Foto e testo di Paola Ciccioli
Mi piace, mi piace, mi piace: per questa foto sembra che il tempo non voglia passare. Eppure l’ho scattata il 20 novembre del 2021 e quel giorno stesso l’ho pubblicata nel Gruppo Facebook di Donne della realtà dove continua a rappresentare la voglia di vita e libertà per le quali lottano le giovani dentro e fuori l’Iran (qui).

Ho incontrato una sposa, questa mattina a Milano. Saliva le scale della metropolitana con un bouquet colorato d’autunno, le damigelle dietro di lei attente e sorridenti.
Lo sposo la precedeva, un tocco di quegli stessi fiori all’occhiello. Giovani, ventenni.
«Di dove siete?» ho chiesto, sentendo la loro lingua a me sconosciuta. «Iraniani, siamo iraniani, sì, iraniani», ripetevano.
Sono stata zittita dalla loro felicità, ho ripensato alla giovane commessa che qualche settimana fa mi ha raccontato che le ragazze e i ragazzi come lei lasciano l’Iran, vanno a studiare e a prepararsi per una vita libera altrove. Molti di loro a Milano.
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❤ spero ardentemente che le donne iraniane, afghane, kurde e tutte le donne, ed anche gli uomini oppressi, vincano. Quello che sta succedendo in Iran è forte come la caduta del muro di Berlino, ma forse anche molto ma molto di più. Rimane il grande dolore per le condanne crudeli e inutili verso tanti giovani a cui viene tolta la vita per colpa di un manipolo di fanatici e di regole arcaiche quantomai assurde.
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