8 marzo: Acli, diritto di revoca contro le dimissioni in bianco

Il 10% delle controversie di lavoro seguite dal Patronato Acli riguarda questo fenomeno

Roma, 8 marzo 2012 – «Per contrastare l’incivile pratica delle dimissioni in bianco è necessario introdurre per la lavoratrice la possibilità di revocare, entro 3 giorni dal rilascio, le dimissioni comunicate al datore di lavoro».
La proposta delle Acli per arginare il fenomeno delle dimissioni volontarie, che colpisce soprattutto le donne lavoratrici, è contenuta nel progetto di riforma del mercato del lavoro consegnato dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani al ministro Elsa Fornero, che in occasione della Giornata della Donna ha annunciato l’intenzione del Governo di intervenire sulla materia.
Le Acli propongono dunque di introdurre «l’obbligo della convalida delle dimissioni da parte del lavoratore all’ufficio provinciale del lavoro, tramite procedura on line, in assenza della quale si devono ritenere certe e definitive le dimissioni rassegnate».
La pratica delle dimissioni in bianco, che interessa il 10% circa delle controversie di lavoro seguite dai Patronati Acli in tutta Italia, va perseguita «con specifiche sanzioni nei confronti del datore di lavoro, risarcitorie per il lavoratore e amministrative da parte dell’Inps».

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