Che macedonia horror fuoriesce dalla Tv!

di Adele Colacino

Adele Colacino

Adele Colacino

La Tv accesa in sala parla al divano vuoto, aspetto un Tg, stamattina per un contrattempo non sono uscita a comprare il mio quotidiano.

Volano per la stanza i titoli, la voce dello speaker mi raggiunge mentre giro per casa: è morta Laura Antonelli, attrice famosa negli Anni settanta, poi crollata nell’oblio e nella disgrazia alle prime rughe, ora tutti le dedicano ipocriti coccodrilli e copertine.

Una donna di 84 anni, muore a Bra, in Piemonte a seguito di una rapina, pare che due uomini biondi e rasati l’avessero legata per rubare nella sua casa. La casa di una pensionata italiana che percepiva poche centinaia di euro al mese, vivevano con lei un cane ed un gatto che pare sparito, il cronista ritiene, evidentemente, che questa sia una cosa da dire ed importante per far comprendere meglio la disgrazia. I gatti scappano sempre davanti a un pericolo.

In Calabria si è svolto un incontro tra lo Stato, rappresentato dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ed il presidente della Conferenza episcopale regionale calabrese Monsignor Salvatore Nunnari.

Continua a leggere

Maria Carmela Lanzetta, la ministra che come un abito da cerimonia scomodo è stata riposta in fondo all’armadio

di Adele Colacino

Adele, Lanzetta

Monasterace, Primo Maggio 2012: Maria Carmela Lanzetta, allora sindaca del comune calabrese, offre i pasticcini alle donne che sono andate a esprimerle solidarietà dopo le minacce della ‘ndrangheta. Adele Colacino, autrice di questo post, è la seconda da sinistra con il maglioncino lilla. Subito dopo di lei, Lorenza Rozzi, amica e autrice di interessanti interventi sulla realtà calabrese per il nostro blog. (questa foto e la successiva provengono dall’archivio personale di Adele Colacino)

Il Primo Maggio è il giorno festivo dell’anno che mi piace di più.

È scritto in rosso e qui, dove vivo, c’è sempre il sole.

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi afferma un vecchio adagio, il Primo Maggio tra la gente che puoi non aver incontrato mai fisicamente, ma che ti appartiene e alla quale appartieni perché insieme, per una volta all’anno, ti senti “popolo”.

Ricordo le feste del Primo Maggio trascorse alla Montagnella di Carfizzi, con le compagne di Crotone, c’era sempre ad accogliere i “forestieri” il racconto dei vecchi contadini che avevano occupato le terre del marchesato. E le giornate sulla collina di Taverna, un paese della Presila catanzarese, il suono delle fisarmoniche, l’odore del cibo sul fuoco e le bandiere ti facevano entrare in un cerchio magico appena messo piede sul promontorio.

Il Primo Maggio del 2012 , Lorenza, Tina ed io decidemmo di andare a Monasterace, a portare solidarietà alla Sindaca minacciata dalla ‘ndrangheta.

Arrivate in paese ci indicarono una scuola dove si sarebbe tenuta una riunione.

Arrivarono donne dalla Toscana, dalla Sardegna: Sara, Francesca, Angela, Emerita, alcune calabresi impegnate nei movimenti ed arrivò Maria Carmela Lanzetta con un gran vassoio di pasticcini.

Continua a leggere

Su per i tornanti della memoria e del presente, nella terra umida di paura delle “Anime nere”

di Adele Colacino

tela di Alejandro Garcia

Questa tela di Alejandro Garcia è stata scelta e inviata dalla stessa Adele per il suo post

Sono circa 150 i chilometri da percorrere per raggiungere il paese del marchesato dove è nata mia madre.

Ci fu un tempo in cui i luoghi crescevano, intorno al centro antico si sviluppavano le case con balconi più grandi, con il verde a giardino intorno, con stili più o meno ben inseriti nel contesto naturale. Da anni è tutto fermo e anche gli emigranti non costruiscono, mattone su mattone, i piani rialzati delle case del ritorno.

La strada era terribile, a volte solo sterrata, curve e curve polverose che i postali della ditta Romano percorrevano due volte al giorno, strombazzando su per i tornanti e nelle discese attraverso la fiumara.

La puzza della nafta, dei sedili impregnati di sudore e di fumo di sigarette nazionali facevano andare in crisi mia madre una settimana prima di salire sul postale, lei aveva già la nausea quando cominciava a fare la valigia per la visita al paese.

Continua a leggere

I semi di malaffare che fanno inchinare le Madonne davanti ai boss

di Adele Colacino

Oppido Mamertina

Domenica 6 luglio, a Oppido Mamertina (in provincia di Reggio Calabria), durante la tradizionale festa della Madonna delle Grazie la processione ha sostato davanti alla casa di Giuseppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo ma agli arresti domiciliari

L’inchino della statua della Madonna davanti alla casa del boss ha riempito pagine di giornali e spazi nei telegiornali nazionali e un po’ meno in quelli locali.

Ancora una volta la Calabria è stata risucchiata in evidenza, come quando si guarda una mappa, un ricamo e per vedere meglio un particolare si mette davanti all’occhio una lente di ingrandimento.

Come quando si accende sullo schermo il satellite Earth… il globo…l ’Italia… la Calabria… opplà: Oppido Mamertina.

Mi chiedo: se Papa Francesco non fosse venuto fin qui a dirglielo in faccia ai mafiosi che “sono scomunicati” quell’inchino sarebbe mai saltato all’attenzione della cronaca?

In tutti i paesi calabresi, con l’arrivo dell’estate e con il ritorno degli emigrati, si festeggiano le madonne e i santi patroni, anche se il calendario porta l’onomastico in un mese invernale.

E si fanno le processioni e si accendono i ceri e si fanno i mercatini e si raccolgono le offerte con le banconote appuntate sui vestiti della Vergine o sui vestiti dei Santi, anche quelli che in vita fecero voto di povertà.

i-mafiosi-sono-scomunicati

«Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati». Queste le parole pronunciate da Papa Francesco il 21 giugno nella piana di Sibari, davanti a 250 mila calabresi

Si sparano i fuochi di artificio, tanti, costosi e le statue, specialmente nei Comuni di alcune zone, si fermano, si girano, salutano, onorano e tutti dietro si fermano, aspettano, mormorano o indifferenti pregano con lo sguardo mistico rivolto al cielo.

Continua a leggere

Di camicie da notte antiche e altre similitudini

di Adele Colacino

Nel giardino di Adele

Nel giardino di Adele

La prima volta ci eravamo incontrate a Decollatura. Le sindache antimafia calabresi erano diventate un bersaglio verso il quale arrivavano donne da diverse realtà, tutte cercando il centro doloroso di una oppressione violenta e spesso, troppo spesso, silente.

Lei ascoltava tutte, chiedeva, bloccava nella sua macchina fotografica e nella ragnatela bionda dei suoi capelli e delle calze a rete.

Eravamo sedute vicine nel cerchio che si era formato e potevo decifrare sul suo viso la gioia, l’entusiasmo o il disappunto man mano che gli interventi dipingevano con le parole delle donne presenti esperienze, entusiasmi e delusioni.

Come a volte accade si tese tra lei e me quel filo magico e invisibile sul quale corre la sensazione di ri-conoscersi tra gli altri in maniera speciale.

Le chiesi di cosa si occupasse, scambiammo poche parole e mi lasciò il suo cartoncino con la faccia di Anna Magnani. Ci scrivemmo e poi il blog e poi tante telefonate improvvise come il lampo di un flash che illumina la scena quotidiana per un attimo. Continua a leggere

24 scatoloni Mondadori

Testo e foto di Paola Ciccioli*

ciccioli007

-Salvatore Boemi, ‘Ndrangheta. Origini, natura e ramificazioni nell’economia del terzo millennio. Autografato. (Si tiene).

La vendetta della Pantera Rosa. Dvd (si tiene, si tiene…)

Icon (bidone della differenziata)

Cucina no problem, Sale&Pepe, Cucina Moderna, Guida Cucina ( Rossana. Maria?)

A prova di morte di Quentin Tarantino (lo si tiene)

Rommel, La volpe del deserto (figlio della vicina con passione per la storia)

Fuga di mezzanotte, versione integrale, Vhs (lo si tiene)

Star Trek, serie classica (chi è che lo collezionava?). Ah, c’è anche Star Trek Voyager, Star Trek deep space nine, Star Trek the next generation, Star Trek enterprise (Urca!)

Angeli e demoni, un nuovo mistero sta per essere svelato (cognato).

ER, medici in prima linea (Carlo? Ma gliene ho già girati una caterva…)

Gassman legge i poeti italiani dell’Ottocento e del Novecento (lo si tiene)

Julie&Julia di Nora Ephron con Meryl Streep e Amy Adams (lo si tiene, urca se lo si tiene)

Nightmare4, il non risveglio. Il male non muore mai (sì, per il titolo)

-invito al Cointreau Cocktail & Photocall, con l’esclusiva partecipazione di Dita Von Teese, martedì 11 ottobre 2011 (lo si tiene, come segnalibro)

Quella sporca dozzina, i capolavori del cinema di guerra (Matteo)

Grandi imperi della storia, i Maya e gli Aztechi (si tiene)

Hannibal Lecter di Thomas Harris (in valigia per cognato)

L’esorcista, versione integrale (può sempre servire) Continua a leggere

Mi presento: sono Adele, quella di Fiattalis vs Colacino

di Adele Colacino*

Adele Colacino a Decollatura (foto di Paola Ciccioli)

Adele Colacino a Decollatura (foto di Paola Ciccioli)

Per Paola soltanto e per conoscerci un po’.

Sono nata a Catanzaro il primo giorno di luglio del 1945. Era quasi mezzogiorno – ero la prima figlia di una coppia che ci aveva messo un po’, per quei tempi, a trovare l’anima gemella.

Qualche tempo fa un amico che vanta conoscenze nel campo dell’astrologia e delle arti esoteriche (si dice così?) mi fece un oroscopo e poi mi stampò un disegno nel quale leggeva che al momento della nascita avevo tutto a favore, una cosa meravigliosa e rarissima.

Mi chiesi e mi chiedo ancora adesso: ma cosa avrò combinato per aver perso ogni occasione di eccellere, di avere successo, di vincere? Puah!

Ho perso il papà che avevo dieci anni e mia madre, già donna di carattere forte, si sentì in dovere di diventare fortissima. Si cercò un lavoro e ci fece crescere dignitosamente e senza grilli per la testa Continua a leggere

Le donne di ‘ndrangheta

Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta**

di Enzo Ciconte*

Le donne hanno un ruolo centrale in questa realtà familiare non solo perché con i loro matrimoni rafforzano la cosca d’origine, ma perché nella trasmissione culturale del patrimonio mafioso ai figli e nella cura complessiva della famiglia, compresa la gestione diretta degli affari quando il marito è impossibilitato perché arrestato o limitato perché latitante, hanno via via ricoperto ruoli rilevanti Continua a leggere

Corruzione e criminalità organizzata: “Io le studio a Pisa con Libera”

di Emilia Lacroce

Il Master di I e II livello “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” è alla sua seconda edizione. È realizzato grazie alla collaborazione tra Libera, Avviso Pubblico e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pisa.
Il programma formativo si snoda seguendo una logica interdisciplinare che intende unire i diversi contributi delle scienze sociali: dall’analisi penale e criminologica, all’economia, all’indagine sociologica, storica e politologica Continua a leggere

E ora parliamo di Maria (Valle)

di Gianni Barbacetto 

Com’è, vista da vicino, una donna la cui famiglia appartiene al gotha della ’ndrangheta al Nord? Maria Valle si sposa nel luglio 2006, a vent’anni, con Francesco Lampada. Gran festa di nozze al Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como. Quel giorno si uniscono in matrimonio i rampolli di due delle famiglie più potenti della ’ndrangheta lombarda. Maria, nata nel 1986, è cresciuta a Bareggio, nei pressi di Milano e lì ha frequentato le scuole Continua a leggere

Il suicidio della testimone anti clan

‘Ndrangheta: la tragedia di Maria Concetta Cacciola. Lo scorso aprile un’altra collaboratrice si era tolta la vita. Ha paura per i figli, la nipote del boss torna a casa e beve acido muriatico. 

REGGIO CALABRIA – Si è suicidata ingerendo acido muriatico. Maria Concetta Cacciola, 31 anni, non ha spiegato il gesto estremo che ha spiazzato anche i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Continua a leggere

Ilda Bocassini: grazie procuratrice, buon lavoro

Ilda Bocassini ha cessato l’attività di magistrata il 3 dicembre 2019.

Per una sola serata, prima del suo debutto al Carcano, Ottavia Piccolo sarà sul palco del Teatro Gerolamo di Milano lunedì 20 marzo in un reading tratto dal libro di Ilda Boccassini, La stanza numero 30 (Feltrinelli, 2021). 

Ne approfittiamo per ripubblicare uno dei post con cui il nostro blog ha espresso solidarietà e vicinanza alla magistrata che ha cessato la sua attività professionale nel 2019.

di Paola Ciccioli
Ilda Bocassini, procuratrice aggiunta della procura della Repubblica di Milano, è sotto attacco. La sua colpa? Far parte del pool che indaga sul presidente del Consiglio e sui suoi cortigiani, sospettati di aver messo in piedi un giro di prostitute, anche minorenni, per soddisfare la bulimia sessuale dell’uomo più ricco e potente d’Italia Continua a leggere

Combatto la ‘ndrangheta in nome di padre Puglisi

di Nando dalla Chiesa

Anche lui se l’era cercata. E lei gli aveva dato una mano. Finché un giorno piombò un volontario in parrocchia e le disse che don Pino era morto. Un ictus, pensò lei. Forse un infarto. Invece gli avevano sparato. Successe diciassette anni fa, mercoledì prossimo l’anniversario. Lui era padre Pino Puglisi, il prete che smentì con la sua vita il pregiudizio che “i mafiosi non hanno paura delle prediche”. Don Pino non faceva altro. Né manette né denunce né indagini. Solo prediche. Al Brancaccio, il quartiere dei Graviano, proprio mentre i boss fratelli volevano “mettersi nelle mani” l’Italia. Si era messo in testa di convertirgli sotto gli occhi i ragazzini, di vaccinarli dai soldi facili della droga e dal fascino della violenza che fa sentire grandi a quindici anni. Continua a leggere

Sciolta nell’acido la donna che denunciò la ‘ndrangheta

Sei arresti per la la donna che denunciòla ’ndrangheta uccisa e sciolta nell’acidoL’omicidio è stato organizzato dal suo ex compagno, Carlo Cosco, dopo averla attirata a Milano. Lea Garofalo aveva rinunciato alla protezione, sparita nel novembre 2009

MILANO – Sono sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere notificate nella notte nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa della collaboratrice di giustizia calabrese Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell’acido in un terreno a San Fruttuoso, vicino a Monza. Continua a leggere