Un gruppo di liceali, soprattutto ragazze, ha organizzato un viaggio domenicale nei luoghi simbolo della penetrazione mafiosa a Milano. Lo racconta Nando dalla Chiesa in un altro interessantissimo contributo al nostro blog.
Lo riproponiamo oggi perché il 20 gennaio 2017 all’Università Statale di Milano è stato presentato il corso di dottorato in Studi sulla criminalità organizzata, il primo in Italia.

Università Statale di Milano, 20 gennaio 2017: il professor Nando dalla Chiesa, la presidente della Commissione nazionale antimafia Rosy Bindi e i dottorandi alla presentazione del primo dottorato di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata (foto da Facebook)
Pazza idea per una domenica diversa
di Nando Dalla Chiesa
Un’idea così poteva venire solo a dei diciottenni svitati e geniali. Un mafia tour per Milano, in una domenica pomeriggio di sole, nel grande ponte del 2 giugno, senza avvertire i giornali. Per divertirsi e denunciare in pubblico. In venti, con quattro biciclette e qualche macchina fotografica o telecamera al seguito. Ogni tanto interrompendo il cammino, mettendosi a cerchio ad ascoltare uno o una di loro che prende il ruolo del cantastorie e spiega ad alta voce in che luogo ci si trova.
Sono i ragazzi che stanno crescendo nel nuovo clima milanese, i più attivi su questo fronte liceale. Perché le associazioni giovanili che fanno politica a queste cose non ci pensano mai, la mafia la mettono in fondo ai loro pistolotti, a mo’ di riempitivo, dice Jacopo (mail “compagnojacopo”) del Manzoni, uno dei più agguerriti, con tanto di libri e dossier nello zaino.
Si parte da piazza Diaz, cuore di Milano, dove sta l’hotel Plaza, oggetto della prima grande inchiesta sui colletti bianchi, l’operazione San Valentino del 1983. Prende la parola Costanza del Berchet e snocciola i nomi delle discoteche del centro dove si spaccia, si vede che loro lo sanno, l’osservatore adulto non le ha mai nemmeno sentite nominare. Continua a leggere