Quel giorno a pranzo con la signora Andrée, la madre di Marco Pannella

di Sergio Angelo Picchioni

Pannella fanciullo (all'estrema destra) con la sorella Liliana e la madre Andrée Estachon.

Marco Pannella bambino in una foto di famiglia con la madre Andrée Estachon e la sorella Liliana. Il leader radicale è morto ieri a Roma all’età di 86 anni

Era un mezzogiorno di cinquant’anni fa, ed ero a pranzo da amici di amici, nel quartiere africano di Roma. Un tavolo quadrato, non grande, ed io di fronte ad una signora con la quale si parlava francese. Sulla destra un giovane ricciuto e taciturno, in camicia, apparentemente stanco, curvo sul piatto. Era appena tornato da Parigi, e sembrava assorto in qualche suo pensiero che lo estraniava dai presenti. Non ricordo di aver scambiato con lui nemmeno una parola, né  di averlo in fondo considerato importante. Quel giovane era Marco Pannella, e la signora sua madre. Ho poi conosciuto la sorella Liliana, musicologa, con la quale strinsi una buona amicizia fatta di esperienze concertistiche e corali.

Da lei, dopo molti anni e quando Marco era già all’apice della sua esperienza politica,  ho saputo che in famiglia avevano serie difficoltà finanziarie con la casa e più in generale col menage quotidiano. Ho poi incontrato Marco, fuggitivamente, durante un suo comizio, fu estremamente gentile, e mi invitò a rivedere la sorella che non frequentavo più da tempo. Marco ha avuto un atteggiamento decisamente anticlericale, e non glielo perdono. Ma penso che fra tutti i politici mangia mangia che proclamano il Vangelo lui sia stato uno dei pochi onesti. Mi dispiace dunque di non averlo più incontrato, e che ora non ci sia più.

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«Troverete un bambino»

dal Vangelo di Luca 2,1 – 14

Gabriel è un alunno di terza elementare. Ha mamma e papà filippini, ama andare in giro a esplorare Milano, si diverte un sacco in bicicletta, nei musei va a dare “sbirciatine” in ogni dove, andare al cinema gli fa fare salti di gioia, parla un inglese seducente, ha un animo gentile e dopo i compiti si mette a cantare. Qui è alle prese con una lettura in italiano, la lingua del Paese dove è nato 8 anni fa. La foto è stata scattata con il cellulare da sua madre. (P.S. Dice con un po’ di rammarico che è sempre l’ultimo a compiere gli anni perché è nato a dicembre…)

«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

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Che macedonia horror fuoriesce dalla Tv!

di Adele Colacino

Adele Colacino

Adele Colacino

La Tv accesa in sala parla al divano vuoto, aspetto un Tg, stamattina per un contrattempo non sono uscita a comprare il mio quotidiano.

Volano per la stanza i titoli, la voce dello speaker mi raggiunge mentre giro per casa: è morta Laura Antonelli, attrice famosa negli Anni settanta, poi crollata nell’oblio e nella disgrazia alle prime rughe, ora tutti le dedicano ipocriti coccodrilli e copertine.

Una donna di 84 anni, muore a Bra, in Piemonte a seguito di una rapina, pare che due uomini biondi e rasati l’avessero legata per rubare nella sua casa. La casa di una pensionata italiana che percepiva poche centinaia di euro al mese, vivevano con lei un cane ed un gatto che pare sparito, il cronista ritiene, evidentemente, che questa sia una cosa da dire ed importante per far comprendere meglio la disgrazia. I gatti scappano sempre davanti a un pericolo.

In Calabria si è svolto un incontro tra lo Stato, rappresentato dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ed il presidente della Conferenza episcopale regionale calabrese Monsignor Salvatore Nunnari.

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Nella Harlem che rinasce e prega in musica con il gospel. Tra cappelli colorati e turisti in tenuta da ginnastica

Testo, foto e ricerca immagini di Alba L’Astorina

Gospel

Gospel “rubato” al Silvia’s restaurant

Ho provato tempo fa a far parte di un coro gospel a Milano, dopo che quello in cui avevo cantato per alcuni anni, dedito a tutt’altro genere musicale, si era sciolto. Ero contenta: il maestro era bravo, il gruppo in buona parte proveniente da ex compagni di coro, il repertorio di quelli il cui ascolto mi ha sempre dato emozioni forti. Eppure, dopo un paio di lezioni, ho abbandonato il corso. La parola gospel in inglese significa Vangelo, e la forte tensione religiosa oltre al continuo riferimento, in quei brani, ai testi evangelici, mi imbarazzava; mi sembrava di appropriarmi di un contesto che mi affascina molto ma che non mi appartiene, quello dei canti religiosi dei cori afro-americani Continua a leggere

Giovanardi ignorante (del Vangelo)

Una bella riflessione sull’anatema lanciato dal sottosegretario per la famiglia Carlo Giovanardi contro la pubblicità (una volta tanto civile) dell’Ikea.

di Francesca Ribeiro

La pubblicità d’Ikea,  dei due giovani che si tengono per mano e la scritta: “Siamo aperti a tutte le famiglie”, non è piaciuta al sottosegretario Giovanardi. Il sottosegretario, per chi non lo riocordasse,  è quel cattolico che il 9 novembre 2009, dichiarò Continua a leggere