“Epoché”, la forza della gravidanza negli scatti di Francesco Cianciotta

“Il termine Epoché rimanda all’astensione da un determinato giudizio o valutazione, qualora non risultino disponibili sufficienti elementi per formulare il giudizio stesso. È un processo cognitivo, nonché uno stato della mente, implicato nella formazione di giudizi etici e morali. La nozione opposta a questa è quella di pregiudizio, cioè un giudizio formulato in assenza di ragioni oggettive al quale tuttavia viene accordata la piena convinzione di validità” 

di Francesco Cianciotta*

Foto di Francesco Cianciotta

Foto di Francesco Cianciotta

In quasi quindici anni di ricerca, a partire dal 1996, ho fotografato le pance di 43 donne al nono mese di gravidanza. Un lavoro di documentazione cominciato quasi per caso, per rispondere alla richiesta di un amico che voleva far dono alla moglie di una serie di scatti a memoria Continua a leggere

Cristina Messa è la quarta rettore donna in Italia

Cristina Messa

Cristina Messa è il nuovo rettore dell’Università di Milano-Bicocca. È stata eletta alla terza votazione con 408 preferenze. Il nuovo rettore entrerà in carica il prossimo primo ottobre e ci resterà fino al 30 settembre 2019.

Al momento dell’entrata in carica, Cristina Messa sarà la quarta donna rettore in Italia. La prima a guidare un ateneo milanese. Gli altri atenei guidati da un rettore donna sono Trento, Udine e Orientale di Napoli.

«Sarò il rettore di tutti – ha commentato a caldo Cristina Messa -. L’Università di Milano-Bicocca ha di fronte a sé sfide cruciali che possono essere affrontate solo mettendo in rete le molteplici risorse e competenze presenti nel nostro Ateneo Continua a leggere

Stereotipi di genere e Rai: “Fateci vedere il nuovo contratto del servizio pubblico”

Josefa Idem Ministra per le Pari Opportunità

Alla cortese attenzione di:

Ministra Pari Opportunità Josefa Idem

Ministro Sviluppo Economico Flavio Zanonato

Vice-Ministro Sviluppo Economico Antonio Catricalà

Presidente della Camera Laura Boldrini

Presidente RAI Anna Maria Tarantola

Presidente Commissione Vigilanza RAI Sergio Zavoli

Oggetto: la rappresentazione delle donne nella televisione pubblica

Gentili Signore ed Egregi Signori,

apprendiamo dalla stampa che è attualmente in discussione il nuovo Contratto di Servizio Pubblico 2013/2016.

Come organizzazioni che da anni si occupano (anche) del tema della rappresentazione di genere nei media, con la presente Vi chiediamo dunque di poter prendere visione dei relativi articoli del nuovo testo prima che venga approvato dalla Commissione di Vigilanza, per poter eventualmente essere audite in merito Continua a leggere

“Ecco chi è Ico Gasparri, ecco cosa ha fatto contro lo scempio dei corpi femminili in pubblicità”

icodi Zaira Kasongo*

Il 24 gennaio 2013 ho intervistato il fotografo, archeologo e scrittore, Ico Gasparri con l’obiettivo di comprendere com’è nata la sua idea di fotografia e com’è maturata la volontà di raccontare le sue sensazioni nel primo libro “Chi è il maestro del lupo cattivo?” , relativamente all’oggettivazione sessuale nel mondo pubblicitario utilizzando il metodo iconografico per la descrizione delle immagini. La passione per la fotografia nasce nel 1975 (“un bel giorno i miei mi hanno regalato una macchina fotografica e da lì ho capito di avere una dote, potevo guardare il mondo attraverso le immagini”) Continua a leggere

A como l’1 giugno manifestazione‏‏‏ contro la violenza sulle donne

Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se stesse

Per dire che la violenza non è una questione privata ma sociale e culturale che riguarda tutti e tutte senza distinzione di classe, nazionalità, religione, età

Manifestazione 1 giugno 2013  ore 17  – Como – Largo Miglio

Invito_Manifestazione_1_giugno_2013

“Per eliminare la violenza domestica”: Patricia Scotland spiega il suo metodo

Patricia Scotland

Patricia Scotland, presidente della Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence, venerdì 31 maggio sarà all’Università di Milano-Bicocca per sottoscrivere l’accordo di apertura in Italia della prima sezione internazionale della Fondazione, con sede presso l’Ateneo.

Patricia Scotland, membro della Camera dei Lord, ha proposto in Inghilterra l’adozione del  “Metodo Scotland”, una normativa di contrasto alla violenza sulle donne che ha dato notevoli risultati: nella sola Londra dal 2003 al 2005 le uccisioni di donne per violenza domestica si sono ridotte da 49 a 5 all’anno Continua a leggere

“Caro Servizio Pubblico, sei prezioso ma pericolosamente sessista”

Giulia Pavon

Giulia Pavon

di Giulia Pavon*

Buongiorno, mi chiamo Giulia Pavon, sono una giovane riabilitatrice psichiatrica e psicologa clinica. Vivendo da anni la rabbia e l’umiliazione di vivere in un Paese come il nostro apprezzo enormemente gli sforzi di informazione e in una certa misura di “formazione” che Servizio Pubblico fornisce alla popolazione. Vi scrivo però perché faccio sempre più fatica a sopportare ahimè la prospettiva sessista che questo programma chiaramente abbraccia. A parte Giulia Innocenzi, rara e meravigliosa eccezione, tutti i professionisti di Servizio Pubblico sono maschi (Santoro, Travaglio, Vauro, Dragoni, Ruotolo, ecc).

Non metto in dubbio che ci siano dei professionisti donna che lavorano dietro le quinte (conosciamo tutti bene il triste detto: “dietro ogni grande uomo c’è una grande donna”), ma non è sufficiente Continua a leggere

“Le parole vogliono che diventiamo incoscienti”

di Virginia Woolf*

Un libro in miniatura indispensabile, il suo titolo originale è: “How should one read a book?”. Lo scatto è di Paola Ciccioli

Sono le parole le vere colpevoli. Sono tra le cose più indisciplinate, più libere, più irresponsabili e più riluttanti a lasciarsi insegnare. Certo, possiamo sempre prenderle, suddividerle e metterle in ordine alfabetico nei dizionari. Ma le parole non vivono nei dizionari; vivono nella mente. Se ne volete una prova, pensate a quante volte, nei momenti di maggiore emozione, vi capita di non trovarne nessuna quando più ne avreste bisogno. Eppure il dizionario esiste; e lì, a vostra disposizione, ci sono mezzo milione di parole tutte in ordine alfabetico. Ma potete davvero usarle? No, perché le parole non vivono nei dizionari, vivono nella mente. Consultate il dizionario. Lì, senza alcun dubbio, si trovano drammi più splendidi di Antonio e Cleopatra; poesie più belle dell’Ode dell’usignolo; romanzi al cui confronto Orgoglio e pregiudizio e Davide Copperfield non sono altro che rozzi esercizi da dilettante. La questione è solo quella di trovare le parole giuste e di metterle nell’ordine giusto. Ma non possiamo farlo perché esse non vivono nei dizionari, ma nella mente. E come vivono nella mente? Nei modi più strani e svariati, non molto diversamente dagli esseri umani; vagando qua e là, innamorandosi e accoppiandosi. E’ indubbio che siano molto meno limitate di noi dalle convenzioni e dai cerimoniali. Parole regali possono permettersi di accoppiarsi con le più comuni. Parole inglesi sposano parole francesi, tedesche, indiane, e di colore se gli salta in mente di farlo. Di fatto, quanto meno indaghiamo nel passato della nostra cara madrelingua inglese, tanto meglio sarà per la reputazione di quella Signora. Perché è diventata una di quelle donne che passano di continuo da una persona all’altra.

Per questo, imporre regole a tali impedimenti vagabondi è del tutto inutile. Le poche regole di grammatica e di ortografia esistenti sono le uniche restrizioni che potremmo imporre loro. Al massimo possiamo dire loro – man mano che le spiamo dal profondo limite della caverna scura e male illuminata in cui vivono – che sembrano preferire la gente che sente e pensa prima di usarle, ma non deve essere gente che sente e pensa a loro, ma a qualcosa di diverso. Perché sono molto sensibili, e si sentono facilmente a disagio. Non amano che si discuta della loro purezza o della loro impurità. Se fondate un’Associazione a favore dell’Inglese Puro, esse mostreranno il loro disappunto fondandone un’altra a sostegno dell’Inglese Impuro – da cui deriva l’innaturale violenza di molti discorsi moderni; che altro non vuole essere se non una protesta contro i puritani. Le parole sono anche molto democratiche; pensano che una parola sia buona come un’altra; che le parole rozze valgano quanto quelle educate; che quelle incolte siano uguali a quelle colte; non esistono classi o titoli di merito nella loro società. E non amano essere sollevate in punta di penna ed esaminate una per una. Restano sempre unite in frasi, in paragrafi, e a volte per intere pagine di fila. Odiano essere utili; odiano dover far soldi; odiano andare in giro a tenere conferenze. In breve, odiano qualsiasi cosa imponga loro un unico significato, o che le immobilizzi in un’unica posa, perché cambiare fa parte della loro natura.

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Storia di una monaca: Virginia Galilei

Marco Carniti mette in scena dal 22 maggio al Piccolo Teatro Studio Stellarum Opifice, una pièce liberamente ispirata alle lettere di suor Maria Celeste al padre, Galileo Galilei.

Suor Maria Celeste, al secolo Virginia Galilei, nata nel 1600 dalla relazione illegittima di Galileo con Marina Gamba di Venezia, a soli tredici anni entra nel convento di San Matteo in Arcetri. Nonostante la sua condizione di suora di clausura, cerca per tutta la vita di instaurare un rapporto con il padre Continua a leggere

Omofobia, l’amore va oltre la legge. Una giornata di emozioni a Lecce

17 Maggio 2013, IX Giornata Internazionale contro l’Omofobia. Il messaggio di Agedo Lecce: liberiamo le differenze!

agedo_leccedi Daniela Natale

Mentre i Tg nazionali ricordavano all’Italia intera di celebrare la Giornata contro l’ipertensione arteriosa, a Lecce, e per fortuna in molte altre città della penisola, venivano invece festeggiate le differenze Continua a leggere

La presidente Rai e le donne in televisione: «Il sondaggio è parziale»

Anna Maria Tarantola

Ieri abbiamo pubblicato la lettera di DonneinQuota che chiedeva alla presidente della televisione pubblica che fine avesse fatto il monitoraggio sulla presenza delle donne nei programmi, oggi la parola passa alla scarna risposta di Anna Maria Tarantola:

Gentile Donatella Martini,
il sondaggio del novembre 2012 è un sondaggio parziale e di tipo sperimentale da me voluto, a seguito del quale è stata avviata una rilevazione sistematica e completa. Non appena i dati saranno disponibili sarà  mia cura farglieli avere e pubblicarli sul sito Rai.
Cordialmente,
Anna Maria Tarantola

Rai e immagine femminile: quando ci dite com’è andato il monitoraggio?

di Maria Angela Bonas

Questa è la lettera di DonneinQuota per sollecitare la RAI a pubblicare i dati relativi al monitoraggio, effettuato dall’osservatorio di Pavia,  dei programmi sotto il profilo di una rappresentazione dell’immagine femminile: informazione importantissima visto l’impatto dei mezzi di comunicazione sulla cittadinanza, in considerazione del ripetersi di violenze nei confronti delle donne.

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Milano – Incontro pubblico con Vandana Shiva: “Il futuro della terra nelle mani di chi?”. Giovedì 16 maggio

vandana shivaUniversità di Milano-Bicocca
Giovedì 16 maggio 2013, ore 15
Aula Magna, Edificio U6, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano

Incontro pubblico con Vandana Shiva:
“Il futuro della terra nelle mani di chi?”

Le Università per Expo 2015

Vandana Shiva, economista e attivista indiana, sarà all’Università di Milano-Bicocca per discutere di sostenibilità ambientale, economica e sociale, nell’ambito degli Expo Days.

La sostenibilità ambientale, economica e sociale è strettamente legata alle modalità con cui vengono utilizzate le risorse naturali della Terra. Tali modalità sono differenziate a seconda che l’obiettivo sia quello di un utilizzo mirato anche alla perpetuazione delle risorse o se, invece, sia finalizzato alla massimizzazione del profitto immediato, a prescindere dalle conseguenze sul territorio e sulla popolazione, nel breve e nel lungo periodo Continua a leggere