
L’appuntamento a Torino è per oggi pomeriggio sotto il tabellone degli orari nell’atrio della stazione di Porta Nuova. Donne e uomini, i requisiti sono ironia, convinzione e un particolare «dress code»: tutti con abiti scuri, rossetto acceso sulle labbra e occhiali neri a coprire il volto, «come Ruby» dicono le organizzatrici Laura e Anastasia. «Il nostro è un comitato spontaneo nato contro questa classe politica, contro le orge del potere. E per colpire usiamo il flash-mob, che nasce dalla pubblicità». Su Facebook sono già centinaia le iscrizioni di chi non farà mancare la propria partecipazione per urlare il proprio disagio e chiedere le dimissioni del premier. E anche chi non potrà esserci fisicamente assicura «cuore e rossetto rosso é con voi!»
Al segnale, preciso alle 18,30, si scatenerà il ballo («Nessun imbarazzo! Saremo in tanti vero?»), poi l’interruzione della musica: occhiali via dal viso e, con un gesto lento ma netto, via anche il trucco dalle labbra, prima di srotolare lo striscione con la scritta: «Cavaliere, l’Italia non è una Repubblica fondata sulla prostituzione. Dimissioni subito!». Sui social network il video che promuove l’evento si sta diffondendo in maniera virale. Le donne non si accontentano più di esprimere solo con un click il proprio dissenso, oggi si scenderà in strada: «Le donne oneste e che hanno fatto carriera seguendo le regole , le donne madri di famiglia e tutte le donne degne di questo nome , per favore facciano sentire la loro presenza, non urlando, bensì riempiendo le strade in totale silenzio… senza cartelli, ma con la loro dignità».
di Elisa Barberis