Laura Puppato: «Io credo nella silenziosa rivoluzione in rosa»

Laura Puppato

intervista di Valentina Roselli

Contatto Laura Puppato per mail. Ciò che mi sorprende è la sua disponibilità, veramente molto rara per chi decide di far politica ad alti livelli. Non chiede chi sono, per chi scrivo, non indaga, non ha paura e non è diffidente. Mi dico che evidentemente non ha niente da nascondere e che gli attacchi cui è sottoposta da quando si è candidata per le primarie del Pd non hanno scalfito la sua fiducia nel prossimo. Questo atteggiamento è incoraggiante per chi cerca un faro nell’oscurità della politica italiana. Dei suoi trascorsi sappiamo che è stata sindaca di Montebelluna nel Trevigiano dal 2002 al 2008. Nel 2009 si è candidata alle elezioni europee sfiorando l’elezione e risultando la prima dei non eletti della circoscrizione Nord-Est. Nello stesso anno ha assunto il ruolo di Presidente del Forum Politiche Ambientali del Pd. Nel 2010 diventa consigliere regionale del Veneto. Attualmente è l’unica donna candidata alle primarie del Pd Continua a leggere

Concita!

Concita De Gregorio: “Il Pd ha perso di proposito le elezioni regionali del Lazio”

L’ex direttore de l’Unità, ospite all’assemblea nazionale di Tilt a Pisa, ha raccontato i particolari della strategia del Partito democratico. Che volutamente non ha appoggiato il referendum , il NO B. Day, le manifestazioni studentesche e, soprattutto, la candidatura di Emma Bonino a presidente del Lazio. E i Radicali vanno all’attacco Continua a leggere

Festa con spogliarello. Democratiche in rivolta

Jessica e il Vikingo sul palco pd

MILANO – Devoti allo strip-credo «Ogni bottone ha la sua importanza», Jessica e il Vikingo abbandonano con lentezza i vestiti sul palco riformista per esibire a turno push up e perizoma. Lei tormenta un giovane avventore con ancheggiamenti ravvicinati e carezze invasive, lui costringe alla resa un’imbarazzata signora a colpi di ciuffo biondo e addominali bassi.

È l’acme del motoraduno organizzato venerdì alla festa del Pd di Campiano (Ravenna): la par condicio nell’antica pratica dello spogliarello – in principio contrattata solo con Jessica – è stata autoimposta all’ultimo momento dagli organizzatori per sfidare l’ira delle «Donne Democratiche» Continua a leggere

Ico Gasparri: «Rosy Bindi o il responsabile di questa campagna deve dimettersi»

Come al tempo della pubblicità del nuovo giornale l’Unità chiesi le dimissioni di Concita Di Gregorio (!!!) ora chiedo le dimissioni di Rosy Bindi. Non mi interessa se siano donne o uomini, ma quelli che approvano queste campagne devono lasciare subito gli incarichi che hanno accettato. Se non era responsabilità di Rosy Bindi approvare il manifesto, allora chiedo le dimissioni di chi ha approvato questo manifesto.

Ico Gasparrri Continua a leggere

Caso Ruby: “Calpestata la dignità delle donne”. Le donne del Pd si mobilitano

Dopo gli ultimi sviluppi che hanno interessato il premier, dalla segreteria del partito arriva la proposta di una raccolta firme da fare in tutta Italia: “Adesso basta. Esigiamo rispetto. Il capo dell’esecutivo ci imbarazza davanti al mondo”
ROMA – Raccoglieranno firme in tutta Italia per difendere la dignità delle donne che il Premier con gli ultimi sviluppi sul caso Ruby, ha calpestato. A lanciare la mobilitazione è il Partito democratico in particolare le donne della segreteria Pd che hanno fatto la proposta durante la riunione nella sede del partito. Continua a leggere

Mogherini incinta: «Ho pensato al cesareo. In quell’Aula ci sarò»

La storia della parlamentare del Pd
ROMA – «Il 14 sarà una data storica e mi farebbe una rabbia bestiale non esserci…». La bella foto del pancione che apre la sua pagina di Facebook racconta felicità e ansia di Federica Mogherini, 37 anni. Impegnata in politica dal 1988, quando si iscrisse alla Fgci nella sezione romana che fu di Berlinguer, la deputata del Pd rischia di non poter votare la mozione di sfiducia. Aspetta una bambina e la data presunta del parto è il 13 dicembre, vigilia del giorno cruciale della legislatura Continua a leggere

«Che schifezza»

Giorgio Stracquadanio, parlamentare del Pdl, fa coming out e dichiara: «Se anche una deputata o un deputato facessero coming out e ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato». Magnifica concezione della politica. Esemplare commento alle dichiarazioni della finiana Angela Napoli che, rimproverata perfino dal “suo” Gianfranco Fini, ha denunciato (ahimé tardivamente)la prassi della prostituzione per poter ottenere un seggio in Parlamento. Viene voglia di mettersi a urlare: «Ma in che cosa avete trasformato la politica, la morale, l’etica, la pubblica amministrazione?». «Mi viene solo voglia di dire, che schifezza», dichiara (anche lei tardivamente) Anna Finocchiaro del Pd. Con questa nuova esternazione, Stracquadanio tenta di dare il sigillo della normalità al velinismo berlusconiano. Lo respingiamo inorridite al mittente, ricordando a chi segue il nostro blog che il parlamentare Pdl è lo stesso che il 31 luglio ha invocato “il metodo Boffo” nei confronti del presidente della Camera. E che il 5 agosto, dagli studi del Tg3, ha pensato bene di mettersi a insultare il portavoce degli operai della Vinyls che si sono autoconfinati sull’isola dell’Asinara per difendere il loro lavoro. Complimenti vivissimi. (Paola Ciccioli) Continua a leggere

Donne nei Cda, adesso sono il 6%. Proposta bipartisan per arrivare al 30%

Alessia Mosca

Alla riapertura della Camera sarà in dirittura d’arrivo un testo che impone di riservare un terzo dei posti nei consigli di amministrazione delle società quotate alle donne. In Norvegia è già così, in Francia si discute una legge analoga

ROMA – Con una misera quota del 6,2 per cento, le donne italiane rappresentano davvero una sparuta minoranza nell’ambito dei consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa, come attestano i dati della Consob riferiti al 2009. Continua a leggere

Al Senato una mozione PD per una corretta immagine delle donne

(ASCA) – Roma, 18 dic – “Impegnare il governo ad assumere iniziative perché il sistema radiotelevisivo pubblico svolga un’opera di sensibilizzazione al rispetto della diversità di genere e della dignità delle donne e perché nelle scuole siano avviate campagne di informazione per aiutare i giovani a difendersi dagli stereotipi di genere”. È questo lo scopo principale di una mozione sul rapporto tra donne e media presentata dal gruppo del Pd al Senato, di cui è prima firmataria Vittoria Franco e che è stata sottoscritta dalla presidente Anna Finocchiaro, dai vicepresidenti Luigi Zanda, Nicola Latorre e Felice Casson e da tutti i senatori democratici. Continua a leggere