Donne contro le mafie

La sindaca Maria Carmela Lanzetta (foto di Paola Ciccioli)

La sindaca Maria Carmela Lanzetta (foto di Paola Ciccioli)

Felicia Impastato, Saveria Antiochia, Rita Borsellino, Maria Carmela Lanzetta, Lucrezia Ricchiuti: cinque nomi di donna, cinque storie di impegno, denuncia e testimonianza contro la criminalità organizzata.
Vengono raccontate all’Università Bicocca di Milano da Jole Garuti e Martina Panzarasa. La prima è direttrice del Centro studi e documentazione “Saveria Antiochia Omicron” (Sao), la seconda è docente all’Università Statale di Milano.
Il seminario è rivolto a professori e studenti della Bicocca e si tiene oggi (lunedì 15 aprile) dalle ore 15 alle 17, nell’edificio U6, quarto piano, aula “Riccardo Massa”. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Pasolini, la schiavitù dell’amore e “I cento passi”

di Paola Ciccioli

Felicia Impastato abbraccia una foto del figlio Peppino. Dal 2005 a madre e figlio è intitolata la Casa della memoria di Cinisi, in provincia di Palermo (http://www.casamemoria.it/)

«… ma tu/ sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù». Le immagini de I cento passi scorrono sullo schermo del salone Di Vittorio della Camera del lavoro di Milano. Venerdì 1 febbraio. Peppino Impastato, interpretato nel film da Luigi Lo Cascio, declama la poesia Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini. E io annoto quel verso: «ma tu/sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù».

Ascolto ed è come se sentissi la sofferenza e il terrore di Felicia, la mamma di Peppino, che va a comprare tutte le copie dell’Idea socialista, il giornalino su cui il figlio aveva riversato il disgusto nei confronti della ragnatela mafiosa che erodeva (e continua a erodere) le coscienze e la bellezza della Sicilia. Felicia vuole occultare le prove della ribellione esplosa all’interno della sua famiglia, ma non riuscirà a convertire Peppino alla connivenza. Anzi, sarà lei – anche nella realtà – a essere contagiata dall’esigenza di giustizia e di verità.

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