Quattro settimane (e tanti bambini) da raccontare

di Luca Bartolommei

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Luca Bartolommei con un suo simpatico allievo durante le quattro settimane al Centro Vismara-Don Gnocchi di Milano. «Dopo la musica un autoscatto in relax totale. Il maestro è molto slow, la linguaccia molto fun»

Le giovanili del Milan si allenano e giocano in via dei Missaglia, al centro Peppino Vismara, bellissimo complesso situato nei campi, ma proprio nei campi, roggia inclusa, vicino al Ronchètt di rann. Nel comprensorio è situata anche una struttura della Fondazione Don Gnocchi, dove si svolgono tutte le attività, a cominciare dalla riabilitazione, per cui a Milano è conosciutissima.

A luglio ho partecipato al centro estivo organizzato per bambini e ragazzi della zona che si è tenuto al Vismara svolgendo, come “tecnico”, la mia opera di insegnante di chitarra insieme alla collega musicista Maria Elisa  (in quel periodo eravamo entrambi collaboratori dell’Associazione Musicaingioco) e a una decina tra educatori ed operatori di Special Olympics Lombardia e della cooperativa lo Scrigno. Fin qui nulla di particolare, sono quasi dieci anni che insegno a giovani e  giovanissimi.

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Una domenica nell’incanto di Nik e Hiske

di Adele Colacino

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Adele Colacino, che ha fornito anche le immagini di questo servizio, racconta una giornata piena di sorprese ed emozioni nel Musaba, il parco-museo di Mammola, in provincia di Reggio Calabria. In questa immagine, “Il sogno di Giacobbe”

Una domenica, trascorsa fuori di casa, mi ha fatto tornare il desiderio di condividere, scrivendo, le mie emozioni.

Quasi non chiedo informazioni sul giro che faremo, dopo un inverno trascorso in gran parte in casa per alcuni incidenti e accidenti che hanno liso pazienza e divano, esco per una escursione di gruppo.

Sarà una passeggiata di circa quattro ore, facile – dicono – per tutti, il gruppo esperto e preparato informa e consiglia bagaglio, vestiario, pranzo leggero al sacco.

Il mio piede sinistro e sinistrato di recente mi suggerisce di acquistare nuove scarpe e racchette di sostegno.

Si parte presto, ma sempre con la fatidica e consolidata mezz’ora di ritardo sull’ora prevista.

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