di Ignazio Buttitta*
* Versi magnifici, strazianti, di un poeta che sa raggiungere la profondità del dolore di una madre. Questa poesia in siciliano di Ignazio Buttitta (Bagheria, 1899-1997), tradotta in italiano dal Nobel Salvatore Quasimodo, è contenuta nella racconta Lu pani si chiama pani (Editori Riuniti 1954): ve la propongo così, con le dieci pagine ingiallite che chiudono il libro, e con l’illustrazione di Renato Guttuso che le precede. La strage di Portella della Ginestra del Primo maggio 1947 è stata la prima strage della nostra storia repubblicana, 11 persone uccise in un giorno di festa e tra loro anche bambine e bambini. «Musica», «speranza», «sole»: carpisco tre parole dalla poesia di Buttitta e le dedico alle amiche e agli amici che riversano qui una parte del loro cuore, ogni giorno, tutti i giorni. Un saluto e un grazie anche ad Alessandro Quasimodo al quale questo libro appartiene (e al quale tornerà). (Paola Ciccioli)
* AGGIORNATO IL 24 AGOSTO 2019
Buongiorno dottore, vorrei la conferma che il poeta, bagheria, IGNAZIO BUTTITTA, SE GLI HANNO DATO IL PREMIO NOBEL?
LEONARDO BUTTITTA
GRAZIE MILLE BUONA GIORNATA LEO
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No, gentile Leonardo. A Ignazio Buttitta non è stato assegnato il Premio Nobel, buona serata.
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