«Questa rosa di pena e di parole»

di Federico García Lorca*

traduzione di Francesco Pulitanò

“Te quiero”, “Ti amo”, uno dei messaggi lasciati sulla Rambla di Barcellona dopo gli attentati del 17 e 18 agosto 2017 che hanno riguardato anche le città di Cambrils e Alcanar, causando 29 morti (tra cui 5 terroristi) e 130 feriti. Foto Getty da https://smoda.elpais.com/moda/no-tinc-por-la-carta-de-amor-a-barcelona-de-artistas-y-personalidades-de-la-ciudad/

A un mese dall’attacco terroristico che ha insanguinato la Rambla, pubblichiamo, prima in spagnolo e poi in italiano, l’omaggio che il poeta Federico García Lorca fece nel 1935 alle fioraie di Barcellona, «mujeres de risa franca y manos mojadas». 

Signore e signori,

questa sera, la mia figlia più piccola e più amata, Rosita la nubile, signorina Rosita, donna Rosita, sul marmo e tra i cipressi donna Rosa, ha voluto lavorare per le simpatiche fioraie della Rambla, e io sono colui che ha l’onore di dedicare la festa a queste donne con il riso franco e con le mani bagnate, dove ogni tanto trema il piccolo rubino generato dalla spina.

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«Esta rosa de pena y palabras»

por Federico García Lorca*

“Te quiero”, “Ti amo”, uno dei messaggi lasciati sulla Rambla di Barcellona dopo gli attentati del 17 e 18 agosto 2017 che hanno riguardato anche le città di Cambrils e Alcanar, causando 29 morti (tra cui 5 terroristi) e 130 feriti. Foto Getty da https://smoda.elpais.com/moda/no-tinc-por-la-carta-de-amor-a-barcelona-de-artistas-y-personalidades-de-la-ciudad/

A un mese dall’attacco terroristico che ha insanguinato la Rambla, pubblichiamo, prima in spagnolo e poi in italiano, l’omaggio che il poeta Federico García Lorca fece nel 1935 alle fioraie di Barcellona, «donne con il riso franco e con le mani bagnate». 

Señoras y señores:

Esta noche, mi hija más pequeña y querida, Rosita la soltera, señorita Rosita, doña Rosita, sobre el mármol y entre cipreses doña Rosa, ha querido trabajar para las simpáticas floristas de la Rambla, y soy yo quien tiene el honor de dedicar la fiesta a estas mujeres de risa franca y manos mojadas, donde tiembla de cuando en cuando el diminuto rubí causado por la espina.

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El poeta dice la verdad

di Federico García Lorca*

Questa citazione è stata postata sulla pagina Facebook “Federico García Lorca, poeta universal” il 18 agosto 2017, poche ore dopo l’attacco terroristico che ha insanguinato la multietnica via della città catalana (https://elpais.com/ccaa/2017/08/22/catalunya/1503416732_243566.html) Esta cita ha sido publicada en la página Facebook “Federico García Lorca, poeta universal” el 18 de agosto de 2017, pocos minutos después del ataque terrorista que ha ensangrentado la multiétnica calle de la ciudad catalana.

EL POETA DICE LA VERDAD

Quiero lloral mi pena y te lo digo
para que tú me quieras i me llores
en un anochecer de ruiseñores,
con un puñal, con besos y contigo.

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Luna park Eataly

di Elena Novati 

Eataly, Luna park

Ed ecco a voi: Eataly, piazza XXV aprile, Milano

«Andiamo, sono curiosa».

Ho esordito così, in un pomeriggio di sabato, cercando di convincere il fidanzato della bontà della mia idea (perfida che sono). L’idea era quella di addentrarsi nel magico mondo di Eataly, la creatura di Oscar Farinetti che tanto ha fatto parlare di sé da quando è approdata a Milano in piazza XXV aprile, al posto del (compianto) Teatro Smeraldo. Se ci penso ora, mentre mangio lamponi e non sono circondata da un formicaio umano, mi viene quasi da ridere all’idea di tornare a far visita al nuovo tempio del cibo milanese; tuttavia, a esser seria, ho ancora una leggera sensazione di vertigine al solo ricordo del brusio di sottofondo.

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