Selfie in bianco e nero

Un racconto di Anna d’Andrea*

Questo non è un selfie ma un’opera di Liliana Porter: “Forty Years (self portrait with square 1973) (2013)”. Il suo sorriso in bianco e nero sul tempo che passa e ci cambia ci è sembrata l’immagine giusta per illustrare la prima parte di questo intenso racconto di Anna d’Andrea. Su Liliana Porter torneremo, intanto ricordiamo che è nata a Buenos Aires nel 1941, che vive a New York e che è presente alla Biennale Arte di Venezia 2017 nel Padiglione del Tempo e dell’Infinito (https://www.youtube.com/watch?v=3oBsLvGN1D8)

«Fulmineo precipita il frutto di giovinezza»

(Mimnermo)

Il riverbero del sole sull’acqua mi abbaglia, nell’aria infuocata del tramonto percorro il ponte quasi di corsa, in mezzo alla calca di turisti e sfaccendati, trascinandomi dietro l’incolpevole Gi che, per fortuna, è avvezza alle mie bizzarrie.

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La lista del burbero

di Elena Novati*

Celentano per pezzo di Elena (da passare)

Adriano Celentano nel film “Il burbero” di Castellano & Pipolo (1986)

B. è il burbero.

In effetti al mondo non abbiamo certo bisogno di sole carezze, di sola gente che vorrebbe abbracciarci sempre e comunque, di sole persone che viaggiano unicamente con le lenti rosa.

B. non ha molto interesse nell’incoraggiare a vedere tutto rosa, ecco perché sa stare bene: non vive dietro al vetro, non sta ad aspettare che il mondo passi “in qualche modo”, non sta ad attendere che le persone cambino in funzione di un ipotetico “meglio”, non ti giudica se sa che hai piena coscienza di quel che stai facendo, per quanto tu possa essere destinato a sbagliare. Realtà. Piedi per terra.

B. ascolta molto attentamente, tace spesso mentre tu racconti.

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Senza salvagente

di Elena Novati*

Girl with the Blu Dress

“Girl with the blu dress” di Eman Hakim

E. non è una di quelle persone che si definirebbero “comuni”, non perché abbia caratteristiche fisiche tali da espellerla dal genere umano, ma perché ha alcune caratteristiche di personalità tali da renderla una donna rara; prima fra tutte queste caratteristiche c’è la sua particolare attitudine a non fare mai scelte di comodo, a non aggrapparsi alla monotonia sicura, a cercare in sé quello che non trova negli altri. Insomma, lei non vuole mai salvagente a cui aggrapparsi: piuttosto che stare a galla malamente, fa un lungo respiro e si prepara all’apnea; come si fa a risalire, altrimenti? Non si potrebbe dire nulla di lei, se non prima di averci condiviso almeno un solo bicchiere di vino, perché non gioca a fare l’attrice protagonista al centro del palco.

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