Che macedonia horror fuoriesce dalla Tv!

di Adele Colacino

Adele Colacino

Adele Colacino

La Tv accesa in sala parla al divano vuoto, aspetto un Tg, stamattina per un contrattempo non sono uscita a comprare il mio quotidiano.

Volano per la stanza i titoli, la voce dello speaker mi raggiunge mentre giro per casa: è morta Laura Antonelli, attrice famosa negli Anni settanta, poi crollata nell’oblio e nella disgrazia alle prime rughe, ora tutti le dedicano ipocriti coccodrilli e copertine.

Una donna di 84 anni, muore a Bra, in Piemonte a seguito di una rapina, pare che due uomini biondi e rasati l’avessero legata per rubare nella sua casa. La casa di una pensionata italiana che percepiva poche centinaia di euro al mese, vivevano con lei un cane ed un gatto che pare sparito, il cronista ritiene, evidentemente, che questa sia una cosa da dire ed importante per far comprendere meglio la disgrazia. I gatti scappano sempre davanti a un pericolo.

In Calabria si è svolto un incontro tra lo Stato, rappresentato dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ed il presidente della Conferenza episcopale regionale calabrese Monsignor Salvatore Nunnari.

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Se scegliete Buenos Aires, non fatelo per un moroso (nel senso di uomo)

di Francesca Capelli da Buenos Aires

Francesca Capelli

La giornalista e scrittrice Francesca Capelli (http://www.grandefabbricadelleparole.it/francesca-capelli/#)

Non mi sento un cervello in fuga, nel senso non sono candidata al Nobel e nessuna università statunitense mi ha offerto un budget di milioni di dollari per fare ricerca. Un cervelletto però sì. O forse una gallina. Non ho nessuna storia di sopruso subìto in Italia che mi abbia spinto ad andarmene. Facevo la giornalista freelance, guadagnavo bene (una delle poche, forse perché questa strada l’ho scelta anziché subirla), scrivevo libri per ragazzi, qualche testo teatrale, traducevo romanzi. Poi un giorno ho deciso che tutto questo avrei potuto continuare a farlo altrove. A metà del 2011 ho preso la decisione, mentre una voce dentro di me diceva: «Via via via dall’Italia prima possibile». Gli eventi dei mesi successivi mi hanno convinto che quella vocetta aveva ragione. Mi sono trasferita in una città che amavo e dove mi sono sempre sentita a casa, Buenos Aires. Vivo qui dall’inizio del 2012. Perché Buenos Aires? Continua a leggere

“Non ti spoglierebbe nessuno”. Crosetto insulta una giornalista

Il sottosegretario alla Difesa contro Antonella Rampino (Stampa), in una pausa di un dibattito a La7. Che finisce molto male

ROMA – Nel 2009 a Porta a Porta, Berlusconi si rivolse così al presidente del Pd Rosy Bindi: “Lei è più bella che intelligente” . Un insulto che ha fatto scuola. Stavolta non arriva in diretta, ma in una forma più pesante durante l’intervallo pubblicitario: il programma è ‘Omnibus’, il talk-show in onda ogni mattina su La7 Continua a leggere

«Gioco a calcio con amiche lesbiche e so quanto male fa la cattiva informazione sul mondo gay»

di Federica Mariani *

Questa foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook della Nazionale femminile di calcio il 15 giugno 2019, all’indomani della vittoria per 5 a 0 da parte delle calciatrici azzurre contro la squadra della Giamaica. Grazie ai Mondiali di calcio femminile che si disputano in Francia, e grazie all’interesse mediatico che le atlete sono riuscite a catalizzare, una realtà sportiva che ha dovuto farsi largo tra i pregiudizi sembra finitivamente uscita alla scoperto. (https://www.facebook.com/azzurrefigc/photos/a.331644917530304/340408236653972/?type=3&theater)

Un documentario sull’omosessualità e sulla sua narrazione televisiva, diritti ancora da conquistare, l’esperienza di una studentessa che gioca al calcio e vive sulla propria pelle lo stigma legato a questo sport.
Un intervento da rileggere 8 anni dopo la sua prima pubblicazione.

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Sacconi e la barzelletta sullo stupro. Rosy Bindi: “Superata ogni decenza”

Polemiche per l’esempio fatto dal ministro del Lavoro per spiegare l’articolo 8 della manovra e rispondere alla Cgil. La vicepresidente della Camera: “Non ci sono scuse alla sua volgarità”.  Il ministro risponde 24 ore dopo: “Era ironia”. E cita perfino Guido Carli Continua a leggere

Partito rosa no, ma primo ministro sì

In occasione dell’incontro di Siena, promosso da “Se non ora quando”, la rivista Reset ha pubblicato, nel numero di luglio/agosto (in edicola), un forum al quale hanno partecipato Cristina Comencini, Cecilia D’Elia, Valeria Fedeli, Fabrizia Giuliani, Donatina Persichetti e Viviana Simonelli, e interventi di Linda Laura Sabbadini (maternità e lavoro, la catastrofe italiana), Emma Fattorini (Che brave, basta dividersi tra cattoliche e non), Marina Calloni (Perché non siamo libere), Alberto Ferrigolo (Donne e cattolici, spostamenti decisivi). Vi proponiamo l’articolo di Chiara Volpato Continua a leggere

Ico Gasparri: «Rosy Bindi o il responsabile di questa campagna deve dimettersi»

Come al tempo della pubblicità del nuovo giornale l’Unità chiesi le dimissioni di Concita Di Gregorio (!!!) ora chiedo le dimissioni di Rosy Bindi. Non mi interessa se siano donne o uomini, ma quelli che approvano queste campagne devono lasciare subito gli incarichi che hanno accettato. Se non era responsabilità di Rosy Bindi approvare il manifesto, allora chiedo le dimissioni di chi ha approvato questo manifesto.

Ico Gasparrri Continua a leggere

In Aula Barani insulta Bindi: gestacci con un garofano rosso

Rissa a distanza fra i due dopo l’approvazione della proposta della Giunta per le autorizzazioni di restituire alla procura di Milano gli atti inviati alla Camera sul caso Ruby. Il deputato Pdl all’avversaria: “Antisocialista”. Lei: “Gesti poco eleganti? Cosa ci si può aspettare di diverso?” Continua a leggere

Silvio e le belle laureate

Il Cavaliere propose alla showgirl Sara Tommasi di candidarsi per il Pdl alle Europee del 2009, ma ricevette un rifiuto: “Preferirei fare carriera nel giornalismo o nel cinema”. Il Presidente non si capacitava, “hai tutto per rappresentare l’Italia all’Europarlamento: sei bellissima e laureata”; la ragazza fu irremovibile Continua a leggere

La carriera delle Papi girls? ”Mi sento offesa”

Sandy Cane eletta a Viggiù ai confini con la Svizzera. Italoamericana e primo sindaco italiano nero. Nata a Springfield nel Massachusetts da madre…

Mi sento offesa.

Perché? Perché un sistema di questo genere impoverisce qualsiasi concetto di meritocrazia di cui l’Italia – per la verità – è piuttosto carente. Mi spiego meglio perché non è solo una questione di militanza politica. Talvolta ci sono persone che pur non avendo fatto la cosiddetta gavetta Continua a leggere

Lettera di Giulia Bongiorno a Repubblica: “Noi donne calpestate, non possiamo tacere”

Caro direttore,
quando è in corso un’indagine che riguarda un personaggio pubblico, l’immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali. Continua a leggere

Pd, donne in piazza: “Berlusconi, curati!”

Sull’onda del caso Ruby, il Pd si tinge di rosa e scende in piazza al grido: “Berlusconi, dimettiti!”. Davanti palazzo Chigi, sede del governo, onorevoli e militanti hanno sfilato contro il Premier e la sua concezione del gentil sesso. In piazza anche Rosy Bindi e Giovanna Melandri. Servizio di David Perluigi e Paolo Dimalio – Il Fatto Quotidiano – 20 gennaio 2011

La Bindi fa scuola

Quando uno slogan (“non sono una donna nelle sue disponibilità”) funziona
Una trentina fra docenti universitari, ricercatori e studenti sono saliti, a Torino, sul tetto di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Ateneo subalpino. Hanno srotolato uno striscione con scritto ”Riportiamo l’università in alto”. Intanto, si è conclusa nell’atrio di Palazzo Nuovo un’assemblea degli studenti, che si sono ora mossi in corteo diretti verso il centro della città, con uno striscione con la scritta: “siamo tutti indisponibili”. (Elena Tebano)

Ossessione Rosy

Dopo aver subito attacchi di ogni sorta dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Rosy Bindi deve ora difendersi dalla violenza verbale del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Rosy Bindi è presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 22 ottobre 2013

di Natalia Aspesi
L’altra sera a “L’infedele“, Gad Lerner indagava sul perché il premier ce l’abbia tanto con l’aspetto di Rosy Bindi, e insieme non ne sono venuti a capo. Ma la risposta è semplice: perché pur essendo lei molto intelligente (soprattutto per un politico), informata come nessuno, di pronta risposta, placida e sorridente, praticamente imbattibile, (l’altra sera a “Otto e mezzo” ha steso secco il pur zelante Rossella), non è brutta! 59 anni, quindi di 15 anni più giovane del suo detrattore, assomiglia a milioni di sue coetanee che hanno altro da pensare che tirarsi, tingersi, imbalconirsi, far diete, portare tacchi e scosciarsi. Continua a leggere

Un nuovo modello femminile: la giudice Kagan, icona delle donne che vogliono rispetto

di Maria Laura Rodotà

Quasi nessuno, in Italia, sa chi sia Elena Kagan, giudice della Corte Suprema nominato da Barack Obama. Molti e molte, in Italia e altrove, sarebbero contenti di ascoltare la sua storia recente. Specie se sono avviliti da scelte e/o trattamento delle donne pubbliche (in quanto hanno un ruolo pubblico, non nell’ altro senso, popolarissimo da noi). Perché Kagan è un nuovo modello femminile, e sa farsi valere Continua a leggere