“Le lupe di Arcore”

di Francesco Merlo

Teme le lupe di Arcore molto più dei giudici, anche perché solo loro hanno visto e valutato quella cosmesi che gli si ferma al collo. Sanno che lì sotto c´è un bosco di rughe e peli bianchi e grinze e pieghe. «Vecchio e basta» ha detto di lui la Minetti e anche Continua a leggere

L’avvocato di Nicole Minetti: “Sono sua amica, ma Berlusconi si deve difendere nel processo”

“Si difenda nel processo, non dal processo”. A parlare è Daria Pesce, avvocato difensore di Nicole Minetti, ospite ieri sera di Gad Lerner all’Infedele. Pesce non ha negato la possibilità che la sua assistita possa essere rinviata a processo per favoreggiamento della prostituzione. “Escludo tassativamente”, dice, “che possa essere condannata per concorso alla prostituzione minorile, sul favoreggiamento potrebbe anche essere ascrivibile perché molte ragazze si sono rivolte alla Minetti, che aveva un rapporto affettivo con Silvio Berlusconi Continua a leggere

La ribellione degli uomini

Forse è venuto il momento di riconoscere che anche il maschio italiano sta subendo nella sua identità sessuale i contraccolpi della pornocrazia, divenuta caratteristica pubblica di una classe dirigente di puttanieri di Gad Lerner

Il maschio italiano schierato con le donne che si ribellano all’offesa della loro dignità? Tale è la sfida allo stereotipo del vitellone nazionale, da esporlo come minimo a sospetti e ironie. Il furbacchione si trincera dietro alle suore e alle femministe solo ora che c’è di mezzo Berlusconi, altrimenti… È roso dall’invidia per il maturo dongiovanni; si ricicla bacchettone dopo aver predicato la libertà sessuale Continua a leggere

Le notti di Arcore sbancano l’Auditel

Bunga bunga television. Se i sondaggi paiono indicare che il Rubygate non ha intaccato finora la tenuta di Berlusconi e del Pdl, di certo l’Auditel certifica che le notti infuocate di Arcore hanno portato bene alle trasmissioni che le hanno raccontate. Una settimana, quella scorsa, cominciata con l’exploit di ascolti di Gad Lerner: 1.843.000 spettatori medi, lo share stellare del 7,8% per La7 (non dovuto alla telefonata del premier, arrivata sul finale, ma al tema della discussione: il picco si è registrato, curiosamente, sulle immagini di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, nel servizio di Paola Mordiglia). Continua a leggere

Gabanelli: Berlusconi nervoso ormai i fatti parlano chiaro

ROMA – Milena Gabanelli, conduttrice e autrice di Report, sempre sotto pressione nell’era berlusconiana ma forte di ascolti imbattibili per un programma d’inchiesta, dice che avrebbe risposto al premier come ha fatto Gad Lerner. Parola per parola. Ossia, «vada a farsi interrogare dai magistrati», «cafone». Di fronte al mucchio di insulti pronunciati dal premier durante la diretta dell‘Infedele si sarebbe comportata allo stesso modo. Del resto il nervosismo del Cavaliere va capito. «La materia è molto delicata – spiega Gabanelli – . E il racconto sta diventando credibile anche per gli scettici». Continua a leggere

Una telefonata spregevole e ripugnante

dal Blog di Caterina Soffici

Sto vedendo una trasmissione disgustosa, una conduzione spregevole, turpe ripugnante. Ho visto una rappresentazione della realtà all’incontrario del vero… Un incredibile postribolo televisivo“. Mi ero distratta un attimo, ero di là in cucina… e ho pensato: chi è che sbraita contro Uomini e donne? Chi è che se la prende con L’Isola del Famosi? Ma no, forse era Amici o Colorado Cafè. Ah, no, certo ce l’hanno con Barbara D’Urso che fa piangere in diretta Francesco Nuti… Sbagliavo: era Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano, che ringhiava in diretta telefonica contro Gad Lerner e l’Infedele, una delle poche trasmissioni non ripugnanti e disgustose della televisione italiana. Dopo questo, cosa ci aspetta ancora?


Gli insulti di Berlusconi all’Infedele

dal Blog di Gad Lerner

Verso la fine della puntata di ieri sera il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha chiamato in diretta L’Infedele producendosi in una raffica di insulti. Poi ha invitato la deputata europea del Pdl, Iva Zanicchi, ad abbandonare lo studio. Ho molto apprezzato la scelta della Zanicchi di non sottostare a quell’imposizione. Ecco il video dell’accadutol’articolo riportato da Repubblica.it

«Io sono il culo»

di Paola Ciccioli

Prima di tutto si chiama Karima, Karima el Mahroug. Ho letto in un articolo pubblicato dall’Unità il 28 ottobre, lo trovate postato sul blog di Donne della realtà, che il suo nome in arabo significa “onorata”. È scappata da Letojanni, dalla Sicilia in cui il padre, la madre e i tre fratelli minori hanno cercato un vita più dignitosa di quella che avrebbero potuto averein Marocco. Poi è scappata anche dalle varie comunità a cui era stata affidata. «Io mi sono sempre sentita donna. Donna e basta, né bambina né ragazza. E ho sempre badato a me stessa». È questa è la descrizione che Karima ha dato di sé il primo novembre 2010, giorno del diciottesimo compleanno, quando ormai agli occhi del mondo era già Ruby, Ruby Rubacuori, l’identità fittizia che si è costruita con la lap dance e la prostituzione. Fino a diventare una parte anatomica, soltanto una parte del proprio corpo, quella più gradita all’uomo immensamente ricco e potente che, secondo l’inchiesta della procura della Repubblica di Milano, aveva rapporti sessuali con lei. Quando lei, Karima el Mahroug, “onorata”, era minorenne.

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Ossessione Rosy

Dopo aver subito attacchi di ogni sorta dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Rosy Bindi deve ora difendersi dalla violenza verbale del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Rosy Bindi è presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 22 ottobre 2013

di Natalia Aspesi
L’altra sera a “L’infedele“, Gad Lerner indagava sul perché il premier ce l’abbia tanto con l’aspetto di Rosy Bindi, e insieme non ne sono venuti a capo. Ma la risposta è semplice: perché pur essendo lei molto intelligente (soprattutto per un politico), informata come nessuno, di pronta risposta, placida e sorridente, praticamente imbattibile, (l’altra sera a “Otto e mezzo” ha steso secco il pur zelante Rossella), non è brutta! 59 anni, quindi di 15 anni più giovane del suo detrattore, assomiglia a milioni di sue coetanee che hanno altro da pensare che tirarsi, tingersi, imbalconirsi, far diete, portare tacchi e scosciarsi. Continua a leggere

Qualche domanda su Miss Italia

Lorenzo Davani, che si definisce un nostro “assiduo lettore” ci segnala “questo breve ma stimolante contributo di Aldo Grasso su Miss Italia 2010, una specie di baracconata che è arrivata quest’anno a toccare il suo fondo più fondo che si può…” Continua a leggere

Se anche la scrittrice è trattata da velina

di Gad Lerner

Ero seduto anch’io sul palcoscenico della Fenice di Venezia, sabato sera, quando d’improvviso abbiamo visto illuminarsi la faccia di Bruno Vespa: “Assegniamo ora il Premio Campiello opera prima a Silvia Avallone, autrice del romanzo ‘Acciaio’, e prego la regia di inquadrare il suo strepitoso décolleté”. Non pago, quando s’è ritrovato al fianco la giovane scrittrice vestita di chiffon, Vespa ha indugiato sul tatuaggio che ne orna una spalla, gliel’ha cinta e – rivolto alla platea degli industriali veneti promotori del Campiello – ha soggiunto: “La sto toccando e vi assicuro che nonostante il grande successo già conseguito, vibra ancora d’emozione”. Continua a leggere

La velina islamica

di Gad Lerner

Ci mancava la velina islamica, dopo la donna tangente. Degna commistione fra due paesi mediterranei diversamente retrogradi, ma entrambi contraddistinti dall´abitudine a trattare la femminilità come ornamento del potere. Continua a leggere

Non solo veline nel paese che offende le donne

di Gad Lerner da Repubblica del 19 maggio 2010

Nei giorni scorsi è stato promosso il lancio di un nuovo canale televisivo Mediaset attraverso un annuncio sensazionale: su La5 finalmente le Veline, ultraventennale muto ornamento dell’umorismo nazionalpopolare, saranno parlanti. Nientepopodimeno! Siamo o non siamo il paese delle “ragazze immagine”, mute per definizione? È naturale che la rottura del codice – sia pure nella nicchia del digitale – faccia scalpore. Dubito che l’apprendere di un tale progresso della cultura italica sarebbe bastato a distogliere la filosofa Michela Marzano dall’intenzione di denunciare, con un pamphlet costellato di punti esclamativi, l’anacronismo che contraddistingue la condizione femminile nel suo paese d’origine, noto ormai come l’ultima roccaforte occidentale della misoginia. Sii bella e stai zitta (Mondadori) è solo l’ ultimo di una serie di bei libri pubblicati di recente da donne esterrefatte (Lorella Zanardo, Conchita Sannino, Caterina Soffici, Anais Ginori, Sandra Puccini). Continua a leggere

Andiamo tutte a L’Infedele per il compleanno de “Il Corpo delle Donne”

L’infedele, su La7, giusto un anno fa ha fatto uscire dalla Rete, portandolo in televisione, il documentario di Lorella Zanardo Il corpo delle donne. Lunedì 24 maggio il programma di Gad Lerner chiude la sua stagione con una puntata-bilancio su tutto ciò che è accaduto in Italia alle donne e alla loro rappresentazione mediatica in questi 12 mesi. Pubblichiamo di seguito l’invito della redazione de L’Infedele rivolto a tutte, spettatrici, gruppi e associazioni che vogliano far parte del pubblico della trasmissione. Noi contiamo di esserci. Continua a leggere

Miriam Mafai: le dimissioni del sindaco di Bologna non sono una “sconfitta del potere maschile”

L’editoriale di Gad Lerner sul cosiddetto “sexy-gate” di Bologna, che anche noi abbiamo ripreso nel post precedente, ha scatenato molte reazioni. Di particolare rilievo ci sembrano le osservazioni di Miriam Mafai, in grado di far riflettere anche chi ha apprezzato l’articolo di Lerner. Ve le riproponiamo qui di seguito:

POLITICA E DIGNITA’ FEMMINILE

di MIRIAM MAFAI
da Repubblica del 28 gennaio 2010
«Quando ha capito che era finita con Del Bono?» «Quando mi ha disattivato il bancomat». Così Cinzia Cracchi, ex compagna e collaboratrice del sindaco di Bologna, al giornalista di Repubblica che la intervistava. Ora su quel misterioso bancomat e sui viaggi nei quali, nel corso degli ultimi anni, Cinzia accompagnava Flavio Del Bono, e sulla burrascosa fine del loro rapporto e sulle ingiustizie e vessazioni da lei allora subite, è aperta una indagine della magistratura. E a noi non resta che aspettarne i risultati (che speriamo giungano in tempi ragionevoli). Continua a leggere