I giornali iraniani danno della “prostituta” alla signora Sarkozy. La sua colpa: essersi schierata contro la lapidazione di Sakineh
di Fiamma Nirenstein
In altri tempi sarebbe stata una dichiarazione di guerra: non si è mai dato di prostituta alla moglie di un re, di un primo ministro o un presidente di un Paese straniero, e nemmeno all’anima gemella di un qualsiasi uomo di onore senza che, nella storia e nella letteratura, questo creasse reazioni di sdegno popolare, diplomatico, ritiro di ambasciatori, duelli, cazzotti… Continua a leggere