«Non voglio più combattere»

a cura di Innocenza Indelicato*

il-quadernone_3

Per anni nella Repubblica Democratica del Congo si è combattuta una sanguinosa guerra tra l’esercito congolese e numerosi gruppi armati che volevano controllare territori ricchissimi non solo di acqua e foreste, ma soprattutto di minerali preziosi come l’oro e i diamanti.

Moltissimi sono stati i bambini e le bambine soldato arruolati nei vari eserciti. Nel 2003, in seguito a un accordo, i gruppi armati accettarono di liberare i bambini e le bambine che combattevano per loro.

Molti progetti furono programmati per aiutarli a ritornare in famiglia, riprendere la scuola o trovare un lavoro. Ma non per tutti fu così. In una regione a nord del Paese si continuò a combattere e molti bambini che erano stati smobilitati furono nuovamente prelevati con violenza dalle loro famiglie e riportati negli eserciti. Altri ragazzi dovettero lasciare le loro case e i loro familiari per timore di essere portati via dai soldati e cercarono rifugio in città.

Continua a leggere

Ascoltando padre François, che racconta di donne escluse perché senza un uomo

di Erica Sai*

Tutte le immagini di questo servizio sono arrivate a Erica Sai direttamente, e con qualche inciampo tecnico, dalla parrocchia di padre François d’Assise Bizimana Basinyize nella Repubblica Democratica del Congo

Padre François d’Assise Bizimana Basinyize è un parroco congolese che opera nella parrocchia di San Pietro Apostolo a Nyangezi–Cibimbi. La parrocchia ha il nome di due località perché originariamente il nucleo di missionari era di stanza a Nyangezi, luogo dal quale si prendeva il via per andare in vari centri africani; poi in troppi si ammalavano, a causa della forte presenza di malaria, e allora c’è stato uno spostamento a Cibimbi. Siamo nell’Arcidiocesi di Bukavu, una zona a sud del lago Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, proprio al confine con la provincia ruandese di Cyangugu.

Continua a leggere