Ma pensa un po’ che vicini di casa mi ritrovo su Internet!

di Marco Biella

Bellezza in lingua matematica, Marco Biella

Dalla bacheca Facebook di Marco Biella. Illustrazione da http://www.collater.al/rafael-araujo-calculation/

Com’è piccolo il mondo! La frase perfetta da usare quando la velocità a cui viaggiano le persone e le idee ti lascia di stucco. Tutti ci siamo trovati a fare questa considerazione, ma forse la nostra prospettiva ci ha ingannato. Lasciate che vi spieghi.

Dopo il mio post sui volti e i corpi degli “abitanti di Facebook” mi è capitata una cosa singolare. La mia amica Silvia doveva fare una ricerca universitaria (anche lei studia in Bicocca) su questioni di genere. Ha digitato “uomini e donne” su Google e si è vista comparire la mia bella faccia, pochissime ore dopo la pubblicazione su questo blog dell’assaggio del mio studio su come maschi e femmine scelgono le foto per i propri profili sul social network.

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L’ultima terapia sperimentale contro la sindrome silenziosa è durata 6 mesi, 42 settimane, 294 notti

di Adele Colacino

Adele sfodera una "collana piccante"

Adele sfodera una “collana piccante”

La vecchia stampante scricchiolando mi restituisce i fogli A4 che le ho infilato in bocca bianchi e lisciati.

Ora sono pieni di parole colorate e annunci pubblicitari e pronti per il cestino della carta straccia, meno quel rettangolo in fondo già tratteggiato che servirà per l’imbarco.

Quando l’hostess di turno arriverà al banchetto la gente è già in coda da tempo, non bastano mai i sedili per tutti i passeggeri in partenza e la gente che migra al Nord è sempre tanta.

Sono anni che faccio lo stesso percorso e lo stesso gioco solitario di guardare il mio prossimo e cercare di indovinare il mestiere, la professione, lo stato d’animo. Si va nel Nord per curarsi, per trovare i figli che studiano, i nipotini che i figli crescono lontano quando hanno deciso ch’era meglio non tornare Continua a leggere

“Le donne nell’economia italiana. Quote di genere e rappresentanza nei consigli di amministrazione” – Un seminario a Milano

ABCD – Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere

 DEMS – Dipartimento di Economia,

Metodi Quantitativi e Strategie d’Impresa

 Mercoledì  23 ottobre, ore 12.00

AULA SEMINARI – Edificio U6 III piano

 “Le donne nell’economia italiana. Quote di genere e rappresentanza nei consigli di amministrazione”

 “In Italia, nonostante i progressi degli ultimi anni, restano ampi i divari tra uomini e donne nell’accesso al mercato del lavoro, a tutti i livelli, ma in modo particolare a quelli apicali Continua a leggere

Donne, pubblicità, normalità: l’inutile leggerezza delle parole di una delibera

di A. Nannicini M. Ghezzi A. Coccia (da ArcipelagoMilano)

Stupore e una cascata di domande preoccupate. Questo ha generato il secondo punto della Delibera del Comune di Milano del 28 giugno su: “Indirizzi fondamentali in materia di pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità della donna” in cui si legge che sono considerati “messaggi incompatibili con l’immagine che intende promuovere: (…) punto 2) le immagini volgari, indecenti, ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce come “normale”, tali da ledere la sensibilità del pubblico.” I termini che qui troviamo Normale, Comunità, non si leggono con leggerezza e nonchalance. Stupisce e dispiace leggere questi riferimenti confusivi in una Delibera che vuole contrastare la diffusione della pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità delle donne. Le regole approvate dalla Giunta di Palazzo Marino per la valutazione dei messaggi da affiggere sugli spazi in carico all’Amministrazione comunale si articolano in 5 punti. Il punto 2, richiamato sopra, appare in evidente contraddizione con gli altri Continua a leggere

A Teheran, nella parte femminile dell’autobus

reportage di Marina Severini*

Il manifesto dice che il velo "è una protezione, non una limitazione".

Il manifesto dice che il velo “è una protezione, non una limitazione”.

Ho avuto la fortuna di fare un viaggio in Iran nel mese di agosto e di essere ospitata da amici e dai loro amici e parenti in varie zone del paese: Teheran, Isfahan e Rasht (città che si trova a nord, a ridosso del mar Caspio). Ho incontrato pochi turisti occidentali, anche in luoghi che per il loro splendore potrebbero essere mete simili al Colosseo o alle nostre città d’arte; negli scambi occasionali che ho avuto con loro è sempre emerso che la difficoltà di fare un viaggio in Iran è molto legata a un senso di paura per un paese che ci viene mostrato solo attraverso immagini di manifestazioni antioccidentali. Quello che ho scoperto è al contrario la grande ospitalità degli iraniani, non solo di chi mi ha effettivamente ospitata ma anche di quelli semplicemente incontrati per la strada o nella visita a una moschea… riconoscevano immediatamente in me una straniera (nonostante il mio foulard e le maniche lunghe); molti mi hanno fermata per la strada per chiedermi da dove venivo e dirmi solamente benvenuta in Iran.

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EU Prize for Women Innovators 2014

La Commissione UE ha lanciato la seconda edizione dell’EU Prize for Women Innovators che si chiude il giorno 15 ottobre. Scopo del premio è ampliare nel pubblico la consapevolezza della necessità di impiegare un maggior numero di donne nel campo dell’innovazione.

Possono partecipare tutte le donne residenti in uno Stato EU (o Stato Associato), fondatrice (o co-fondatrice) di una impresa attiva. Il primo premio è pari a  100mila euro.
Per informazioni più dettagliate:
http://ec.europa.eu/research/innovation-union/pdf/women-innovators/contest_rules.pdf

Violenza contro le donne e Fabri Fibra: dov’è la vera censura?

Patrizia Romito

di Patrizia Romito*

Breve cronistoria. In aprile, alcuni quotidiani hanno riportato la notizia che il rapper Fabri Fibra (FF) avrebbe cantato al Concertone del Primo maggio, promosso a Roma dai sindacati. I testi di alcune sue canzoni contengono espressioni di grandissima violenza contro le donne (per esempio: “ragazze contattatemi scopatemi…
 non conservatevi, datela a tutti anche ai cani, 
se non me la dai io te la strappo come Pacciani”, oppure “giro in casa con in mano questo uncino, ti ci strappo le ovaie e che c…. me le cucino”!) e contro gli omosessuali. Continua a leggere

Le finte primavere arabe delle donne

di Valeria Palumbo*

Il Cairo

Un’immagine da “La vallée du Sel” di Christophe M. Saber, in programma al Milano Film Festival che si terrà nel capoluogo lombardo dall’8 al 18 settembre 2016. Il film è «ambientato nel bel mezzo del momento politico peggiore dell’Egitto, quando un giovane regista torna a casa a Il Cairo, per la prima volta dall’inizio della rivoluzione, e guarda i suoi genitori fronteggiare una situazione che metterà in crisi la loro fede» (http://www.milanofilmfestival.it/)

Ottimiste. È il meno che si può dire. Adesso che nessuno osa più parlare di Primavere arabe (anzi, il settimanale tedesco Der Spiegel titola esplicitamente “L’inverno arabo”), perfino chi si era dilungato a raccontare delle donne protagoniste delle proteste, dalla Tunisia all’Egitto, dallo Yemen alla Siria, tace sbigottito. Dov’era il trucco? Mentre scrivo i (minoritari) sostenitori di uno Stato laico e i Fratelli musulmani si fronteggiano in Egitto; la Siria, schiacciata dalla guerra civile, assiste all’avanzare di gruppi ribelli integralisti; la Tunisia difende a stento le sue antiche conquiste laiche, soprattutto a favore delle donne, davanti a una crisi economica che si fa sempre più grave. L’Algeria, nelle elezioni locali di fine 2012, ha rinnovato la fiducia al Fronte di liberazione nazionale, ma nessuno è disposto a credere alla libertà di quei seggi. E il gran numero delle candidate proposte è stato visto soltanto come uno specchietto per le allodole. Della Libia non parliamo nemmeno: una brutta guerra tra clan rivali… è rimasta una brutta guerra tra clan rivali. Insomma è tramontato un sogno.

Sempre che il sogno che covava sotto la cenere delle dittature fosse quello di democrazie laiche e liberali, sia pure di stampo “islamico”. L’impressione è che ci fossimo sbagliati. Non solo noi occidentali. Ma anche quelle minoranze laiche e acculturate del mondo musulmano che, dal 1979 in poi, ovvero dalla rivoluzione oscurantista di Khomeini (appoggiata con speranza da molte donne), non hanno fatto bene i conti con la realtà e i radicatissimi valori delle loro masse.

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Le donne di ‘ndrangheta

Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta**

di Enzo Ciconte*

Le donne hanno un ruolo centrale in questa realtà familiare non solo perché con i loro matrimoni rafforzano la cosca d’origine, ma perché nella trasmissione culturale del patrimonio mafioso ai figli e nella cura complessiva della famiglia, compresa la gestione diretta degli affari quando il marito è impossibilitato perché arrestato o limitato perché latitante, hanno via via ricoperto ruoli rilevanti Continua a leggere

Violenza alle donne, le iniziative del Salento

di Daniela Natale

Il Salento si dimostra sempre più sensibile alla violenza di genere, una ferita aperta e, purtroppo, diffusa sul nostro territorio nazionale. In particolare si è parlato di violenza contro le donne nel corso delle giornate di formazione organizzate dal Centro Servizio al Volontariato Salento in collaborazione con lo studio legale De Giorgi di Lecce: tre giornate (1, 2 e 9 marzo) all’insegna dell’approfondimento del fenomeno secondo l’aspetto psicologico, sociale e giuridico Continua a leggere

Donne e giornaliste, cortocircuito tra famiglia e carriera

lavorofamigliaUna ricerca, un video e un libro “Donne freelance: la famiglia è un lusso?”.  L’ultimo lavoro di Nuova Informazione (storica componente sindacale lombarda dei giornalisti), che martedì 26 febbraio (h. 10,30) verrà presentato al Circolo della Stampa di Milano, parla di noi giornaliste, ma non solo, troppo spesso costrette a scegliere tra famiglia e carriera. In un Paese tutt’altro che noto per il suo welfare e che annaspa per non crollare, la vita delle giornaliste diventa ancora più precaria. Dentro e fuori dalle redazioni Continua a leggere

“Donne, Politica e Istituzioni”, un corso dell’Università di Milano-Bicocca

Percorsi formativi per la promozione della Cultura di Genere e delle Pari Opportunità

Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale organizza, in collaborazione con il Comitato per le Pari Opportunità dell’Università di Milano-Bicocca, la sesta edizione del corso di formazione “Donne, politica e istituzioni”. Obiettivo del corso è il sostegno all’inserimento delle donne nella vita pubblica, nelle assemblee elettive e in tutti i centri decisionali al cui interno esse sono solitamente in posizione minoritaria.

Il corso è rivolto a Continua a leggere

Riscritture di omicidi estivi

di Michela Murgia 

Un’altra donna morta.

Un altro uomo assassino.

Un altro giornalistico “raptus di gelosia”.

Lo so, sono ossessiva, ma finché non smette di succedere io non ci riesco a smettere di dire che sta succedendo. Faccio un gioco, dai. Loro danno la notizia così, io la riscrivo come dovrebbe essere scritta per essere rispettosa di vittime e lettori.

La scrittrice Michela Murgia, a sinistra di spalle, durante un incontro pubblico. (Foto dalla sua pagina Facebook)

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