di Maria Elena Sini
Qualche giorno fa mentre andavo a scuola ho notato un enorme manifesto che pubblicizzava le diverse iniziative cittadine per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Il primo pensiero è stato : come è possibile che oggi nel XXI secolo ci sia bisogno di una giornata per parlare delle violenze che vengono perpetrate nei confronti delle donne in quanto donne ? Purtroppo la morte di 115 donne nel nostro paese, vittime di “femminicidio”, termine brutto ma attraverso il quale appare chiaro che “violenza familiare”, “raptus della follia”, “delitto passionale” sono parole dietro cui si nasconde la volontà di normalizzare il racconto di un fatto di cronaca nonché il tentativo di considerare queste morti come gesti fuori dalla ragione rifiutando una lettura più complessa, sembra giustificare questa giornata Continua a leggere