Che Storia è questa?

di Angela Giannitrapani

selvino

Illustriamo la riflessione di Angela Giannitrapani con le immagini di tre libri presentati alla Casa della Memoria di Milano, cominciando da “Aliyah Bet – Sciesopoli, Il ritorno alla vita di 800 bambini sopravvissuti alla Shoah” di Anna Scandella (Edizioni Unicopli). Giannitrapani è l’autrice di “Quando cadrà la neve a Yol, Prigioniero in India” (Tra le righe libri), basato sui diari del padre

La Storia la sappiamo tutti. La Seconda guerra mondiale la conosciamo solo dai libri di scuola. La saggistica ha provveduto, certo, ad approfondire questo o quell’aspetto ma resta il fatto che, se non siamo ultraottantenni, di quella guerra abbiamo in mente ciò che è rimasto dai testi ufficiali. Gli ultraottantenni, bambini e adolescenti di allora, sanno molto di più. Per conoscere, infatti, basta informarsi ma per sapere, per cercare di capire credo sia necessario altro. Coloro che l’hanno vissuta quella guerra la sanno sulla pelle, nelle suggestioni, nei ricordi, in certi timori di oggi, in una fame inestinguibile. Quei brevi flashes, che ancora ci sanno mandare come lampi sui loro ricordi, sono squarci di tragedia privata che più dei proclami e dei bollettini ufficiali ci aiutano a capire. Ma è fatale perdere questo tipo di testimoni e con loro la fisicità e la corposità della testimonianza.

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Le finte primavere arabe delle donne

di Valeria Palumbo*

Il Cairo

Un’immagine da “La vallée du Sel” di Christophe M. Saber, in programma al Milano Film Festival che si terrà nel capoluogo lombardo dall’8 al 18 settembre 2016. Il film è «ambientato nel bel mezzo del momento politico peggiore dell’Egitto, quando un giovane regista torna a casa a Il Cairo, per la prima volta dall’inizio della rivoluzione, e guarda i suoi genitori fronteggiare una situazione che metterà in crisi la loro fede» (http://www.milanofilmfestival.it/)

Ottimiste. È il meno che si può dire. Adesso che nessuno osa più parlare di Primavere arabe (anzi, il settimanale tedesco Der Spiegel titola esplicitamente “L’inverno arabo”), perfino chi si era dilungato a raccontare delle donne protagoniste delle proteste, dalla Tunisia all’Egitto, dallo Yemen alla Siria, tace sbigottito. Dov’era il trucco? Mentre scrivo i (minoritari) sostenitori di uno Stato laico e i Fratelli musulmani si fronteggiano in Egitto; la Siria, schiacciata dalla guerra civile, assiste all’avanzare di gruppi ribelli integralisti; la Tunisia difende a stento le sue antiche conquiste laiche, soprattutto a favore delle donne, davanti a una crisi economica che si fa sempre più grave. L’Algeria, nelle elezioni locali di fine 2012, ha rinnovato la fiducia al Fronte di liberazione nazionale, ma nessuno è disposto a credere alla libertà di quei seggi. E il gran numero delle candidate proposte è stato visto soltanto come uno specchietto per le allodole. Della Libia non parliamo nemmeno: una brutta guerra tra clan rivali… è rimasta una brutta guerra tra clan rivali. Insomma è tramontato un sogno.

Sempre che il sogno che covava sotto la cenere delle dittature fosse quello di democrazie laiche e liberali, sia pure di stampo “islamico”. L’impressione è che ci fossimo sbagliati. Non solo noi occidentali. Ma anche quelle minoranze laiche e acculturate del mondo musulmano che, dal 1979 in poi, ovvero dalla rivoluzione oscurantista di Khomeini (appoggiata con speranza da molte donne), non hanno fatto bene i conti con la realtà e i radicatissimi valori delle loro masse.

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Le Donne si raccontano

24 maggio 2012– ore 18,30

Scrittrici di storia e di storie

Le donne che raccontano e che si raccontano: dalla realtà alla narrativa.
Maria Cristina Koch intervista:
Grazia Livi, scrittrice e saggista
Valeria Palumbo, Caporedattore Centrale de ‘L’Europeo’ Rcs periodici e storica

Il lavoro delle donne, ieri e oggi

LA CASA DI VETRO in collaborazione con PICCOLO TEATRO – TEATRO D’EUROPA
presentano Giovedì 2 febbraio 2011 ore 18,30

Il lavoro delle donne, ieri e oggi

Chiostro del Piccolo Teatro Grassi -via Rovello,2
con Valeria Palumbo e Maria Cristina Koch

In occasione della messa in scena dello spettacolo La modestia di Luca Ronconi, La Casa di vetro, il centro culturale promosso da Maria Cristina Koch, dedicato alle donne e alle professioni, con Valeria Palumbo, caporedattore centrale L’Europeo e storica delle donne, animeranno l’incontro : State al vostro posto, ovvero perché alle donne è stato imposto un “modesto” lavoro.
Si chiama Strategia di Lisbona: significa che l’Europa unita punta a far lavorare almeno il 60% delle donne. L’Italia del Sud è lontanissima. Strano paradosso, a pensarci. Nelle società patriarcali contadine le donne hanno sempre lavorato Continua a leggere

Dal ratto delle Sabine a Eminem.

Donne in Quota e Valeria Palumbo (Caporedattore centrale de L’Europeo)

presentano

Dal ratto delle Sabine a Eminem.

Come la violenza sulle donne e delle donne è stata raffigurata e immaginata nel corso dei secoli

La pittura non ha fatto sconti neanche alle eroine Continua a leggere

Reading curato da Valeria Palumbo: “Ultima fermata Tempelhof”

LA CASA DI VETRO (Milano, via Luisa Sanfelice, 3) 
L’EUROPEO 
presentano 

ULTIMA FERMATA TEMPELHOF 

NEL VENTENNALE DELLA FINE DELL’URSS E IN RICORDO DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO 

READING-MUSICALE CON VIDEO E IMMAGINI D’EPOCA DE L’EUROPEO 
Testi: L’Europeo
Foto: Archivio Rcs 
Musiche: Shutup 
Montaggio multimediale: Andrea Malavasi 
Voci recitanti: Walter Colombo, Sonia Grandis, Valeria Palumbo 
6 ottobre 2011, ore 21,00

Fondazione Corriere della Sera: “Uomini e Donne, istruzioni per l’uso”

Martedì 12 › 19 aprile 2011 ore 18

Prendendo ispirazione dal titolo di un film di Claude Lelouch del 1996, la Fondazione Corriere della Sera organizza un nuovo ciclo di incontri dedicato all’analisi del rapporto tra uomo e donna nel terzo millennio. Grazie al contributo di studiosi, intellettuali e linguisti si cercherà di compiere una prima riflessione su fatti e parole di un tema quanto mai attuale nella cronaca italiana. Continua a leggere

Donne uccise e giornali, protestare serve

«Ma quale amore!?» ha protestato Valeria Palumbo contro le cronache dei maggiori quotidiani a proposito della scia di assassinii di donne di queste settimane. «Ma come vi permettete di fare in questo modo un lancio di agenzia su un triplice tentativo di stupro?» si è indignata contro l’Ansa una parte della redazione di City. In entrambi i casi i destinatari della protesta (potete leggerlo sul nostro blog) hanno cambiato rotta. Da registrare anche l’intervento su Sky del direttore dell’Europeo Daniele Protti, che si è unito al coro indignato di giornaliste e lettrici. Dunque, far sentire la propria voce serve. Eccome. Il Corriere della Sera, ad esempio, si è affrettato a pubblicare il commento dello psichiatra Vittorino Andreoli che vi riproponiamo. Continua a leggere

Ma quale amore?!

Pubblichiamo l’analisi critica della giornalista e scrittrice Valeria Palumbo sul modo in cui i maggiori quotidiani hanno raccontato l’ondata di assassini di donne. L’intervento di Valeria Palumbo, che è caporedattrice dell’Europeo e storica delle donne, è apparso sul sito di Donne in quota, la cui presidente, Donatella Martini è stata di recente premiata per l’attività dell’associazione, impegnata dal 2006 a combattere gli stereotipi di genere presenti sia nei media che nella società.

Sono indignata e preoccupata da come i quotidiani nazionali, a cominciare dal Corriere della Sera e dalla Repubblica (ossia da chi non te l’aspetti), stanno trattando l’ondata di assassinii di  donne. Continua a leggere