Compatta, senza falle,
gioia de quel Natale
(su la campagna el scialle
d’un silenzio inusuale):
la gran chioma canuta
de Ida, la romanza
che ogni volta fa muta
la famiglia, fragranza
de più linde cucine,
ferri culor cerasa
de le stufe, vetrine
lustre in tuta la casa,
e l’indugio dei fioli,
rossi, al gelo, sudati,
prima de pranzo, voli
de passeri assiepati
presso le porte a vetri
dopo tiri de fionda.
I arbori spoi, non tetri,
dove el vallato afonda.

L’immagine è di Corrado Maggi, l’ho presa dal suo profilo Facebook. «È il Passetto… il mio posticino del cuore anconetano», ha specificato. Le sue foto illustrano il libro di Margherita Rinaldi: “Il panorama qui è meraviglioso, bisogna che ce ne innamoriamo”. (Amazon Kindle)
*A Barbara, certo. Certo. Certocerto. Ma anche a Margherita e all’incantamento nei confronti di Ancona, approdo di mare e di navi che si sporgono fin dentro la città, capitale di una provincia mai arresa, di lavoro (per me) matto e disperatissimo. A tutti quelli che portano ancora un po’ del suo accento (o quasi) nella voce (penso a Giampiero). Alla gratitudine per un uomo, Arnaldo Giuliani, che in questi giorni di “grandi pulizie” è più che mai nei miei ricordi e nelle parole.
Auguri!