Sorpresa! Il Trio des Alpes rende omaggio alle compositrici grandi e sconosciute

di Mario Chiodetti*

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Rebecca Clarke (Harrow, 27 agosto 1886 – New York, 13 ottobre 1979)

È il disco delle sorprese questo “20th Century Women Composers” pubblicato dalla Dynamic di Genova con protagonisti il Trio des Alpes e il soprano Lorna Windsor. La prima riguarda i contenuti, le opere di tre donne musiciste, l’inglese Rebecca Clarke (1886 – 1979), la francese Lili Boulanger (1893 – 1918) e l’americana Amy Beach (1867 – 1944), la seconda, la strepitosa qualità dell’interpretazione da parte del pianista Corrado Greco, della violinista Mirjam Tschopp e del violoncellista Claude Hauri, componenti del trio italo-elvetico fondato nel 2010 e impegnato in una intensa attività concertistica in Europa e Stati Uniti, ma anche del soprano italo-britannico Lorna Windsor, allieva del grande basso Hans Hotter nonché di una delle leggende del ‘900 canoro, Elisabeth Schwarzkopf.

Lili Boulanger (Parigi, 21 agosto 1893 - Mézy, 15 marzo 1918). Sue musiche verranno eseguite martedì 6 settembre al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano nell'ambito di MITO 2016: «Lili Boulanger, pianista e compositrice, morì prematuramente. Nadia, sua sorella, diventò la più celebre insegnante di composizione del Novecento. Alcuni dei grandi frequentarono le sue lezioni; altri non furono accettati come allievi»

Lili Boulanger (Parigi, 21 agosto 1893 – Mézy, 15 marzo 1918). Sue musiche sono state eseguite martedì 6 settembre al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano nell’ambito di MITO 2016: «Lili Boulanger, pianista e compositrice, morì prematuramente. Nadia, sua sorella, diventò la più celebre insegnante di composizione del Novecento. Alcuni dei grandi frequentarono le sue lezioni; altri non furono accettati come allievi» (http://www.mitosettembremusica.it/)

Pregiudizi e ignoranza hanno spesso cacciato in un angolo la creatività femminile in musica, limitandola ad alcuni esempi come quelli di Clara Wieck Schumann, Fanny Mendelssohn, Alma Mahler, Germaine Tailleferre, Cecile Chaminade o della nostra Elisabetta Oddone, senza risalire ai tempi di Nannerl, la sorella di Mozart, di Barbara Strozzi e Isabella Leonarda, o arrivare a noi con la russa Sofija Gubajdulina, la più eseguita nei concerti di musica contemporanea.

Ecco allora che i componenti del Trio des Alpes si sono messi sulle tracce di altre tre magnifiche donne compositrici, la cui storia personale affascina quanto i loro lavori. Nell’Inghilterra puritana di fine ‘800, Rebecca Clarke fu una delle prime donne a studiare composizione, materia che abbinava alla viola, strumento che le avrebbe dato da vivere in qualità di orchestrale, altra anomalia per il periodo.

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Il “Trio Des Alpes” (fotografo: Walter Coccarelli, Photo-Graphic Studio). La formazione da camera italo-svizzera si è esibita l’8 e il 9 ottobre 2016 a Genova

Soltanto a 32 anni Rebecca osò inserire un suo lavoro, “Morpheus” per viola e pianoforte, nel programma di un concerto, ma nascondendolo sotto lo pseudonimo maschile di Anthony Trent. Pieno successo di critica, quella stessa che altre volte aveva dubitato del fatto che fosse davvero lei l’autrice delle sue musiche.

La Clarke, che visse poi quasi sempre a New York, fu scoperta soltanto nel 1976, grazie a una trasmissione radiofonica a lei dedicata per i suoi 90 anni. Nel disco si ascolta il Trio per violino, violoncello e pianoforte scritto nel 1921, tre movimenti impeccabilmente costruiti in cui è percepibile l’eco di danze popolari inglesi e un certo richiamo a Bartok e a un certo Stravinski.

Pervasa da un lancinante dolore è invece una delle due composizioni di Lili Boulanger presenti nel disco, “D’un soir triste”, del 1918, anno della prematura scomparsa dell’autrice, condannata dal morbo di Crohn, a quei tempi noto come tubercolosi intestinale e incurabile. Spariva così, a 25 anni, uno dei più grandi talenti musicali del tempo – sorella della più celebre Nadia, didatta inarrivabile e insegnante tra gli altri di George Gershwin, Leonard Bernstein, Astor Piazzolla e Igor Markevitch – prima donna in assoluto ad aggiudicarsi il Prix de Rome nel 1913, con la cantata “Faust et Hélène”.

Amy Beach (Henniker, 5 settembre 1867 - New York, 27 gennaio 1944)

Amy Beach (Henniker, 5 settembre 1867 – New York, 27 gennaio 1944)

Più lieve, attraversato da una gioia fugace, è l’altro suo brano registrato dal Trio des Alpes, “D’un matin de printemps”, una sorta di nostalgico abbandono delle cose terrene, terminato come l’altro pochi mesi prima di morire, in cui rimandi all’impressionismo debussiano si sposano a slanci che preludono alla poetica del Gruppo dei Sei.

Musica passionale e potente, venata da sottile erotismo è invece quella di Amy Beach, pianista e compositrice, che a differenza delle colleghe ebbe lusinghieri successi in vita, a partire dall’infanzia, perché già a sette anni eseguiva in pubblico musiche di Chopin e Beethoven alternate a suoi lavori.

Splendido per corpo e ardore romantico il Trio op. 150, composto nel 1938 senza dar troppo retta alle novità musicali del secolo ma anzi indugiando in suggestioni debussiane e quasi mahleriane, magici i songs (“June”, “A Mirage”, “Stella viatoris” e “Chanson d’amour”) contenuti nel disco, di gusto per lo più francese e composti tra il 1893 e il 1932. Lavori di cesello, di perfetta aderenza tra musica e parola, contenenti suggestioni del Vecchio e del Nuovo mondo, impasti timbrici raffinatissimi e parecchia passione.

Un’operazione altamente meritoria questa del Trio del Alpes e un disco da consigliare non soltanto ai curiosi ma anche ai musicisti in cerca di idee.

La copertina del disco recensito per "Donne della realtà" da Mario Chiodetti

La copertina del disco recensito per “Donne della realtà” da Mario Chiodetti

* Mario Chiodetti e Silvia Ballinari sono stati i protagonisti di “Stramilano. Itinerario nella musica e nel cabaret a cavallo di due secoli”,  16 settembre 2016 al Circolo Verderamo di Castello Cabiaglio (Varese). Vero e proprio cultore della musica e del bello, Mario Chiodetti ha tenuto inoltre un seminario dal titolo “Ascolta, si fa musica” a Villa Recalcati (Varese) il 16 ottobre scorso: «Un’introduzione all’ascolto della “musica d’arte”, come ebbe a definirla Maurizio Pollini, attraverso consigli e audizioni di materiale sonoro di diverse epoche». Per informazioni: www.premiochiara.it (p.c.)

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 4 novembre 2016

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