di Nora Scarnecchia, figlia di un minatore morto di silicosi*

Madri, mogli e figlie piangono i minatori morti nella strage del lavoro di Soma, in Turchia (http://contropiano.org/news/internazionale-news/2014/05/18/strage-di-soma-301-morti-e-18-arresti-repressione-selvaggia-contro-le-proteste-024057)
Vengo da Barrea in provincia di L’Aquila e quello che racconto è un pezzo di storia della mia famiglia, ma è soprattutto il ricordo di mio padre.
Papà era venuto a lavorare in Belgio, da solo, immediatamente dopo la guerra. Rientrati dallo sfollamento dopo la liberazione, avevamo trovato la nostra fattoria distrutta dai bombardamenti. La situazione finanziaria dei genitori era quasi a zero perché durante la guerra si comprava tutto a mercato nero. Per nutrire la famiglia di sette figli minorenni, papà decise di andare a lavorare nelle miniere del Belgio. «Solo per poco tempo» – ci assicurò. Infatti sia lui che noi tutti in famiglia ci illudevamo di ricominciare a lavorare in azienda agricola come prima.