Mara»

  1. Così semplice, così lineare e spontanea una lettera come questa non poteva che scriverla un uomo grande che non voleva passare alla storia come un “grande uomo”, ma solo come un uomo innamorato.
    E non è poco.

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