Nuovo fascismo, vecchio odio verso le donne

di Lara Ghiglione e Vanessa Isoppo*

Dalle periferie agli stadi, dalle scuole alle colonie estive: c’è un’Italia neofascista che vive di regole proprie, che usa abiti, linguaggi, tatuaggi e saluti identitari. Un’Italia nera, violenta e giovane che dobbiamo assolutamente imparare a riconoscere, subito.

Se il fascismo va di moda (Futura Editrice 2022).

Foto di Paola Ciccioli

L’espressione di questo disagio ci interroga anche su come viene considerata la donna e sul ruolo che riveste all’interno dei movimenti di estrema destra. Sappiamo, a esempio, che dentro Lotta studentesca le ragazze non hanno il diritto di fare il cosiddetto saluto romano, ovvero di tendere verso l’alto con vigore il braccio destro, atto simbolico di ispirazione fascista a esclusivo appannaggio dei ragazzi, che sono o diventeranno uomini combattenti; alle donne è concesso solamente di prendersene cura. Alle militanti di sesso femminile viene proibito di attacchinare, perché in caso di scontri non sarebbero in grado di difendersi, e vengono convinte a rifiutare i principi cardine del femminismo.

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«La guerra contro i poveri in Italia sta facendo morti e feriti»

di Gino Strada*

Oggi, 13 aprile 2023, nella Biblioteca civica Uberto Pozzoli di Lecco alle ore 18 verrà presentato il libro di Gino Strada, Una persona alla volta, pubblicato da Feltrinelli nel 2022. Un vero e proprio testamento morale del chirurgo che ha fondato, insieme con Teresa Sarti (qui), l’associazione indipendente EMERGENCY, «nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà».

“L’Italia non è l’Afghanistan!” Il ragionamento – se vogliamo chiamarlo così – non fa una piega.

Nel 2005, forse 2006, in Emergency ci fu la prima discussione sulla necessità di impegnarsi anche in Italia. In sede e tra i volontari c’era sconcerto di fronte a un’idea che appariva provocatoria, ma era nata dalla percezione precisa che la negazione dei diritti umani non fosse solo un problema dei Paesi in guerra, né di quelli oltreconfine.

Non mi riferivo a bombardamenti e mine antiuomo in Italia, ma in quegli anni si stava consolidando un modo di pensare e di comportarsi in sintonia con la logica della guerra: l’indifferenza alle sofferenze altrui e il cinismo nel provocarle.

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Bologna per Vincenzina e le altre 84 vittime del tradimento della nostra Costituzione

Testo e foto di Paola Ciccioli

Il 2 agosto 1980 Vincenzina Sala era andata alla stazione di Bologna insieme con il marito Umberto Zanetti perché la loro figlia Daniela stava tornando in treno da Basilea dove aveva subito un intervento chirurgico. Con loro c’era anche Marco, il figlioletto di 6 anni di Daniela, che non vedeva l’ora di riabbracciare la sua mamma.
Quando alle 10,25 scoppiò la bomba, Vincenzina Sala morì all’istante e con lei altre 84 persone. Il bambino rimase ferito così gravemente che il padre, Paolo Bolognesi (qui), lo riconobbe da una voglia sull’addome.

In queste ore è stata depositata la motivazione della condanna all’ergastolo, emessa il 6 aprile 2022, di Paolo Bellini, terrorista di Avanguardia nazionale, il “quinto uomo” della strage neofascista che 43 anni fa insanguinò il capoluogo emiliano e la democrazia italiana.

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Donne in bici per la Libertà

a cura di Paola Ciccioli, con Luca Bartolommei

Al fascismo non piacevano le donne in bicicletta: troppo autonome, non domate, dunque pericolose. Tutti i regimi hanno in odio la libertà, a cominciare proprio da quella delle donne: di ieri e di oggi.
Troviamoci venerdì 14 aprile 2023 (ore 21) al Circolo Arci Pessina di Chiaravalle, Milano: con Luca Bartolommei ne sentiremo delle belle.

L’immagine della locandina è una elaborazione di una scena del film L’Agnese va a morire (qui).

 

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Sono rose, fioriranno

Alle 5 del pomeriggio del 25 aprile 2023 portiamo una rosa in ogni luogo d’Italia in cui ci sia il segno della partecipazione delle donne alla Resistenza e alla guerra di Liberazione dal nazifascismo. Fedeli all’impegno e alla testimonianza antifascista che connota il nostro lavoro fin dalla nascita del blog e della rete Donne della realtà, aderiamo con profonda convinzione all’appello dell’ANPI nazionale. #sonorosefioriranno

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#maipiùfascismo #memoriaognigiorno #donnedellarealtà

(a cura di Paola Ciccioli)