Si chiama Kate ma non è la duchessa di Cambridge, sposa di William. E’ nigeriana, ha 34 anni e rischia la lapidazione se sarà rimpatriata nel suo Paese d’origine da cui è fuggita.
Kate Omoregbe è in Italia, condannata a scontare Continua a leggere
Si chiama Kate ma non è la duchessa di Cambridge, sposa di William. E’ nigeriana, ha 34 anni e rischia la lapidazione se sarà rimpatriata nel suo Paese d’origine da cui è fuggita.
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A casa solo per la confessione tv sul luogo del delitto. Press Tv trasmetterà stasera e domani il programma registrato nella casa di Ashtiani: la notizia del rilascio era falsa
TEHERAN (10 dicembre) – Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e per complicità nell’omicidio del marito, non è stata liberata, ma solo condotta nella sua casa a Tabriz per essere intervistata dalla tv nazionale «sulla scena del delitto». È quanto scrive questa mattina il sito di Press Tv, dopo che ieri sera il Comitato internazionale contro la lapidazione aveva diffuso la notizia della sua liberazione, pubblicando sul web alcune foto della donna e di suo figlio – anche lui arrestato – nel giardino di casa Continua a leggere
Iran, la donna sarà lapidata
Sakineh Mohammadi Ashtiani, l’iraniana di 43 anni, finita nel braccio della morte della prigione di Tabriz, cinque anni fa per adulterio e concorso in omicidio, sarà giustiziata mercoledì. A dare la notizia è stato il Comitato internazionale contro la lapidazione. Del caso Sakineh si è interessata tutta la stampa mondiale e le molte pressioni e proteste hanno spinto inizialmente Teheran a commutare la pena da lapidazione in impiccagione. Continua a leggere
Marek Halter
PARIGI – «Il regime iraniano si permette di insultare e minacciare Carla Bruni-Sarkozy solo perché è una donna». Lo scrittore Marek Halter è in prima linea nella difesa di Sakineh, Continua a leggere
di Eva Cantarella
Come morirebbe Sakineh, condannata alla lapidazione, se la pressione dell’ opinione pubblica internazionale non riuscisse a bloccare la mano ai suoi carnefici (è attesa per oggi la sentenza sul riesame del caso)? Avvolta in un sudario bianco, verrebbe sepolta fino al petto e uccisa da parenti e astanti a colpi di pietre, le cui dimensioni dovrebbero essere tali da non consentirle una morte troppo rapida. Continua a leggere
di Bernard Henri Levy
Questo è un nuovo appello per Sakineh Mohammadi Ashtiani, la giovane donna iraniana che rischia la condanna alla lapidazione con la presunta accusa di adulterio e di complicità in omicidio. Il Brasile le ha promesso asilo, ma l’Iran ha respinto l’offerta. Questo è un appello in extremis. È stato firmato, oltre che dall’autore di queste righe, da altre diciassette personalità, scrittori, attivisti dei diritti umani e politici, sia uomini che donne, indignati, tutti, dal persistere di questo abominio nel ventunesimo secolo Continua a leggere
di Dacia Maraini
Un caso urgente: si tratta di Sakineh Mohammad Ashtiani, condannata alla lapidazione dal tribunale religioso – che coincide con quello civile – e detenuta nel braccio della morte del carcere di Tabliz, a nord ovest dell’Iran. Non è lei a chiedere solidarietà ma i due figli adulti che supplicano il mondo di intervenire. Già molte organizzazioni internazionali, guidate da Amnesty International, si stanno dando da fare. Continua a leggere