Il Comune di Milano ha aderito alla campagna “Città libere dalla pubblicità offensiva” promossa dall’Unione Donne in Italia (Udi) a favore della moratoria delle pubblicità lesive della dignità della donna. La campagna prende impulso dal Parlamento europeo che, tramite la risoluzione n. 2038 del 3 settembre 2008, ha evidenziato come la pubblicità contribuisca ad alimentare e a consolidare gli stereotipi di genere, determinando un impatto negativo sulla parità tra i sessi e come la percezione del corpo femminile in quanto oggetto da “possedere” possa incentivare i comportamenti violenti Continua a leggere
Mese: gennaio 2013
“Donne, Politica e Istituzioni”, un corso dell’Università di Milano-Bicocca
Percorsi formativi per la promozione della Cultura di Genere e delle Pari Opportunità
Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale organizza, in collaborazione con il Comitato per le Pari Opportunità dell’Università di Milano-Bicocca, la sesta edizione del corso di formazione “Donne, politica e istituzioni”. Obiettivo del corso è il sostegno all’inserimento delle donne nella vita pubblica, nelle assemblee elettive e in tutti i centri decisionali al cui interno esse sono solitamente in posizione minoritaria.
Il corso è rivolto a Continua a leggere
Bianca Ceva maestra di civiltà
SPAZIO UNIONE FEMMINILE/Corso di Porta Nuova 32 Milano
Mercoledì 30 gennaio 2013, alle ore 17.30


IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Un osceno processo, un reintegro e un cappotto
di Paola Ciccioli
«Come ti vesti, domani?». Mia sorella aveva chiuso con questa domanda il nostro consueto saluto, lunedì sera, prima di affrontare la notte e l’attesa della decisione del giudice Marco Lualdi sul mio licenziamento da Panorama.
Già, come ci si veste in circostante del genere? L’abito interiore l’avevo trovato da tempo, quello che lo riflettesse esteriormente ancora no Continua a leggere
Licenziata da Panorama per aver criticato il direttore. Il tribunale la reintegra
Paola Ciccioli era stata mandata via dalla Mondadori per aver offeso il direttore del settimanale Giorgio Mulè. “Non conosce la vergogna”, aveva scritto al responsabile editoriale. I magistrati di Milano, però, hanno stabilito il dovere per l’azienda di ricollocarla. “Mi avevano isolato anche fisicamente dagli altri colleghi”
di Franz Baraggino (Il Fatto Quotidiano, 9 gennaio 2013)