“Forse la gente semplice riesce ad amarsi ancora”

di Maria Gabriella Giovannelli*

Il primo “fotogramma” del libro “Istantanee” di Maria Gabriella Giovannelli, di cui pubblichiamo questo estratto, è ambientato a Cracovia, in Polonia. Quale occasione migliore per chiedere a Teresa Koslowska una sua foto per illustrarlo? Ed eccola l’immagine che la nostra cara amica ci ha inviato. Siamo nella Piazza del mercato (“Rynek”), illuminata dalla luce invernale, con la torre dell’orologio e il vecchio mercato coperto (“Sukiennice”) dove attualmente hanno sede la Galleria del Museo nazionale al primo piano e il mercatino coperto al piano terra. Grazie, Teresa, anche per queste dettagliate informazioni

(La madre di Sonia ritratta nell’atto di leggere un messaggio sul cellulare: un volto sorridente, uno sguardo penetrante, sottolineato da lievi occhiaie; ancora con i capelli cortissimi.)

Era inutile continuare a suonare il campanello: in casa non c’era nessuno. Scesa dall’aereo mi ero recata all’indirizzo che Sonia mi aveva comunicato per telefono. Le vie, intorno, erano strette e l’aspetto delle case fatiscente; si percepiva un odore acre proveniente dai seminterrati bui. Dopo aver preso in un bar una fetta di torta ed una tazza di tè, ero tornata davanti all’abitazione di Sonia, decisa a chiedere informazioni su mia figlia ai vicini di casa. Oltrepassato un portone in legno, si accedeva ad un cortile quadrato, contornato da edifici uguali, di color grigio e con i ballatoi in comune. La maggior parte delle finestre erano chiuse dalle imposte; al terzo piano della casa dove viveva Sonia, un infisso di una finestra era aperto per metà. Salii e bussai. Mi venne ad aprire un’anziana signora che mi disse qualche cosa in polacco. “Non capisco.” Mi affrettai a rispondere. “Vengo dall’Italia, I.ta.lia, mia figlia qui.” Dissi mostrando una foto di Sonia, nella speranza che la donna capisse quello che le chiedevo.

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Il gatto in un appartamento vuoto

di Wisława Szymborska*

Szymborska in polacco

Questa poesia di Wisława Szymborska – lasciamo stare gli aggettivi qualificativi che tanto sono tutte meravigliose – arriva con un saluto da Teresa Kozlowska attraverso Angela (Giannitrapani) che peraltro ci ha fatto conoscere.

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Se a una cena di compleanno Wislawa Szymborska

di Angela Giannitrapani

Teresa e Paola confabulano, Angela sorride, Oreste anche, Francesco interroga il cellulare, Giampiero (sedia vuota) scatta.

Teresa e Paola confabulano, Angela sorride, Oreste anche, Francesco interroga il cellulare, Giampiero (sedia vuota) scatta.

Può una cena di compleanno trasformarsi in un evento poetico? Sì, può. Certo, direte, se si è molto legati al festeggiato o festeggiata, se c’è l’atmosfera romantica, se…, se…

Ma se si fanno incontrare due donne come Paola (Ciccioli) e la mia amica polacca Teresa (Kozlowska) e a loro se ne affianca una terza, che si chiama Wislawa Szymborska, quest’ultima sotto forma di versi naturalmente, allora l’incontro poetico si verifica nel vero senso delle due parole Continua a leggere