di Paolo Flores d’Arcais*
Le ragazze d’Iran sono da settimane in rivolta, per rovesciare il regime immondo degli ayatollah che imprigiona tortura e uccide per una ciocca di liberi capelli femminili al vento. Un regime che uccide ormai anche i bambini (il 21 novembre i minori uccisi erano 58).
Il padre di Mohammad Hasanzadeh, ventottenne accoltellato a Bukan mentre cercava di liberare una ragazza dalla morsa di un gruppo di bassiji – i depravati guardiani della immorale islamica – durante il funerale del figlio ha detto: “Un tempo quando parlavamo di qualcuno dotato di integrità e di coraggio, dicevamo: è molto virile. Ma oggi se un uomo vuole essere un uomo deve prendere esempio da una donna. Bisogna essere femminili per essere veri uomini adesso”.