Testo e foto di Gabriella Cabrini – diario dall’ospedale di Cremona
“Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente“.
Questa mattina la nostra amica Gabriella Cabrini ha salutato i suoi contatti su Facebook con la poesia Disattenzione di Wisława Szymborska da noi molto amata, al punto da comparire nel contenitore In versi del nostro blog in una foto che la ritrae accanto allo scrittore Kornel Filipowicz al quale è stata felicemente legata per ventitré anni. La vita di Gabriella sta riacquistando il battito della normalità, i suoi interessi per la letteratura e l’arte riaffiorano sempre più spesso nel dialogo quotidiano con i suoi interlocutori, noi torniamo ai giorni in cui il Corona Virus l’ha costretta al ricovero nell’ospedale di Cremona e proseguiamo nella pubblicazione a ritroso del suo diario dalla malattia. (p.c.)

Dal suo letto nel reparto Chirurgia dell’ospedale di Cremona, Gabriella Cabrini ha fotografato il mutare dei colori del cielo e la chiesa di San Sigismondo con il monastero delle monache domenicane in clausura: «ascoltare le campane ogni mezz’ora mi faceva sentire vicina a loro»
17 marzo 2020
Decimo risveglio in stanza. 21° giorno dall’inizio della febbre.
L’altalena della febbre che sembra andarsene poi invece torna mi sta affliggendo, il respiro è autonomo (sono sempre grata per questo) e il resto sembra stabile. Fogarole ha perso Gabriele, un vicino di casa della Ines e sua sorella Vittorina e questo è un altro grande dolore perché ricoverato se ne è andato da solo, senza nessuno della sua famiglia vicino. Vorrei fosse finita questa prova che non ci risparmia da un turbinìo di emozioni. Non so in quanti siamo ricoverati qui ma tutti i letti, le brandine, le seggiole sono occupate e ambulanze fuori aspettano.
Ho bisogno di credere fermamente a ciò che leggo, ho bisogno di sapere che ce la posso fare:
Non ti arrendere, ancora sei in tempo
per arrivare e cominciar di nuovo,
accettare le tue ombre
seppellire le tue paure
liberare il buonsenso,
riprendere il volo.
Non ti arrendere perché’ la vita e così
Continuare il viaggio
Perseguire i sogni
Sciogliere il tempo
togliere le macerie
e scoperchiare il cielo.
Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole si nasconda
E taccia il vento
Ancora c’è fuoco nella tua anima
Ancora c’è vita nei tuoi sogni.
Perché la vita è tua
e tuo anche il desiderio
Perché lo hai voluto e perché ti amo
Perché esiste il vino e l’amore,
è vero.
Perché non vi sono ferite che non curi il tempo
Aprire le porte
Togliere i catenacci
Abbandonare le muraglie
Che ti protessero
Vivere la vita e accettare la sfida
Recuperare il sorriso
Provare un canto
Abbassare la guardia e stendere le mani
aprire le ali
e tentare di nuovo
Celebrare la vita e riprendere i cieli.
Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole tramonti e taccia il vento,
ancora c’e fuoco nella tua anima,
ancora c’è vita nei tuoi sogni,
perché ogni giorno è un nuovo inizio
perché questa e’ l’ora e il miglior momento
perché non sei sola, perché io ti amo.
Mario Benedetti
Sto cercando ogni modo per vedere il domani ma ieri è stato molto difficile, non devo cedere alla paura, devo guardare avanti.
Grazie per quello che mi scrivete, che le vostre preghiere continuino, tutto ciò che ricevo lo allargo a tutti qui.