Carfagna, che faccia tosta: “L’Unità usa le donne”

di Maria Zegarelli

Nel momento stesso in cui presenta il protocollo d’intesa tra il Ministero e l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria contro l’uso di immagini lesive della dignità delle donne, si rende conto che il terreno è scivoloso. Tanto che la ministra per le Pari Opportunità Mara Carfagna premette: «Spero che la presentazione del protocollo non venga strumentalizzata per piccoli fini politici». Così quando Alessandra Arachi, giornalista del Corriere le fa una domanda sul Ruby- gate la ministra ribatte «atteggiamento banale il suo, a questo mi riferivo quando parlavo delle strumentalizzazioni». Chi scrive rilancia la domanda durante la conferenza stampa: «Ministro, non è una domanda banale, gliela ripropongo: non nota una contraddizione tra l’iniziativa del suo Ministero in difesa della dignità delle donne con quanto sta emergendo dalle indagini che riguardano il premier proprio sui suoi rapporti con le donne?».

«Lei scrive per un giornale – la risposta – che oggi tenta di fare la morale ed è lo stesso che ha usato il fondoschiena di una donna in minigonna per farsi pubblicità». Non resta che controbattere: «Singolare che a criticare le foto di Oliviero Toscani sulla campagna pubblicitaria de l’Unità sia proprio lei che ha costruito la sua carriera sul suo corpo senza veli» . «Non ho mai rinnegato le foto che ho fatto – la replica – risalgono a 12anni fa, non vedo cosa ci entrino con la campagna che presentiamo oggi». Neanche noi vediamo la connessione tra la campagna di Toscani e il diritto di una cronista di faredomande al ministro delle Pari Opportunità sullo scandalo che vede coinvolto il premier, accusato di sfruttamento della prostituzione minorile. Ma capiamo, gli ordini da Arcore sono stati perentori: attaccare i magistrati di Milano, ripetere davanti ad ogni telecamera, come Carfagna fa, che l’indagine «è un atto di persecuzione e spionaggio senza precedenti nella storia della Repubblica». «Non spetta a me- insiste – dare giudizi morali su comportamenti di cui non si ha certezza, aspettiamo di vedere se quello che si legge sui giornali corrisponde a verità». Confessa anche di aver pensato di rinviare la conferenza a «un momento più tranquillo, quando il caso si fosse sgonfiato»ma poi ha deciso di andare avanti, «perché noi rispondiamo al fango con i fatti». Il protocollo, rivendica, è un atto importante. Giusto. D’ora in poi saranno fermati gli spot che usano in modo distorto e avvilente l’immagine della donna. Ci sarà un comitato paritetico a chiederne il ritiro immediato, perché dice spiega, «non vogliamo fare moralismo e fare i bacchettoni, ma non potevamo non intervenire a tutela della dignità delle donne». Bene, ma qualcuno lo dica anche al premier che, come sostenne Daniela Santanché, «le donne le vuole solo orizzontali»

da l’Unità – 26 gennaio 2011

One thought on “Carfagna, che faccia tosta: “L’Unità usa le donne”

  1. È gente squallida, priva di valori, che probabilmente ha sofferto durante l’infanzia o, forse, è stata semplicemente educata male.
    Siamo ad una crisi di valori. Da un lato gli intellettuali dall’altro il popolino. In mezzo quasi la metà del paese, indecisa.
    La padella è ora. La brace, forse, domani. Purtroppo.

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