L’odore della cabina telefonica (o anche gabina)

Un racconto di Elisabetta Baccarin

non sei mai solo  quando sei vicino a un telefono.cabina telefonica. o anche gabina, a volte gabinetto per l’odore, che c’era pure la carta delle guide. A-L/M-Z.

 

me la ricordo ancora grigio nebbia e gialla, e poi grigio nebbia e rossa.

quasi al tramonto, appunto. ma con la nebbia.

 

con quelle porte saloon che le chiudevi e potevi perdere il contatto con il mondo,

quasi il vuoto cosmico.

ti restava quel tu tu, tu tu, tu tu, tu tu,

che se non facevi qualcosa continuava il rimprovero

e ti fermavi di fronte a te stesso Continua a leggere

Se a una cena di compleanno Wislawa Szymborska

di Angela Giannitrapani

Teresa e Paola confabulano, Angela sorride, Oreste anche, Francesco interroga il cellulare, Giampiero (sedia vuota) scatta.

Teresa e Paola confabulano, Angela sorride, Oreste anche, Francesco interroga il cellulare, Giampiero (sedia vuota) scatta.

Può una cena di compleanno trasformarsi in un evento poetico? Sì, può. Certo, direte, se si è molto legati al festeggiato o festeggiata, se c’è l’atmosfera romantica, se…, se…

Ma se si fanno incontrare due donne come Paola (Ciccioli) e la mia amica polacca Teresa (Kozlowska) e a loro se ne affianca una terza, che si chiama Wislawa Szymborska, quest’ultima sotto forma di versi naturalmente, allora l’incontro poetico si verifica nel vero senso delle due parole Continua a leggere

Ci vuole cervello! Apre a Monza la “palestra per la mente”

Una iniziativa che ci piace moltissimo, a misura di donne (e uomini) della realtà. (P.C.

La professoressa Roberta Daini

Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Psicologia apre a Monza una “palestra per la mente” per le persone dai 60 anni in su. L’Associazione Alzheimer Monza e Brianza, in partnership con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e con il contributo della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, promuove il progetto “prevenzione dell’invecchiamento cognitivo: usa la testa, allena la mente!”. L’iniziativa è rivolta a tutte le persone con più di 60 anni e prevede l’apertura, a marzo 2014, di un servizio di ginnastica cognitiva completamente gratuito, il cui scopo principale è quello di mantenere la mente in esercizio, contrastandone così l’invecchiamento normale e patologico Continua a leggere

Kader e Fatima: i nostri “schiavi d’amore”. Dal Marocco a Osimo (e ritorno)

di Mariagrazia Sinibaldi

Kader e Fatimà

Kader e Fatima

Abdelkader ben Abdallah: sembra il nome di un principe del deserto, pensammo noi quando arrivammo in Marocco. Il “ben” vuol dire “figlio di” e quindi nulla di strano.

E la moglie, Fatima, ma lei contava poco, nemmeno il “ben”. Era una donna, due passi dietro all’uomo, chiunque egli fosse.

Questi erano i nomi per esteso di quelli che oggi si chiamano “collaboratori domestici”, che lì si chiamavano “servi” e che noi, con infinito affetto, avevamo soprannominato “schiavi d’amore”; perché amore era quello che alla fine ci legava a loro e loro a noi.

Lui aveva una espressione sempre, seria («truce», diceva mio marito). Perché era un uomo e doveva dimostrare di essere “uomo serio”; parlava e scriveva arabo e francese. Oh dio, diciamoci la verità, il suo francese era veramente raffazzonato, ma noi ci capivamo lo stesso. Il guaio fu che alla fine il mio francese, così fluente e letterario all’inizio, era diventato… come dire? Tout à fait Kaderien. Continua a leggere

Mi presento: sono Adele, quella di Fiattalis vs Colacino

di Adele Colacino*

Adele Colacino a Decollatura (foto di Paola Ciccioli)

Adele Colacino a Decollatura (foto di Paola Ciccioli)

Per Paola soltanto e per conoscerci un po’.

Sono nata a Catanzaro il primo giorno di luglio del 1945. Era quasi mezzogiorno – ero la prima figlia di una coppia che ci aveva messo un po’, per quei tempi, a trovare l’anima gemella.

Qualche tempo fa un amico che vanta conoscenze nel campo dell’astrologia e delle arti esoteriche (si dice così?) mi fece un oroscopo e poi mi stampò un disegno nel quale leggeva che al momento della nascita avevo tutto a favore, una cosa meravigliosa e rarissima.

Mi chiesi e mi chiedo ancora adesso: ma cosa avrò combinato per aver perso ogni occasione di eccellere, di avere successo, di vincere? Puah!

Ho perso il papà che avevo dieci anni e mia madre, già donna di carattere forte, si sentì in dovere di diventare fortissima. Si cercò un lavoro e ci fece crescere dignitosamente e senza grilli per la testa Continua a leggere

Le Donne della realtà fanno sentire la loro voce su Radio Trotter: evvai!

di Laura Querci

radiotrotterVia Padova si racconta” è lo slogan di Radio Trotter, la prima web radio di quartiere che vuole raccontare tutto ciò che rende via Padova “meglio di Milano”.

In effetti, quella mattina d’inizio maggio di due anni fa, via Padova era particolarmente vivace. Sembrava svegliarsi improvvisamente dal letargo di un lungo inverno e pareva in festa. I profumi delle spezie che caratterizzano la cucina etnica erano intensi, più del solito e l’atmosfera era piacevolmente carica di colori e odori. Ma la vera contaminazione era data dalla musicalità di lingue molto lontane, eppure, in quel momento, così realmente vicine e che si sovrapponevano e riecheggiavano nella mia testa. Una mamma araba invitava i suoi figli ad affrettarsi per non arrivare tardi a scuola, un gruppo di ragazzi, probabilmente compagni di classe, si scambiavano saluti in più lingue e poi, ancora, tanti bambini e tante famiglie entravano e uscivano dal Parco Trotter, come del resto accade ogni giorno da quelle parti Continua a leggere

Sapevo cosa fosse la Sla. Ma non quello che la mia amica in carrozzina avrebbe dovuto affrontare

di Paola Ciccioli

Lina, nella versione con gli occhiali, e il suo coro

Lina Forconi, nella versione con gli occhiali, e il suo coro

Certo che sapevo cosa fosse la Sla. Libri, film, il nero al lutto della nazionale per la morte del calciatore Stefano Borgonovo, i malati costretti ad assediare il Parlamento per chiedere fondi per l’assistenza domiciliare. Certo che sapevo.

Quel che non sapevo è che, un anno e 10 mesi fa, di Sclerosi Laterale Amiotrofica si sarebbe ammalata la mia più cara e amata amica dai tempi dell’infanzia, Lina. Lina Forconi, psicologa, appassionata di musica, di canto, di buone letture e di tutto ciò che è bello.

Tre anni più di me, la sua casa e la mia separate da un prato dove continua a invecchiare un olmo sotto cui hanno chiacchierato e preso il fresco le nostre madri. A Convento di Urbisaglia, quindici minuti di macchina (traffico permettendo) da Macerata, dove c’è lo Sferisterio e dove da bambine andavamo a sentire le opere. E, se a un certo punto faceva freddo, perché al teatro all’aperto quando noi eravamo piccole capitava che facesse freddo anche in agosto, allora ci coprivamo sotto lo stesso plaid. Continua a leggere

Vuoi vedere che il Sud batte tutti in fatto di “cultura antisessista”?

di Daniela Natale

Daniela Natale con Ico Gasparri

Daniela Natale con Ico Gasparri

Incontro Ico in un pomeriggio quasi primaverile di gennaio. Temperatura mite, strade piene di gente e vetrine illuminate: Ico Gasparri è a Lecce per esporre “Chi è il maestro del lupo cattivo?” negli spazi del MuSt, una mostra (ma anche un libro) che raccoglie oltre 300 fotografie di cartelloni pubblicitari in cui il corpo femminile è deumanizzato e oggettivato.

Già nel 2011 la mostra era approdata da queste parti, evidenziando un serie di criticità riguardanti la comunicazione che fino ad allora nessuno aveva fatto notare. Chiedo a Ico se, a distanza di due anni, la semina ha portato qualche frutto e se la qualità dei cartelloni pubblicitari di Lecce e provincia è migliorata. La risposta è negativa, molto negativa. Non solo perché la pubblicità sessista è ancora lì, più diffusa che mai, ma perché al degrado creativo di alcuni addetti ai lavori si è aggiunta l’assoluta cecità delle istituzioni. Come non condividere appieno questa considerazione? Sono sempre di più, infatti, i comuni salentini che sottoscrivono provvedimenti e norme per la “corretta” comunicazione pubblicitaria, puntualmente trasgrediti.  Continua a leggere

Tre scalini umiliano Ninfa e le impediscono di far festa nella Casa delle donne di Milano

di Paola Ciccioli

Ninfa Monteleone, l’amica Susi  e, di spalle, Paola  Ciccioli (foto di Donatella Martini)

Ninfa Monteleone, l’amica Susy e, di spalle, Paola
Ciccioli (foto di Donatella Martini)

Arrivo che i discorsi ufficiali sono già finiti. E anche le patatine del buffet allestito per l’inaugurazione sono al termine. Do una sbirciata rapida agli spazi, mi faccio strada tra i capannelli di signore sorridenti e controllo se le mie amiche sono arrivate. No, non ci sono ancora. Allora torno indietro e ritrovo, all’ingresso di via Marsala 8, la stessa scena che mi aveva colpito, come una schiaffo, pochi istanti prima.

Una giovane donna su una carrozzina è bloccata nell’androne: tre gradini le impediscono di salire all’interno della Casa delle donne di Milano ed essere parte della festa. Lei si chiama Ninfa Monteleone, ha 39 anni e dal 2005, a causa di una miopatia per accumulo di lipidi, si muove per la città su una carrozzina elettrica.

Continua a leggere

«Anch’io sono un riccio che viaggia con la mente»

di Simona Zucconi

Simona Zucconi

Simona Zucconi con Romeo

«Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire, oppure nelle piccole cose che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell’attimo una gemma d’infinito?».

Ultimamente, per motivi che non sto qui a disquisire, ho riscoperto il desiderio di leggere. Leggere mi è sempre piaciuto, mi piace leggere di tutto: narrativa, romanzi, autobiografie. Dei tempi scolastici porto il ricordo di alcuni grandi classici, ora sono orientata verso letture piacevoli, appassionanti, che mi permettano di spaziare un po’, da una routine decisamente pesante e fortemente in contrasto con le mie fragilità, messe a dura prova da accadimenti spiacevoli. Spesso quando compro un libro lo scelgo solo perché mi piace ciò che vedo in copertina, non ho autori preferiti e poi sono dell’idea che un libro vada scoperto piano piano, rischiando anche che possa non essere come credevamo Continua a leggere

Barbara Spinelli alla Vigilanza Rai: «Giornalisti e registi imparino a evitare gli stereotipi di genere»

spinelli-e-arnoaldi-veli

Aggiorniamo questo post con la foto di Barbara Spinelli all’aeroporto Marconi di Bologna di ritorno da Istanbul dove, il 13 gennaio 2017, è stata respinta alla frontiera e rimpatriata in Italia. L’avvocata ha partecipato come osservatore internazionale ai processi in corso contro gli avvocati turchi. Con lei, in questa immagine da https://www.radiocittadelcapo.it/ il presidente dell’Ordine degli avvocati del capoluogo emiliano, Giovanni Berti Arnoaldi Veli

«Quando si evidenzia la necessità di modificare la rappresentazione di uomini e donne, non entrano in gioco solo i valori, ma anche i diritti fondamentali della Persona, ed in particolare quelli di donne e bambine».

È la premessa fondamentale delle richieste presentate dell’avvocata Barbara Spinelli e dalla Piattaforma Cedaw nell’audizione dell’8 gennaio al presidente della Commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, in vista dell’approvazione del nuovo contratto di servizio della televisione pubblica. Impossibilitata a partecipare di persona, la firmataria di questo importante documento, che vi invito a leggere integralmente, è stata rappresentata da Claudia Signoretti di Pangea.

(Paola Ciccioli)

Continua a leggere

Donne e contratto di servizio Rai: «Il presidente Roberto Fico fa sul serio!»

di Paola Ciccioli

Roma-20140108-00090 (1)

Roma, 8 gennaio 2014 (foto ricordo di
Donatella Martini)

«Paola, guarda che stavolta è fatta. Fico fa sul serio». La voce di Donatella Martini trilla al cellulare all’ora del tg. Nessuna traccia di stanchezza, nonostante l’anda e rianda da Roma e le emozioni di una giornata particolare: per lei, per noi, e per la mala rappresentazione della donna sulle reti Rai.

«Ti rendi conto? Il traguardo è raggiunto e Fico mi ha fatto davvero un’ottima impressione».

La valutazione è riferita a Roberto Fico, cioè al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che la presidente dell’associazione DonneInquota ha incontrato, nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio, a Palazzo San Macuto. Una mezz’oretta fitta fitta in un’aula poco affollata. Presente all’audizione, chiesta in piena estate e più volte rinviata causa lavori parlamentari, anche Claudia Signoretti di Pangea, in rappresentanza della piattaforma Lavori in corsa, 30 anni CedawContinua a leggere

Lei butta il novello sposo fuori dalla camera da letto. E una goccia d’inchiostro “censura” il perché

di Mariagrazia Sinibaldi

Mariagrazia da bambina

Mariagrazia da bambina

Fa parte, questa storiellina, delle cronache famigliari, ma è così tipicamente dell’ambiente bene del periodo “fin de siècle”… così assurdamente divertente che…

Mi è stata raccontata da un vecchio cugino di mia madre, uno dei pochi uomini che gironzolavano all’interno del grande matriarcato imperante che era casa nostra: uomo bellissimo, anche in vecchiaia, Zio Raffa, con grandi occhi un po’ sognanti, e dai modi vagamente dannunziani… Mi raccontò la storia con un leggero sorriso divertito intanto che passeggiavamo sul Lungotevere, in un pomeriggio d’ottobre, con la luce limpida e brillante come accade nelle famose ottobrate romane… Fu l’ultima che trascorremmo insieme, Zio Raffa ed io. Quante storie di famiglia, mi raccontò quel giorno, che sventagliata di particolari divertenti, quante risposte ai miei perché… e che meravigliosa cornice creava la sua voce profonda e pacata intorno ai fatti di famiglia!

… E dunque il fatto è questo Continua a leggere

Dignità e competenze delle donne: è nata l’alleanza delle università milanesi guidata da Carmen Leccardi

di Paola Ciccioli

E’ nata la task force sulle culture di genere delle università milanesi. Ne fanno parte sei atenei e a guidarla è Carmen Leccardi.

Carmen Leccardi

Carmen Leccardi

Il Centro di ricerca interuniversitario “Culture di genere”, questo il suo nome ufficiale, ha il compito «di dare impulso permanente a studi, ricerche e azioni positive attinenti al tema delle culture di genere e di contribuire così alla crescita e alla diffusione del rispetto per la dignità e le competenze delle donne». Questo si legge al primo punto dello Statuto firmato il 23 settembre scorso (ma il via effettivo è di questi giorni) da sei rettori, con l’unica eccezione di quello dell’Università Cattolica. Continua a leggere

Una rete europea in difesa dei diritti civili

*Ciao a tutte,

la rete dei Comitati di Se Non Ora quando? e altre associazioni territoriali che da oltre un anno lavorano sulla 194 (Coordinamento difesa 194), dopo la bocciatura della risoluzione Estrela e dopo il  tentativo di modifica della legge spagnola sull’aborto, hanno intenzione di costruire una rete europea di donne per arrivare a una manifestazione o evento per l’8 marzo contemporaneamente in tutta Europa Continua a leggere