Metterci la faccia…

di Silvia TruzziIl Fatto Quotidiano del 23 maggio 2010

Dov’è il paese reale? Se lo domanda Maria Luisa Busi nella lettera in cui ha annunciato l’abbandono della conduzione del Tg1. Si domanda dove sono le donne che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla. “Quelle coi salari peggiori d’Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c’è posto”. E poi commenta: “Devono farsi levare il sangue e morire per avere l’onore di un nostro titolo”. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? “Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari? E i cassintegrati dell’Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord-est che si tolgono la vita perché falliti?”. Molte domande, una sola risposta: abitano le nostre stesse strade e piazze, ma non si fanno vedere perché danno fastidio. Continua a leggere

L’imbroglio rosa del TG1

di Paola Ciccioli
C’è un imbroglio al femminile dietro la decisione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di oscurare la conduttrice Tiziana Ferrario e in pratica costringere Maria Luisa Busi a non apparire più in video per ragioni professionali assimilabili all’obiezione di coscienza. Via Ferrario e Busi, dentro Susanna Petruni e Laura Chimenti. Sono due donne, no? Due professioniste. Che accidenti volete? Continua a leggere

Addio alle giornaliste in trincea

Le donne del TG. Ruolo di primo piano per il vicedirettore Petruni. Alle 20 arriva la giovane Chimenti. Finisce l’era delle «movimentiste», battagliere anche in riunione

di Paolo ContiCorriere della Sera 22 maggio 2010

Qualsiasi lettura sessista delle vicende di un’azienda di comunicazione come la Rai è sicuramente odiosa e incongrua. Ma Maria Luisa Busi lascia il Tg1 delle 20 e il notiziario ammiraglio della tv pubblica cambia definitivamente pelle. Senza sopravvalutare il peso e il ruolo di un «volto» (per ricorrere all’espressione utilizzata dalla stessa Busi come sostituto della firma nel giornalismo televisivo) il telegiornale di Augusto Minzolini non sarà mai più quello di prima. Continua a leggere