Raffaella e la sua “purpurina” della diversità

Per omaggiare Raffaella Carrà, scomparsa ieri all’età di 78 anni, una sola lingua non basta. Abbiamo quindi deciso di salutarla con un articolo da S Moda, inserto del quotidiano spagnolo El País, in cui viene riassunta la sua carriera attraverso i costumi indossati in trasmissioni diventate iconiche e che ci mostrano quanto l’artista bolognese fosse libera e in anticipo sui tempi. Fino a diventare un modello per le stelle dello spettacolo internazionale che avrebbero brillato molto tempo dopo: ecco le 17 prove fotografiche.

17 pruebas de que Raffaella Carrà hizo de la Lycra y la purpurina un símbolo de tolerancia y diversión

Las jefas que dominan el universo pop hoy en día le deben mucho a Carrà, que hizo de su vestuario un alarde de libertad y trasgresión

Foto: Getty/Intagram 1 De 17 – En 1965 Maria Raffaella Roberta Pelloni ni era rubia platino ni tenía flequillo ni se apellidaba Carrà. Se buscaba la vida en el cine con un look de escote a lo Sofía Loren, como en esta imagen junto a Frank Sinatra, que le tiró los trastos y al que rechazó, en el rodaje de El coronel Von Ryan. El cambio de imagen llegaría poco después.

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«Questa rosa di pena e di parole»

di Federico García Lorca*

traduzione di Francesco Pulitanò

“Te quiero”, “Ti amo”, uno dei messaggi lasciati sulla Rambla di Barcellona dopo gli attentati del 17 e 18 agosto 2017 che hanno riguardato anche le città di Cambrils e Alcanar, causando 29 morti (tra cui 5 terroristi) e 130 feriti. Foto Getty da https://smoda.elpais.com/moda/no-tinc-por-la-carta-de-amor-a-barcelona-de-artistas-y-personalidades-de-la-ciudad/

A un mese dall’attacco terroristico che ha insanguinato la Rambla, pubblichiamo, prima in spagnolo e poi in italiano, l’omaggio che il poeta Federico García Lorca fece nel 1935 alle fioraie di Barcellona, «mujeres de risa franca y manos mojadas». 

Signore e signori,

questa sera, la mia figlia più piccola e più amata, Rosita la nubile, signorina Rosita, donna Rosita, sul marmo e tra i cipressi donna Rosa, ha voluto lavorare per le simpatiche fioraie della Rambla, e io sono colui che ha l’onore di dedicare la festa a queste donne con il riso franco e con le mani bagnate, dove ogni tanto trema il piccolo rubino generato dalla spina.

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«Esta rosa de pena y palabras»

por Federico García Lorca*

“Te quiero”, “Ti amo”, uno dei messaggi lasciati sulla Rambla di Barcellona dopo gli attentati del 17 e 18 agosto 2017 che hanno riguardato anche le città di Cambrils e Alcanar, causando 29 morti (tra cui 5 terroristi) e 130 feriti. Foto Getty da https://smoda.elpais.com/moda/no-tinc-por-la-carta-de-amor-a-barcelona-de-artistas-y-personalidades-de-la-ciudad/

A un mese dall’attacco terroristico che ha insanguinato la Rambla, pubblichiamo, prima in spagnolo e poi in italiano, l’omaggio che il poeta Federico García Lorca fece nel 1935 alle fioraie di Barcellona, «donne con il riso franco e con le mani bagnate». 

Señoras y señores:

Esta noche, mi hija más pequeña y querida, Rosita la soltera, señorita Rosita, doña Rosita, sobre el mármol y entre cipreses doña Rosa, ha querido trabajar para las simpáticas floristas de la Rambla, y soy yo quien tiene el honor de dedicar la fiesta a estas mujeres de risa franca y manos mojadas, donde tiembla de cuando en cuando el diminuto rubí causado por la espina.

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«L’Italia sana deve dire basta»: El Paìs intervista Milena Gabanelli

La giornalista lancia un accorato appello all’Italia migliore sul problema della legalità. «L’opposizione è inesistente e il popolo si fa sentire poco. C’è chi delinque, chi evade – dice la giornalista di Report – ma anche chi vede e non dice nulla» Continua a leggere