Naturale: Christine Marzani e il suo vino

di Elena Novati

Christine da Vins Libres.net 1

Christine Marzani (immagine da http://www.vinslibres.net)

Torno a chiacchierare con Christine Marzani prima della seconda edizione milanese del LiveWine (ecco, per dire, ci vediamo qui: e in alto i vostri calici), il Salone Internazionale del Vino Artigianale che ha visto la nascita solo lo scorso anno, ma ha riscosso immediato successo.

L’anno scorso ho avuto modo di parlare con Christine in maniera specifica dei vini naturali, i veri protagonisti della manifestazione in programma dal 5 al 7 marzo. Christine vive in Italia da pochi anni, ma da quindici è l’organizzatrice di “Vini di Vignaioli” a Fornovo di Taro (PR), l’evento dell’omonima associazione “Vini di Vignaioli-Vins de Vignerons” che l’ha resa pioniera, prima a Parigi (ove ha vissuto e gestito un ristorante sino a cinque anni fa) ed in seguito in Italia, nell’ambito della ricerca continua di vini veri o, come ama definirli lei stessa, “vini che mi piace bere”.

Mi racconta della sua crescente passione per la ricerca di vini naturali che risale a circa vent’anni fa, grazie ad un “incontro casuale” con alcune bottiglie di piccoli produttori francesi che potevano essere scovate solo nel giro di enoteche parigine da lei frequentate insieme al marito e agli amici. Il caso ha giocato nuovamente un ruolo fondamentale quando, nello stesso periodo, ha incrociato una vignaiola piemontese durante un pranzo in enoteca con amici comuni: da lì, una continua ricerca estesa anche al mondo del vino italiano. Quel che Christine è diventata e quello che rappresenta per il mondo del vino naturale è oggi sotto gli occhi di tutti: il successo di Vini di Vignaioli e la neonata –ma già ricca di eventi e affezionati- LiveWine sono la cartina di tornasole della dedizione verso un mondo che sembra sempre più aprirsi alla presenza delle donne. Allora che facciamo, non vogliamo farci raccontare da Christine come vede la situazione dall’interno?

Elena Novati

L’autrice del post, Elena Novati (prima da destra), con il fidanzato Davide e una coppia di amici: prosit! (immagine da Facebook)

Cosa vuol dire essere una donna in questo ambiente, oggi tanto di moda ma indubbiamente affascinante? Christine è onesta, non lascia spazio ad alcun tipo di rancore quando ammette in maniera limpida che l’essere donna non è uno svantaggio ma il fisico, come sempre, aiuta. Racconta: «Quando ho iniziato io, ero giovane e con una bella linea, ma d’altra parte non penso di svelare una verità nuova, perché spesso funziona così in tanti campi. Trovo però che le donne, oggi sempre più in prima fila, abbiano delle caratteristiche che le rendono molto affini a mestieri legati al vino. Ho incontrato molte donne in questi anni e ho sempre notato una capacità di palato più fine, non so se perché siano sempre state tradizionalmente più educate a prendersi cura e nutrire la famiglia, ma rimangono più abili nell’individuare alcune sfumature anche senza alcuna conoscenza didattica del vino. Certo, bisogna poi ricordarsi che l’ingresso in questo ambiente non garantisce un ruolo e un lavoro sicuro, ecco perché la preparazione e la personalità rimangono essenziali per poter lavorare. Purtroppo è ancora così, si tende a scegliere una persona più carina: io ho iniziato a 24 anni ad essere a capo di diverse persone, quando lavoravo presso un’importante catena di hotel americana, ma ricordo chiaramente che la scelta per nuove collaboratrici virava spesso su quelle più carine. Sarei disonesta se dicessi il contrario e mi piacerebbe non doverlo dire, ma è così che funziona: se un uomo è bruttino, non fa molta differenza a livello professionale, ha la stessa probabilità di raggiungere un ruolo in questo ambiente, al contrario di donne bruttine ce n’è molte meno. Non significa affatto, però, che le donne in questo mondo siano solo statuine di bella presenza, perché è indubbia la sempre crescente professionalità e l’interesse verso il vino; ammiro molto le vignaiole italiane, stanno crescendo e rimangono sempre molto femminili mentre svolgono sempre più spesso mestieri che arrivano esattamente tra le vigne: se prima la donna era più accomunata al ruolo di moglie/compagna del vignaiolo, con la funzione di contabile nell’azienda, oggi è sempre più frequente trovare le donne che lavorano la terra e diradano in vigna, guidano trattori, svinano e producono in prima persona. Esempi come Arianna Occhipinti in Sicilia, Elisabetta Foradori in Trentino, Jelena Misina-Bressan in Friuli Venezia Giulia, Rita Pizza e tante altre donne che, nel panorama della vinificazione naturale, sono vere e proprie colonne, non solo braccio destro. Esiste l’Associazione delle donne vignaiole ed io stessa ho organizzato a Parigi, negli anni passati, l’evento “Le italiane salgono a Parigi”, un piccolo salone dedicato alle donne vignaiole italiane. La manifestazione ha riscosso successo ed è stato bello vedere che l’intento non è stato travisato in una mera dimostrazione di forza per rivendicare diritti, perché non ce n’è stato bisogno: nessuno ha mai pensato che l’idea nascesse dalla voglia di rivendicare un ruolo tradizionalmente maschile, perché quello che si è visto è stato il piacere di bere del buon vino e conoscere le produttrici. Il messaggio del salone al femminile è stato semplicemente recepito nel suo intento: una bella manifestazione. La mia speranza è che non ci sia bisogno di dover spiegare il perché di manifestazioni al femminile, se ci sarà l’occasione italiana».

LiveWine

Christine racconta anche dell’ormai quasi parità di presenze tra donne e uomini nel mondo del vino italiano e francese, mentre nota ancora una differenza sensibile in Paesi quali Spagna, Portogallo e Grecia, ma –ride– dice che ormai la strada è aperta in questa nuova direzione: la donna vignaiola non è eccezionale nella sua accezione di “rara”, tutt’al più si corre il rischio di produrre qualcosa di eccezionale (provare le loro bottiglie per credere).

Ad un mondo così complesso, affascinante e – sì, è ancora così – con la tendenza ad essere, o pretendere di essere elitario (lucido l’esame di realtà di Christine quando afferma che «l’Italia è l’unico Paese con tantissimi sommelier… è di moda certo, bello ma di moda. Son tutti sommelier qui, non è un male ma bisogna ricordarsi che non è un titolo che dia per forza un mestiere»), Christine consiglia di approcciarsi innanzitutto con la passione per il vino, senza presunzione e senza troppe etichette (eccezion fatta per quelle dei vini da annotare nella nostra lista dei “preferiti”). Ho apprezzato in particolare la sua limpida ammissione di aver avuto la fortuna delle casualità di incontri, mischiata a passione e legata in maniera indissolubile ad un periodo, quello degli Anni ’60, durante il quale era più possibile lanciarsi in nuove esperienze grazie alla presenza ancora ridotta di grandi interessi nel mondo dell’enologia e della produzione in generale. Ad oggi, senza possibilità economiche piuttosto ingenti, è poco fattibile cambiare vita per andare a “fare i vignaioli”.

Christine Marzani

Christine Marzani è l’organizzatrice di “Vini di Vignaioli” a Fornovo di Taro, vicino a Parma

Quel che ha reso speciale Christine e il tempo che ci dedica con questo suo autoritratto, alla fine, è stata proprio l’umiltà di chi negli anni ha costruito un mestiere, senza dimenticare di riconoscere i casi fortunati che, alla luce della vita di Christine, rafforzano ancora di più il suo valore. La famiglia che ha costruito negli anni della gestione del ristorante parigino è stata a volte sacrificata al tempo necessario per portare avanti l’attività, ma nulla di tutto questo sacrificio viene descritto da Christine con una vena di autoreferenzialità, autocommiserazione – la trappola mortale dei piagnoni incapaci – o, ci tengo a precisare, desiderio di rivalsa femminista arrabbiata.

Questo suo modo gentile e vero (come i vini che ama) nel dipingere una realtà non certo scevra da disparità, unito alla ferma passione per il proprio mestiere, sono lo specchio della parità di genere ideale: non dovrebbe esserci nulla da spiegare. È semplicemente così.

PS: si diceva dell’elitario…

https://www.youtube.com/watch?v=Jz_RQYKfCAs

 

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