Renata Fonte, una donna che ripudiava la mafia

Renata Fonte

Renata Fonte

di Daniela Natale

Di donne come lei nel Salento, oggi, non ce ne sono molte. È più facile scegliere la strada della lentezza e dell’apatia, la strada che quasi tutti percorrono, per comodità e perché “se ti piace è così, se no te ne vai”. Lei, Renata, era invece una donna caparbia e determinata, che si distingueva per l’impegno politico e sociale: insegnante alle elementari e con due figlie piccole, era segretario cittadino del Partito Repubblicano Italiano (P.R.I) di Nardò (LE). È il 1982 e Renata Fonte, a 31 anni, si candida alle elezioni amministrative e diventa la prima consigliere e assessore del suo partito Continua a leggere

Le donne cambiano la storia, cambiamo i libri di storia

Franca Viola

Una petizione di Mila Spicola

Al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano,

Nel 1966 una donna normale rifiutò un sopruso e, con un atto di coraggio eccezionale, scrisse una pagina fondamentale della storia civile italiana. Questo atto di coraggio è sconosciuto ai più, non compare nemmeno nei libri di storia. È la vicenda di Franca Viola, prima donna italiana ad aver denunciato uno stupro.
Sono un’insegnante e le chiedo di far inserire nei libri di storia in ogni ordine di scuola la vicenda di Franca Viola Continua a leggere

#scritturebrevi per arrivare al cuore

di Margherita Rinaldi

La giornalista Margherita Rinaldi, a destra, con la collega Asmae Siria Dachan che oggi, 2 giugno 2019, riceve l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”. Felicitazioni!

Due cose ho imparato prima di tutte le altre nel mio mestiere: fare i titoli pensando al piombo e non avere mai paura di niente e di nessuno. Me le ha insegnate Silvano Rizza, mio direttore quando ero alla Scuola di giornalismo di Urbino e maestro di tanti colleghi, in testate storiche e in tanti anni di professione.

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Antonia Pozzi a Casa Manzoni

flobertVenerdì 12 aprile 2013, ore 18

Casa del Manzoni, via Morone, 1 – Milano

presentazione del libro di Antonia Pozzi
FLAUBERT
negli anni della sua formazione letteraria

Introduce Angelo Stella.
Intervengono Matteo Mario Vecchio, Chiara Pasetti, Gianmarco Gaspari.
Letture di Silvia Giacomini.

«Nuove invenzioni per legami sociali più vivibili»

Matisse, La Danza

di Marina Severini*

C’è ancora posto nel nostro mondo globalizzato, nel nostro tempo veloce, per la psicoanalisi e l’inconscio? L’interrogativo ha una sua pertinenza e si può provare a rispondere innanzitutto sbarazzandosi di un cliché consolidato, quello per cui la psicoanalisi è solo una pratica clinica confinata nello studio dell’analista. Certo è anche questo, ma nello stesso tempo la psicoanalisi – in particolare il suo orientamento lacaniano – non si sottrae al confronto con il proprio tempo, interrogandolo e lasciandosene interrogare Continua a leggere

«La donna è pronta a tuffarsi nell’ignoto»

di Ombretta Buongarzoni

“L’attesa”, opera di Ombretta Buongarzoni che sta lavorando a un progetto tutto al femminile da realizzare nel 2018

La donna è madre di sé stessa… sempre ed eternamente sola e della sua solitudine ha creato una forza.

Dea Madre, Pacha Mama, creatrice.

È la leva che solleva la terra, colei che è capace di sopportare i sacrifici più tremendi perché sa di essere la base del tempio, colei che semina le idee nel cervello dell’uomo facendone un essere positivo o negativo.

Donna = totalità.

Ed eccola seduta di fronte ai binari di una stazione ferroviaria… una donna troppo spesso dimenticata, soffocata, maltrattata, violentata ma sempre pronta a ricominciare con quella sua capacità innata di tuffarsi nell’ignoto, spesso costruendo la propria vita raccogliendo pezzi dell’esistenza degli altri, plasmandoli su modelli che le vengono imposti dall’esterno, ma non per questo meno vera.

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La Papessa Giovanna

di Salvatore Quasimodo*

176624-400-629-1-100-lapapessa“Ho sentito dire di una donna che fu Papa. Quando? È vero?”. Domanda Efrem Cossi di Terni. C’è infatti una leggenda che narra di una Papessa Giovanna, il cui pontificato sarebbe durato due anni e mezzo a partire dall’885. Una leggenda che la Chronica Universale Mettensis ha voluto canonizzare con documenti necessari per entrare nel dominio della storia. Nemmeno la Vita dei Papi di Platina ha potuto fare accogliere pienamente la “notizia” di un Pontefice di sesso femminile, conosciuto col nome di Giovanni VIII.

La storia umana di Giovanna è entrata nella tradizione parlata con tutto il peso di una trama spinosa, eccitante per le menti di quei secoli regolati sui pregiudizi o convinzioni di natura clericale Continua a leggere

Un libro. E le parole per dirlo

Q copertina solo frontedi Paola Ciccioli

Emozione e paralisi. L’emozione è stata quella di ritrovarmelo tra le mani, questo libro. L’estate scorsa, quella del lutto più grande – la perdita di mia madre –, da far scorrere via dai pensieri e dalla vita precedente. E poi la paralisi, l’incapacità di sfogliarlo, studiarlo, trovare le parole per farlo conoscere. A partire dalla copertina che ripropone un’altra copertina, quella del settimanale Tempo del 13 maggio 1954. Nella quale Anna Magnani ascolta con le labbra socchiuse Salvatore Quasimodo che legge i propri versi, cinque anni prima che gli venisse conferito il Premio Nobel per la letteratura.

Soltanto quando Alessandro Quasimodo, il figlio del poeta, è riuscito a trovare con la consueta caparbietà questa immagine, è arrivato il momento di dare alle stampe il volume Continua a leggere

«Sono andata a vedere le detenute di Bollate recitare. Con il mio fidanzato»

teatrobollatedi Cristina Giammella

Mi presento. Sono Cristina Giammella, una studentessa del corso di Psicologia dei processi sociali decisionali e dei comportamenti economici dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Questo corso, dal nome così lungo e complesso, è solo una delle possibili opzioni di scelta per le lauree magistrali della facoltà di psicologia Continua a leggere

«L’immigrazione è un po’ come Internet: apertura, dinamismo, opportunità»

Laura Boldrini

Tre domande, e tre risposte, per dire buon lavoro alla presidente della Camera Continua a leggere

A Macerata, sabato 23 marzo 2013: Inconscio.com? Identità virtuali o corpi parlanti

incontro macerataICLeS  – sede di Macerata (Istituto di Specializzazione in Psicoterapia)     

FPL  Forum Psicoanalitico Lacaniano 

in collaborazione con La Bottega del Libro Corso della Repubblica – Macerata

Incontri con la Psicoanalisi

con Maria Teresa Maiocchi – Psicoanalista AME Scuola di Psicoanalisi-EPFCL, Docente di Psicologia dinamica  Università Cattolica di Milano,  Presidente ICLeS Continua a leggere

Bollate ha il suo blog con lode grazie a Sabrina

Sabrina Flisi

Sabrina Flisi nel 2013

Un’idea virale per il lavoro di tesi: dalla Bicocca a Bollate

di Sabrina Flisi*

Ho scelto come Laurea magistrale “Teoria e Tecnologia della Comunicazione” (TTC) per la sua particolarità; si tratta infatti di un corso multidisciplinare, dal carattere ibrido, che fonde due ambiti di studio apparentemente molto diversi: la Psicologia e l’Informatica.

In realtà queste due materie si amalgamano bene, e il corso di laurea forma persone in grado di muoversi all’interno della Rete, capaci di creare con dimestichezza progetti che sfruttano i mezzi tecnologici (siti Internet, advertisement…), tenendo conto del target di riferimento e delle sue esigenze. Ci è stato insegnato che, prima di qualsiasi lavoro pratico, si devono effettuare una ricerca e un’analisi teorica di tutti gli elementi coinvolti, rendendo i progetti finali completi e, se possibile, accessibili per chiunque. Mi piace pensare a TTC come a un corso che insegna a fare concretamente qualcosa, da trasmettere con passione a chi poi lo utilizza.

Il corso di Psicologia delle influenze sociali è una delle attività didattiche opzionali che lo studente può scegliere nel secondo anno di Laurea e fa parte della facoltà di Psicologia. Le lezioni sono tenute dalla professoressa Chiara Volpato e dalla giornalista Paola Ciccioli.

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Violenza alle donne, le iniziative del Salento

di Daniela Natale

Il Salento si dimostra sempre più sensibile alla violenza di genere, una ferita aperta e, purtroppo, diffusa sul nostro territorio nazionale. In particolare si è parlato di violenza contro le donne nel corso delle giornate di formazione organizzate dal Centro Servizio al Volontariato Salento in collaborazione con lo studio legale De Giorgi di Lecce: tre giornate (1, 2 e 9 marzo) all’insegna dell’approfondimento del fenomeno secondo l’aspetto psicologico, sociale e giuridico Continua a leggere