Giulia Bongiorno: «Tbc, mio figlio salvo, ma al Gemelli mi hanno mentito»

L’avvocato è mamma di Ian, 7 mesi: «Non cerco vendetta voglio la verità». E guida una class action contro il Policlinico romano con altre sei coppie

ROMA – Ian, che nella tradizione ebraica significa dono di Dio , è nato il 22 gennaio. Ed è sano come un pesce. Lei l’ha appena saputo, e la sua voce cambia colore quando dice «sì, sta bene»: negativo al test della tubercolosi. «Ma non dimentico gli altri genitori come me, e non dimentico quello che ha passato mio figlio, il percorso. Sa, fare un prelievo a un bambino di sette mesi non è come farlo a noi, due infermiere lo reggevano… Continua a leggere

Donne in piazza il 13 febbraio: “Se non ora, quando?”

Una mobilitazione al femminile per difendere la dignità di chi lavora, si impegna e si sacrifica per la famiglia. Appuntamento in tutte le città italiane contro “la ripetuta rappresentazione come oggetto di scambio sessuale”. Moltissime adesioni, dalle Comencini all’onorevole Bongiorno Continua a leggere

Lettera di Giulia Bongiorno a Repubblica: “Noi donne calpestate, non possiamo tacere”

Caro direttore,
quando è in corso un’indagine che riguarda un personaggio pubblico, l’immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali. Continua a leggere

La Presidente che non piace al Presidente

Stando alle cronache, di Giulia Bongiorno il presidente del Consiglio pare abbia detto più volte: «Toglietemela di torno». Fatto sta che la presidente della Commissione Giustizia, dovendo maneggiare una patata bollente come il disegno di legge sulle intercettazioni, si è conquistata la stima di molti (tranne uno, il solito). Ora che l’emendamento del governo al ddl Alfano rende pubblicabili le intercettazioni “rilevanti”, Massimo Giannini su Repubblica di oggi scrive: «La modifica alla legge proposta dalla presidente della Commissione Giustizia, la finiana Giulia Bongiorno, è convincente dal punto di vista culturale e procedurale». Ma lo stesso Giannini avverte: «Rimane l’impianto fortemente limitativo all’uso di questo prezioso strumento di investigazione e di raccolta delle prove, come confermano tutti i magistrati impegnati in prima linea persino nei reati contro le mafie, da Pietro Grasso ad Antonio Ingroia. Questo “danno”, enorme per la sicurezza del Paese e incalcolabile per la difesa della legalità, è stato ridotto. Ma in misura tuttora intollerabile per uno stato di diritto». Dunque, non abbassiamo la guardia. Di seguito l’articolo su Giulia Bongiorno scritto qualche settimana fa da Silvia Truzzi per Il Fatto. Continua a leggere

Stalking, la legge non basta. Più vigilanza e solidarietà

di Maria Luisa Agnese

La lunga storia dello stalking, della persecuzione che non lascia vivere l’altro con la scusa di un’attrazione amorosa, sta vivendo negli ultimi tempi tappe amare. Ieri il carrozziere di Cremona che uccide due sue ex che non ne volevano più sapere di lui. Un mese fa il cinquantenne di Torino che aveva tentato di dar fuoco, ustionandola, alla colf che lo rifiutava. Un’escalation, una furia persecutoria che non si accontenta più di cellulari e email, fino ai graffiti e ai murales, avvolgendo la vittima amorosa in una rete sempre più stretta di insicurezza e di paura, passando dai fiori e dai regali alle armi letali? Anche se uno o due casi limite non possono essere considerati la spia di una tendenza, chi aveva gioito per la legge arrivata nel febbraio 2009 non può dirsi soddisfatto. Continua a leggere