A Luino, sul lago Maggiore, il Comune ha acquisito il Teatro sociale e il sindaco Enrico Bianchi ha annunciato che sarà intitolato a Dario Fo e Franca Rame. Proprio questa sera – 11 maggio 2024, ore 21 – l’attore Mario Pirovano mette in scena nel rinato teatro il Mistero Buffo, celeberrima giullarata del Premio Nobel per la letteratura 1997, scelto per inaugurare il Festival dei Mezaràt che coinvolge diversi comuni della provincia di Varese ed è patrocinato dalla Fondazione Fo Rame.
Tutto bene, dunque, No. Nella rassegna stampa sull’intitolazione del teatro di Luino alla grande coppia della cultura italiana e internazionale c’è anche l’incredibile presa di posizione di un parlamentare della destra di governo (qui), che si è spinto ad affermare che, vabbè, passi l’omaggio a Dario Fo «che visse per molto tempo a Luino e la cui famiglia ha avuto profonde radici nell’identità locale», «Ma non comprendo affatto l’estensione dell’omaggio a Franca Rame». Sortite – queste – che non si sa bene in quali caselle dell’inciviltà inserire e che hanno spinto Paola Ciccioli a chiedere un commento a Padre Alberto Maggi, che “Franca” l’ha conosciuta da vicino, ricordandola anche nell’incontro di #siscrivedonna del 22 marzo scorso a Urbisaglia. In un messaggio whatsapp inviato il giorno della festa della Liberazione, l’amato biblista ha scritto: «Buon 25 aprile a te e… a Franca Rame che se la ride di queste miserie».
Di seguito un brano del libro di Alberto Maggi Chi non muore si rivede (Garzanti) nel quae il direttore del Centro Studi Biblici “Giovanni Vannucci” di Montefano (Macerata) racconta di quando, in una lontana Festa dell’Unità di Bologna fu proprio Franca Rame a presentare il suo Nostra Signora degli eretici. Storia di Maria di Nazaret.
Buona lettura e sempre grazie a frate Alberto per aver autorizzato la pubblicazione.
di Alberto Maggi
A Bologna si svolge la Festa dell’Unità. Noi frati siamo invitati ad aprire uno stand e lo facciamo. Una piccola con icone, libri religiosi, ma soprattutto il contatto con la gente incuriosita. È il 1991.
Non avevo mai partecipato a una Festa dell’Unità e mi rendo conto che è come una gande sagra paesana, con la gente più interessata alla porchetta che alla politica, più alle lasagne che alle lagne dei politici.
Viene Franca Rame per presentare il mio libro Nostra Signora degli eretici (video). Lo fa recitando, da quell’attrice straordinaria che era, il monologo di Maria presso la croce, tratto da Mistero buffo (video). di Dario Fo. Alla fine gli occhi di tutti sono pieni di lacrime.