Corruzione e criminalità organizzata: “Io le studio a Pisa con Libera”

di Emilia Lacroce

Il Master di I e II livello “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” è alla sua seconda edizione. È realizzato grazie alla collaborazione tra Libera, Avviso Pubblico e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pisa.
Il programma formativo si snoda seguendo una logica interdisciplinare che intende unire i diversi contributi delle scienze sociali: dall’analisi penale e criminologica, all’economia, all’indagine sociologica, storica e politologica.
Sono stati miei docenti al Master il magistrato Piercamillo Davigo, lo storico Enzo Ciconte, Rocco Sciarrone, Nando Dalla Chiesa, Alberto Vannucci, che ne è anche il direttore, e tanti altri.
Le lezioni frontali, concentrate nel week-end, possono essere facilmente seguite anche da casa, grazie alla modalità e-learning.
Perchè ho deciso di iscrivermi al Master? Perché credo che il Master APC sia in grado di fornire agli allievi, a prescindere dal loro precedente percorso formativo, gli strumenti conoscitivi e operativi necessari alla prevenzione e al contrasto della criminalità organizzata e della corruzione.
Per esempio, io ho una formazione umanistica: mi sono quasi sempre occupata di letteratura, di quella letteratura che racconta e combatte il potere criminale e la corruzione. Vengo dal mondo dell’associazionismo: negli ultimi anni ho incontrato centinaia di ragazzi di tutte le età. A loro racconto la bellezza dell’impegno sociale. Racconto che la corruzione e le mafie oggi, in Italia, ci strappano un pezzetto di felicità. Insieme possiamo riprendercelo.
Il master APC ha allargato le mie prospettive, offrendomi punti di vista diversi e la capacità di metterli a confronto. Mi ha regalato dei colleghi splendidi, una “classe” meravigliosa nella sua eterogeneità. Chi partecipa al Master APC proviene da tanti mondi: c’è chi ha studiato Scienze Politiche, chi fa il magistrato, chi il giornalista, chi l’avvocato. C’è chi insegna, chi fa l’attore, chi lavora nel terzo settore, chi nella Pubblica Amministrazione. La marcia in più del mio anno di Master sono stati i miei colleghi, i nostri confronti, le nostre diverse estrazioni, i nostri diversi apporti.
In questo periodo, finite le lezioni frontali, mi sto dedicando al tirocinio che il master prevede prima della prova finale: sto studiando la struttura della ‘ndrangheta, analizzando le ultime inchieste. Ho anche una borsa di ricerca per un progetto che parla di donne: donne calabresi che la ‘ndrangheta la conoscono bene e hanno deciso, in modi diversi, che la rinascita dipende anche da loro. Forse soprattutto da loro.

 

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