«La bambina mi prende per mano e io trovo la mappa del cuore»

di Rosalba Griesi*

Madagascar apertura

Giuseppe Catalano tiene per mano una piccola ospite della missione di Ifatsy, vicino a Vohipeno, in Madagascar, dove il dentista lucano ha svolto attività di volontariato la scorsa estate.

Siamo diretti presso l’orfanatrofio di Ifatsy, un piccolo centro a 15 chilometri da Vohipeno, nel sud-est del Madagascar. Le suore ci accompagnano e confesso che con loro mi sento al sicuro. Ormai ho capito bene la loro forza, la loro ecletticità, la loro fede… Suore Ospedaliere della Misericordia, sono giunte in poche presso queste terre nel maggio del 1983 e da allora sono cresciute di numero e non si sono mai arrese alle difficoltà. Questi angeli dei bambini sono instancabili, garantiscono l’assistenza sanitaria e provvedono alla mensa scolastica, assicurano ai piccoli ospiti almeno un pasto completo, sono ovunque ci sia qualcosa da fare, in questo angolo di mondo, sperduto tra meridiane e parallele, scomparso dalle mappe, ma non da quelle del cuore, ed è col cuore che si costruisce l’indelebile.

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Lauretta Laureti, ovvero l’arte di creare ceramiche e legami che fanno stare bene

terrazza raito

Ceramiche in esposizione e vista del borgo di Raito di Vietri dalla terrazza della Villa Guariglia

di Alba L’Astorina

Il motivo per cui Silvia Cenerazzi ha insistito perché  andassi alla Festa dei Boccali, che si tiene ogni anno in Costiera amalfitana, l’ho compreso bene solo da poco, quando cioè ci sono finalmente andata.

Non si trattava solo dell’invito a una bella mostra di ceramiche artistiche che si tiene in uno scenario “sospeso tra terra e mare”, non lontano da Salerno, dove lei abita. La mia amica voleva farmi conoscere una parte “creativa” di sé, che la lega a un mondo di relazioni umane che la nostra distanza non mi consente di apprezzare se non attraverso i suoi racconti. Uno dei tanti scotti che devo pagare per essere lontana da Napoli. Silvia ci teneva a presentarmi Lauretta Laureti, che da nove anni organizza questo evento di fine settembre.

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«Avevamo progetti lieti per l’autunno»

di Rosalba Griesi

L'autunno

Foto di Giuseppe Cozzi. Dall’album del suo profilo Facebook dedicato all’autunno

«Pronto? È lei la signora Rosalba? Sono Mariapia», mi sento dire al telefono una mattina d’inizio luglio. Qui c’è lo zampino di Rosy, penso.

«Ho letto i suoi libri e volevo complimentarmi per i suoi versi leggeri e profondi… mi hanno reso emozioni. Lo sa che amo la poesia?».

Mariapia è un’anziana signora, una ex professoressa di Latino e Greco, ma la sua voce esprime una vitalità incredibile, un’energia insolita, un entusiasmo nuovo, tanto che non le darei affatto 86 anni, come lei stessa mi dice di avere. Col suo accento torinese, mi parla di sé. Lombarda di nascita, sposa un piemontese. Insegna in un liceo classico, ama Orazio e il Sud ed è affascinata dal nome “Ripacandida”…

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La mia “altra vita possibile” nell’ecovillaggio di Suderbyn, in Svezia

di Giada Sofia Conti

Giada, Gruppo al mare

I volontari dell’ecovillaggio di Suderbyn “in esplorazione” del mar Baltico. Tutte le immagini di questo servizio sono state scattate dai compagni di viaggio di Giada

Vivo i miei 25 anni come una fase di studio per compiere una scelta.
A marzo mi sono laureata in Psicologia e dal primo settembre comincerò a lavorare a tempo pieno nell’ufficio dove ho trascorso gli ultimi 4 anni tra attività di volontariato e contratti a progetto.
Mi sento fortunata ma allo stesso tempo sento di dovermi impegnare ancora molto per scegliere una strada che rispecchi la mia indole e i miei interessi, contrastando così il forte rischio di vivere una vita che non mi soddisfi.

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Appunti da Scampia: “Basta crederci e trovi un mare di bene”

Testo e foto di Giorgio Antoniazzi

Scampia, benevenuti

Il messaggio in inglese che accoglie i nuovi arrivati, una volta usciti dalla stazione della metro, è questo: BENVENUTI A SCAMPIA. BASTA CREDERCI E TROVI UN MARE DI BENE.

Penso al fatto che il capolinea sia proprio a Scampia, quasi un’indicazione che oltre non si va, che oltre quel degrado, di cui si ha subito un assaggio camminando verso l’uscita, oltre quelle violazioni, oltre quei non diritti… Insomma, quella fermata segna un limite: bisogna rimanere fermi oppure tornare indietro. Peccato però che lì ci viva tanta gente: ci sono donne, uomini e bambini che vorrebbero invece andare avanti.

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Campo di volontariato CIAI in Etiopia

etiopia colori21 luglio – 9 agosto 2013

Iscrizioni entro il 30 aprile

Avete meno di 30 anni e volete vivere un’esperienza unica, contribuendo a migliorare la vita di tanti bambini? Allora iscrivetevi al campo estivo organizzato da CIAI in Etiopia: potrete conoscere una delle realtà in cui opera da molti anni e portare un sorriso ai bambini della comunità locale.

Da più di quarant’anni infatti CIAI promuove lo sviluppo in diversi Paesi del mondo con particolare attenzione alla tutela dei bambini, ai diritti fondamentali alla vita, alla salute, alla famiglia, all’educazione, al gioco e all’innocenza Continua a leggere