di Rabindranath Tagore*
Il giorno in cui fiorì il loto,
ahimé, la mia mente era persa
e io non me ne accorsi.
Il mio cestino rimase vuoto
e il fiore inosservato
di Rabindranath Tagore*
Il giorno in cui fiorì il loto,
ahimé, la mia mente era persa
e io non me ne accorsi.
Il mio cestino rimase vuoto
e il fiore inosservato
Emily Dickinson*
Garlands for Queens, may be –
Laurels – for rare degree
Of soul or sword.
Ah – but remembering me –
Ah – but remembering thee –
Nature in chivalry –
Nature in charity –
Nature in equity –
The Rose ordained!
di Antonella Compagnucci*
Macchina per cucire, stoffe, attenzione. La foto è di Angelo Radice che l’ha postata su Facebook il 20 dicembre 2016. «Queste mani sempre al lavoro…», ha scritto e lui queste mani laboriose le conosce bene perché sono della madre novantacinquenne Margherita Adalgisa Valsecchi
Gentile direttore Andrea Giampietro,
la ringrazio infinitamente per l’invito che mi ha rivolto nel disquisire un tema tanto insolito, quanto importante, titolato: sottane e poesia.
In verità sono stata molto indecisa nell’ accettare o meno tale incarico, poiché un tema del genere presuppone un pubblico particolare, pratico di cose appartenenti ormai a epoche remote. Occorre anche un pubblico capace di discriminare il significato delle parole, che non cada in facili accostamenti che mi lascerebbero l’amaro in bocca.