“Quelli del Pdl hanno cercato di comprarmi”

Una telefonata della Gelmini e poi l’offerta di un posto sicuro in Mondadori per fare pace con Nicole Minetti. A parlare è Sara Giudice, l’ex pidiellina, adesso passata a Fli, che ha criticato i metodi di selezione del suo ex partito Continua a leggere

Le notti di Arcore sbancano l’Auditel

Bunga bunga television. Se i sondaggi paiono indicare che il Rubygate non ha intaccato finora la tenuta di Berlusconi e del Pdl, di certo l’Auditel certifica che le notti infuocate di Arcore hanno portato bene alle trasmissioni che le hanno raccontate. Una settimana, quella scorsa, cominciata con l’exploit di ascolti di Gad Lerner: 1.843.000 spettatori medi, lo share stellare del 7,8% per La7 (non dovuto alla telefonata del premier, arrivata sul finale, ma al tema della discussione: il picco si è registrato, curiosamente, sulle immagini di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, nel servizio di Paola Mordiglia). Continua a leggere

Isabella Ferrari: “Voglio fare la rivoluzione”

isabella-ferrari-06-12L’attrice: “Siamo il paese meno credibile del mondo. È il momento di reagire, basta con i sofismi e le vigliaccherie: l’arte non può servire il potere”.

di Malcom Pagani – da il Fatto Quotidiano del 28 maggio ’10

Gli occhiali non sono uno schermo. Proteggersi è vano. “Guarda, Isabella Ferrari”. Lei cammina a braccia conserte, saluta. La mano è un ventaglio. Il passato, uno scrigno da aprire con prudenza: “Raccontare è difficile, descriversi faticoso. Forse inutile”. Continua a leggere

Token show

di Chiara Volpato

Annozero, giovedì 7 gennaio 2010.  In studio, intorno a Santoro cinque uomini (Castelli, Mentana, Travaglio, Vauro, Vendola) e una donna (Alba Parietti). Una perfetta situazione di tokenism. Quando due gruppi sono fortemente asimmetrici nei rapporti di potere, scegliere un rappresentante del gruppo debole e farlo sedere tra gli eletti serve a mostrare apertura mentale, paternalistica disponibilità verso l’altro, ma soprattutto serve a lasciare inalterato lo status quo. Il prescelto diventa un token, illusorio simbolo di una possibile ascesa sociale, mero specchietto per le allodole. Il token/alibi ha una funzione precisa: salvaguardare lo stato di cose esistenti togliendo forza alle voci di protesta: non è vero che nei talk show le donne non hanno voce, sono rappresentate da Alba Parietti. Continua a leggere

Ma che c’entrava Alba Parietti ad Annozero?

Sandra Covre, che fa parte del gruppo  Donne della realtà, dopo aver assistito all’ultima puntata di Annozero, ci ha mandato questa mail, che volentieri pubblichiamo.

Giovedì sera, ho visto tutto Annozero assieme a mia figlia (26 anni) ed entrambe abbiamo continuato, per tutto il tempo, ed ancora la mattina dopo – quindi a freddo – a chiederci il senso della presenza di Alba Parietti. Premetto che non eravamo prevenute, anzi: l’idea che, assieme a Nichi Vendola, Travaglio, l’ex ministro Castelli e Mentana fosse stata invitata una donna soubrette poteva essere un’ottima scelta. È intervenuta due volte, dicendo due cose di una banalità mortificante, tra l’altro a seguito di ragionamenti articolati in una forma splendida da parte di Vendola, ma a giudicare da come l’occhio della telecamera si concentrava sui particolari del viso, i capelli, labbra, gambe, pochi prestavano attenzione ai contenuti.
Perché costringere due sincere democratiche, entrambe dalla parte delle donne, a provare una tristezza infinita nel constatare che non basta dirsi “di sinistra” e parlare del padre partigiano per stimolare un dibattito politico appassionante (per chi si appassiona alla politica), in vista delle prossime elezioni regionali e della assurda situazione del PD in Puglia ? Abbiamo segnato, ahimè, un punto a sfavore…
Sandra