A Pompei le donne non potevano vedere gli affreschi erotici, ma Marguerite Duras violò il divieto

di Demetrio Vittorini

Per “I grandi autori del Novecento”, Demetrio Vittorini parla di “Elio”a LaFilanda di Mendrisio, in Svizzera. Dal suo libro Un padre e un figlio. Biografia famigliare di Elio Vittorini, Paola Ciccioli ha estratto le pagine su un bel viaggio in macchina da Bocca di Magra fino a Paestum, compiuto da Elio e Demetrio Vittorini in compagnia di (tra gli altri) Marguerite Duras, il suo compagno Dionys Mascolo e Sonia Blair, vedova di George Orwell.

L’appuntamento è per domani, domenica 3 novembre, nella biblioteca LaFilanda di Mendrisio (ore 17,30).

In questa foto in cornice sullo scaffale di una libreria sono ritratti i genitori di Demetrio Vittorini: Rosa Quasimodo ed Elio Vittorini, immortalati nel 1929 a Imperia da Salvatore Quasimodo, fratello della signora Rosa. Questo scatto è stato fatto da Paola Ciccioli nella casa di Lugano del professor Vittorini, scrittore e traduttore lui stesso, studi ad Oxford e docente di italiano in varie università del mondo. Il suo “Un padre e un figlio. Biografia famigliare di Elio Vittorini” è stato pubblicato nel 2000 da Salvioni arti grafiche edizioni

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Ornella, la ricercatrice che si è reinventata con la street art

di Alba L’Astorina

Zilda, "Eva", Napoli 2014

Zilda, Eva, Napoli 2014

«Ci sono cose che avvengono per strada, che sono impresse sui muri delle città, scalfite nelle pietre delle vie che attraversiamo. Ci sono cose che, a volte, è possibile definire street art, perché hanno un valore estetico e un’impronta creativa, trasmettono emozioni e comunicano percorsi interiori, e, soprattutto, sono esposte al pubblico, per strada.» Sono queste testimonianze di street art che Ornella Massa raccoglie e racconta da alcuni anni nel suo blog, Non copritemi di bugie – intorno all’arte di strada, scoperto curiosando per le strade della rete alla ricerca di nuove forme espressive.

«Quella di scrivere sui muri è un’arte molto vecchia», scrive Ornella nel suo blog Continua a leggere

Il crollo di Pompei e la mancanza di coscienza

di Chiara Ciarlantini, archeologa, specializzata in archeologia classica all’università di Catania

Vengo a sapere, tramite la telefonata di un amico, che a Pompei è crollata la “domus dei gladiatori” in Via dell’Abbondanza… ripenso subito ai mesi estivi di lavoro nel 2003 con l’Università di Bologna e di Parma, lì agli “Scavi di Pompei”, come vengono chiamati Continua a leggere