Etichette e gentilezza per i nonni che si smarriscono in casa

di Sandrine Lavallé

“Cara Nonna”, testo di Sandrine Lavallé, illlustrazioni di Carlo Schneider (http://www.alzheimer.it/cara.htm)

Che bello oggi! I maestri sono in sciopero. Hanno deciso di non fare lezione. Allora, visto che Papà e Mamma lavorano, Daniela e io passiamo tutta la giornata dai nonni. È una bellezza andare da loro perché facciamo sempre un sacco di cose.

Prima di tutto, dobbiamo fare colazione per prendere delle forze. Il Nonno ce lo ripete sempre. La Nonna non vuole mangiare niente. Se ne sta in piedi e cammina intorno alla tavola. Guarda diritto davanti a lei come se non ci fossimo, come se non ci vedesse. Alle volte, la Nonna non fa più attenzione alle persone che le stanno intorno. È come se fosse in un altro mondo. Almeno, è quello che ci dice sempre il Nonno. Ma se la Nonna è strana, è colpa della sua malattia.

Dopo colazione, ci prepariamo per una passeggiata. Daniela si occupa della Nonna. L’aiuta a indossare il soprabito e le dà la mano. Io, invece, me ne sto col Nonno. Adoro le passeggiate. Il Nonno mi insegna cose nuove sugli alberi e sugli insetti. È davvero fantastico. Alla fine della passeggiata, quando arriviamo a casa dei nonni, la Nonna ha un comportamento strano.

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